L’aria è ancora pungente, ma le prime timide serate con temperature alquanto miti del mese di marzo hanno suggerito a più di qualcuno di concedersi due passi sul lungomare, dopo i furiosi temporali dei giorni scorsi. La primavera è ormai alle porte, le giornate cominciano lentamente ad allungarsi e domenica prossima entrerà in vigore l'ora legale, c'è sempre più gente che decide di trascorrere i dopocena passeggiando all'aria aperta, accompagnata dal rumore delle onde del mare, accarezzata da una dolce brezza marina e dal sapore salmastro sulle labbra. Passeggio sul marciapiede di destra, quello che costeggia la spiaggia, gustandomi il profumo del mio toscanello aromatizzato al caffè, all'altezza della spiaggia "Cuban Rock Beach". Incontro sporadicamente alcune persone, vogliose e desiderose come me di tranquillità e solitudine; un anziano signore in compagnia del suo simpatico e buffo bassotto al guinzaglio, una ragazza alquanto grassoccia che si affanna a passo spedito con la speranza di bruciare calorie, una giovane coppia che spinge amorevolmente una carrozzina, fermandosi di tanto in tanto per giocare con il loro frugoletto. Mi siedo su di una panchina per gustarmi le ultime boccate del mio toscanello aromatizzato al caffè, non disdegnando di contemplare quella enorme massa d'acqua nella quale una splendida luna si riflette in tutta la sua bellezza. Lunghe file di ombrelloni chiusi fanno da cornice ad una spiaggia desolatamente vuota, una piccola barca a remi capovolta funge da paravento ad una coppia di giovani intenti a scambiarsi effusioni amorose, ora un bacio, ora si lasciano andare a sonore risatine per poi tornare a baciarsi. Sulla parte sinistra, al confine con il "Florida Beach", appoggiati alla rete che separa le due spiagge, un gruppo di ragazzi, tutti giovanissimi a prima vista, saranno cinque o sei, silenziosi e immobili, sembrano statue, le uniche note di vita in loro sono il puntino rosso acceso del tabacco delle loro sigarette che brucia e le flebili nuvolette di fumo che ogni tanto si alzano sopra le loro teste inclinate l'una sulle spalle del vicino. Per il resto null'altro, a parte il rumore delle rare macchine che sfrecciano sulla strada alle mie spalle. Un silenzio quasi tombale, proprio quello di cui sono alla ricerca dopo una giornata di intenso e stressante lavoro. Rimango ancora qualche minuto sulla panchina in ossequioso silenzio, con la mente rivolta al nulla e lo sguardo che si divide tra una splendida luna e la sua striscia luminosa e increspata che riflette sulle onde e che si allunga in mare aperto. Si è fatto tardi, il mio sigaro aromatizzato al caffè nel frattempo è andato letteralmente in cenere, mi alzo dalla panchina, e dopo un ultimo sguardo fugace al gruppo di ragazzi e ai due piccioncini che ancora tubano, riprendo la via del ritorno. Un sonno ristoratore mi porta al mattino successivo, quando la sveglia col suo trillare mi fa capire che è giunta l'ora del solito tran tran. Un caffè doppio mi riporta alla vita attiva, e pochi minuti dopo sono alla guida della mia auto per un'altra giornata di intenso e stressante lavoro. Imbocco il lungomare nello stesso punto della sera prima quando, dopo aver acceso il mio toscanello aromatizzato al caffè, iniziai a percorrerlo a piedi. La direzione è la stessa, visto che il lavoro mi porta a Liverpool, 22 miglia a sud di Southport sulla statale A565. Mi sto avvicinando dalle parti del Florida Beach quando in lontananza, proprio nelle vicinanze della panchina della sera precedente vedo una serie di lampeggianti, e man mano che mi avvicino riconosco alcune macchine della polizia ed un'ambulanza. La curiosità mi spinge ad accostare la macchina al marciapiede ed a fermarmi. Qualcosa o qualcuno aveva sicuramente cambiato la tranquillità della sera precedente. A passi lenti arrivo fino alla panchina, in terra c'è ancora il residuo del mio sigaro aromatizzato al caffè, provo ad entrare in spiaggia ma un poliziotto mi blocca. Lo sguardo mi va verso la rete di recinzione che divide il Florida Beach con il Cuban Rock Beach, proprio dove qualche ora prima c'era il gruppo di ragazzi. Ora ce n'è un altro, di gruppo, non più silenziosi, non più seduti, non più appoggiati gli uni agli altri. Un gruppo di persone che parlottano fra di loro, alcuni in divisa, altri in borghese, tutti in piedi intorno ad un lenzuolo bianco. Un velo di tristezza mi avvolge, rimango immobile a fissare quel cencio bianco. Non è difficile capire. Un poliziotto sta scattando numerose foto da tutte le posizioni, mentre un altro è intento a coprire quel corpo esanime che una folata di vento aveva scoperto, lasciando intravedere una bellissima chioma di capelli biondi. E’ una ragazza. Il mio pensiero ritorna indietro di qualche ora, quando vidi quei ragazzi tutti insieme, appoggiati gli uni agli altri e quelle nuvolette di fumo che salivano lente sulle loro teste. Ora ne è rimasta una soltanto, immobile, forse già fredda, degli altri nemmeno l'ombra, spariti, volatilizzati, come le nuvolette di fumo sulle loro teste. Begli amici, penso. Torno lentamente sui miei passi, voltandomi rivedo vicino alla panchina il mozzicone del mio sigaro toscano aromatizzato al caffè, lo colpisco nervosamente con un calcio, raggiungo la mia macchina e mi avvio tristemente verso un'altra stressante giornata di lavoro.

