So che lei mi sta guardando. Io faccio finta di nulla, ma, so che mi sta guardando.

Io ho in mano le chiavi della macchina.

- Sto per uscire. - 

Io non esco mai, ma stasera devo uscire.

Una riunione fra vecchi amici.

E lei mi sta guardando. Lei sta addobbando l'albero di Natale.

L'avrei dovuto addobbare io ma ho tergiversato e lei, ora, ha deciso che stasera, la sera in cui io devo uscire, addobberà l'albero.

Intanto mi sta guardando.

- Tornerò presto -, le dico.

- Non ti preoccupare, non esci mai -, mi dice tenendo in mano un ninnolo a forma di pene allungato tutto luccicante.

- Vuoi che stia a casa? -, mi scappa.

- Ma che dici. Vai. Vai. - 

Le do un bacio delicato sulle labbra.

Sento che ha innalzato uno scudo antimateria.

- Allora io vado. - 

- Vai. Vai. - 

- Lascia stare l'albero. Ci penso io quando torno. - 

- Cioè fammi capire. Quando torni, alle 2 di notte, dopo aver bevuto otto birre ti metterai ad addobbare l'albero. Così io domani mi sveglierò e mi troverò in salotto un relitto umano sotto un albero informe. - 

Ormai ho come la sensazione che non uscirò più da quella casa.

Ne approfitto per fare pipì.

Mentre sono lì in piedi guardo le piastrelle del bagno. A proposito, qualcuno ha mai contato le piastrelle del proprio bagno? Ogni volta il numero cambia. Ne manca sempre una all'appello come con i nani di Biancaneve.

Mi siedo sul water e mi chiedo se sia veramente il caso di telefonare e stare a casa. Adesso che mi ricordo mia moglie ha appena fatto le french alle unghie e mi potrebbe dilaniare con le sue nuove lame posticce alla Wolverine.

Ma cosa mi è venuto in mente di uscire con quei tre? Saranno 25 anni che non ci vediamo. Cosa mai potremo dirci? Nulla. Ok. Adesso chiamo Enzo e gli dico che ho avuto un contrattempo. Al limite gli posso dire che mia moglie è caduta dalle scale. O dal tetto.

Me la immagino di là, in salotto, mentre un sorriso compiaciuto le si allarga sul viso. Sa che sta vincendo la partita. Io sto sbracando.

Torno in salotto.

No. non posso farlo. Devo uscire.

La guardo. Lei ha le lacrime agli occhi.

- No. guarda. Ci ho pensato... - 

- No -, dice. Mi ha telefonato mamma. Papà non ci sta più con la testa. Non si ricorda più dove ha parcheggiato la macchina. Il problema è che c'era dentro il mio nonno anche.

Mi getta le braccia al collo.

Cinque minuti dopo sono in macchina. Ho già telefonato a Enzo dando disdetta per la sera. Mi aspetta una lunga nottata in giro per la città alla ricerca di una Simca 1000 con dentro un vecchio rompicoglioni che non sa neanche chi sia.

Ho deciso cosa far incidere sulla mia tomba:

“Vendesi Autostima. Mai usata".

Tutti i racconti

0
0
2

FELICITA'

19 July 2025

“Cosa posso fare per farti felice?” La domanda arrivò inattesa ed improvvisa mentre stavo per uscire. Mi guardava con quello sguardo sornione ed un mezzo sorriso, si poteva pensare ad una battuta scherzosa ma, conoscendolo, sapevo che non era così. Subito pensai alle ore precedenti, se fosse capitato [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

Immoti Interrogativi

Poesia D'amore

19 July 2025

Hai mai sentito scavare il silenzio dell'immoto nelle schegge del varco della distanza che disegna lacrime in schizzi di emozioni sottopelle? Hai mai dimenticato la dolce brezza che nuda accarezzava la pura estasi che abbracciava i nostri tremuli cuori sulla scarpata del nostro fato in [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
8
36

Percorsi

18 July 2025

Passi veloci, in fretta, scale, ancora altre scale. Il bip delle porte della metro che stanno per chiudersi accelera il cuore: un ultimo sforzo! Ce l’ho fatta. Le porte si chiudono con un tonfo muto e indifferente, stranamente c'è un posto libero, che occupo subitamente pregando che nessuno mi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Non male brava, benvenuta tra di noi. Non posso fare a meno di chiederti....realtà [...]