 

 

Tutti i racconti

1
1
5

Il figlio

03 July 2025

Sono terrorizzata. Ho freddo. Lo sento. Non riesco a muovermi, non posso muovermi. Sono paralizzata. Vorrei urlare, voglio urlare. Non riesco. -------- Non sono pentita. Ho deciso. Non lo voglio, non ti voglio. Ti rifiuto perché sei un rifiuto. Solo a pensarti mi viene il voltastomaco. E questi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
1
4

Rothmans Demi

03 July 2025

Ci piaceva scambiarci gli odori, i sapori e i respiri. Ci piaceva mischiarci l'anima fino alle ossa come a consumarci, a disarmarci, ogni volta. Ci piaceva fonderci in un unico focolare al centro della stanza, con le finestre chiuse e le luci spente. Eravamo noi a dare colore alle pareti. Ci spalmavamo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
12
38

Sono uno scrittore povero

(Un povero scrittore?)

02 July 2025

Sono uno scrittore, ma non voglio spaventare nessuno, a parte i bambini sotto il metro e mezzo. Sono uno scrittore inclusivo, ma non esagero perché non è mai bello, soprattutto in pubblico. A proposito, sono uno scrittore in cerca di personaggi pubblici possibilmente ricchi che sanno cosa significa [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lord Silvius: Io sono fortunato. Sono in pensione e quindi posso scrivere senza dovermi preoccupare [...]

  • Ondine: Io credo che anche gli scrittori che scrivono per sei mesi nei boschi prima [...]

7
8
28

Parto Lunedì

se non c’è sciopero dei treni.

02 July 2025

Ho sempre detto che sarei partita un lunedì qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi. Ti avrei fatto una sorpresa al tuo bar preferito, dove scribacchi, mangiucchi, prendi il caffè e ti guardi intorno. Ma non sai quando e neppure io sapevo quando. Ora lo so. Perché oggi ho [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita ondine che bel racconto. spero a breve di leggere il seguito. Brava. [...]

  • Miu: Questo racconto è un treno che parte piano, poi accelera e ti lascia [...]

12
18
65

Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
8
29

Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e... pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Teo Bo: Ringrazio di cuore chi ha commentato, qualcuno con parole toccanti, questo [...]

  • zeroassoluto: Senza parole... ma:
    👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏...

10
9
37

Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lord Silvius: Mai titolo fu più ben azzeccato per un racconto. Cerrto che correre [...]

  • Adribel: Racconto carino, riesce ad incuriosire e a trascinare fino alla fine.

3
8
25

Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie ragazzi!
    Chiarisco:
    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

  • zeroassoluto: P.S.
    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

3
2
19

Techetechetè

29 June 2025

Il ticchettio triangolare tetragono ad ogni tentativo tortuoso, traccia, tragicamente, un tragitto tormentato tipicamente tratto da una terminologia trappista tutta terra terra, totalmente tendente ad una trasfigurazione teatrale tutta tarallucci e trippa! E questo è veramente troppo! Ma, se tanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
23

Il caricatore di elio liquido

29 June 2025

Il furgoncino bianco con le scritte blu procedeva lento nel traffico, diretto verso l'ospedale. Enrico guardò l'orologio sul cruscotto. Lo stavano già aspettando. Era infatti un'emergenza e non un rabbocco programmato. "Si vede che ci sono stati dei problemi” pensò, qualche perdita magari. La [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Prendersela con un fratello che ti ha LIBERATO della moglie, invece di abbracciarlo, [...]

  • Teo Bo: Ciao CD. Secondo il mio più che opinabile parere, l'espediente narrativo [...]

3
5
31

Destabilizzazione (3/3)

28 June 2025

Nei mesi successivi Giulia affrontò la situazione. Era tornata a vivere dai suoi genitori. Fece prendere alla madre i vestiti e qualche oggetto utile dalla casa coniugale ma non volle niente che potesse ricordare la vita precedente. Tramite il suo legale procedette per la separazione dal marito [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
27

UNA STORIELLA CON LA SINDROME DELLA STRAMBERIA.

di Chiara Mazzavillani Vasi

28 June 2025

Era la normalità: dormire, mangiare, dormire, mangiare, dormire, dormire, e ancora dormire. Giorno e notte i sogni di mozzarella e pomodoro volavano da un universo all'altro, lasciando un profumino che faceva svegliare i terrestri. Era pazzia, pura pazzia. Follia… Non si può nemmeno immaginare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Scrivere è... volare, svolazzare tra sostantivi e verbi, anche immaginari [...]

  • Dax: ho fatto fatica a seguire la storia, lo confesso. like a prescindere

Torna su