  • Ondine: Qui e ora. Bel racconto riflessivo profondo e scritto bene

1
4
26

Lolita

18 July 2025

Lolita Era domenica. Lo studio del Cardinale Pamphili. era come sempre pieno di libri — e dunque, di cultura. Sulla scrivania, ordinatamente in disordine, si accatastavano scartoffie, volumi e una scatola di sigari cubani, rigorosamente selezionati. La notte precedente era venuta a trovarlo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Benvenuto a bordo. Concordo con lo Zio ma la scrittura scorre ben e si intravede [...]

  • Ondine: In letteratura ci si deve avventurare anche 'nelle ombre' e nel vaticano [...]

6
9
33

Le rotelline

17 July 2025

Il muro della chiesa era fresco. Enea si sedette sul sedile in pietra accanto all’ingresso e vi si appoggiò, godendosi l’insperato riparo dal caldo del pomeriggio, incurante delle asperità del muro. L’ombra della chiesa occupava la piazzetta – uno slargo pavimentato con ciottoli tondeggianti tra [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Eh, il treno è sempre il treno! 🤣
    Grande Prof!

  • Ondine: Bello a suo modo romantico che sa di luoghi lontani atmosfere un po' perse. [...]

9
10
35

Là nelle stoppie dove singhiozzando…

In difesa del gerundio

17 July 2025

Negli ultimi tempi mi capita di usare spesso l'Intelligenza Artificiale (IA) per chieder pareri su quanto vado scrivendo. Ovviamente non bisogna accettarne pedissequamente i suggerimenti: in sole 10 righe l'IA vi potrebbe infilare 10 twist di trama che manco Chubby Checker… e che, soprattutto, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

9
13
49

Il ladro di zucchine

16 July 2025

Una mattina, alle sette e venti, sento suonare alla porta. È il mio vicino. Non so neanche come si chiama quell’antipatico. Io lo chiamo il rospo: tarchiato, senza collo, sempre ingrugnito, con gli occhi cerchiati e la bocca larga. – Guarda che l’ho visto! – gracchia con un tono minaccioso. – Visto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
7
33

Quelle strane occasioni

L'occhio indiscreto in una sera d'estate

16 July 2025

Era il 1994, avevamo undici anni ed eravamo amici. Non era una cosa strana per noi trovarci nella mansarda di casa mia, solitamente in orario preserale, a guardare fuori dall'abbaino. Oggi non potremmo più; ma non per colpa dell'abbaino che è più o meno sempre lo stesso, ragnatele comprese, bensì [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

9
11
37

Tuscia

ricordando mio padre

15 July 2025

Bionda cavalla maremmana che importa se non ti trovo qui sei figlia come me sei tuscia e selvaggia odori di finocchio selvatico giù verso il mare che langue la discesa è troppo ardua anche per te, bella siamo spiriti portati dal vento la ferita brucia e va leccata o bagnata nell’acqua natia ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: Mi emozionano il vostro interesse e i commenti così vicini. Grazie

  • Dax: intensa e selvaggia. like🤩

7
11
33

Domenica 31/8/1969 first kiss (2/2)

15 July 2025

Non riesce a distogliere lo sguardo, un qualcosa che non aveva mai provato prima gli dà una sensazione di calore, si vergogna di quello che gli sta succedendo in basso, non può nascondersi spostandosi verso il biliardino perché lo spuntone avversario lo trafiggerebbe, spera che nessuno lo veda, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
15
63

Tempo perso

(non cercatelo)

14 July 2025

Ho sempre pensato a giorni alterni che le persone non abbiano un motivo reale per vivere. Inventano. Le persone inventano motivi per giustificare la loro esistenza in vita. Credo che le persone dovrebbero arrendersi all’evidenza. La loro presenza sul pianeta non è necessaria. Ritirarsi, pian piano, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Boh... ogni punto di vista è rispettabile, sia il tuo che quello del [...]

  • Giovanni: Sono d'accordo con te, Ondine.

22
12
132

Domenica 31/8/1969 first kiss (1/2)

14 July 2025

Cari amici di LdM, non ci conosciamo molto, è da un bel po’ che non entro nel sito, quando lo faccio vedo scrittori nuovi, qualche amico di lunghissima data, mi sento un estraneo, vorrei approfittare di un meccanismo, che non mi fa impazzire, il “Riassembla un vecchio racconto, metti tre virgole, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su