Scese dal treno e si accese una sigaretta, il “clack” del suo zippo puzzolente, che odorava di benzina e finto maschilismo, il contorcersi del tabacco che produce quel suono impercettibile. Una nuvola cortese uscì dalla sua bocca. Prese dalla tasca il biglietto come al solito, era molto importante non guardare il biglietto prima di essere arrivato alla periferia e bruciarlo poco dopo

Stavolta era un nome facile da ricordare, era fortunato. Con l’accendino ancora acceso fece sparire tutto, regalato agli dei come nuova cenere

 

si diresse verso il cimitero, arrivò all’entrata sulla quale c’era un enorme Cristo in croce, mentre camminava il pietrisco scricchiolava sotto i suoi piedi e lui disse a bassa voce: “Non te lo abbiamo mica chiesto noi quindi non fare quella faccia”

 

arrivato alla tomba si baciò una mano con la quale accarezzò la foto della donna; c’è sempre quella strana sensazione nei cimiteri, come di qualcuno che ci osservi, che controlli che il nostro dolore venga espresso nella giusta maniera, che prenda il timbro e firmi sul dolore di Tizio perché è stato manifestato con la giusta accortezza ma era perfettamente visibile e verificabile.

 

Si chiese chi avesse portato i fiori che erano ai suoi piedi, di sicuro non lui, ne sentiva l’aroma, da quando fumava era raro che sentisse il profumo dei fiori a meno che non ci sbattesse il muso dentro. “Credo siano Gerani, mi ricordano l’infanzia”, disse con la sua voce calda e si girò verso la signorina affianco a sè solo dopo aver concluso la frase.

Lui era una scimmia addestrata, sapeva perfettamente come impostare gesticolazione, tono della voce e mimica facciale a seconda delle circostanze, bastava poco per guadagnarsi la fiducia delle persone. Bastava toccare i tasti giusti, palmo rivolto verso l’alto, contatto visivo non troppo prolungato, ricalcare la postura del tuo interlocutore qualche minuto dopo di lui. Con questa bionda aveva impostato la mappatura della sua personalità su “rassicurante ma stimolante”

 

lei si girò un pò sorpresa: “Cosa scusi?”.

“Dicevo che questi fiori mi ricordano la mia infanzia… ma forse a lei non interessa”, breve pausa, “Mi scusi se l’ho disturbata”, sorriso blando e sguardo basso.

“No ci mancherebbe… mi dica, ero solo assorta; lei come si chiama? Piacere Beatrice”

“Sono qua per affari non posso dirle il mio nome”

Lei rise, piano, ma era già qualcosa, al braccio portava una borsa da 3000 euro, ma i suoi pantaloni erano sporchi di terra, gli piacevano le donne che non si facevano problemi a sedersi dove capita, aveva una grossa cicatrice sul palmo della mano destra, una di quelle cicatrici che puoi procurarti solo se stai facendo un lavoro manuale e la tua giornata sta per diventare una pessima giornata.

Lo stimolava, aveva qualcosa.

 

“Non le pare che le persone quando ci lasciano siano un pò egoiste? voglio dire… facile morire e lasciare tutti i tuoi cari nella sofferenza scura mentre tu non puoi sentire più niente”

mentre lo diceva sorrideva e i suoi capelli biondi si muovevano come a ricalcare il senso delle frasi, ma aveva un grosso alone di tristezza intorno a sè.

 

Lui rise, con pacatezza si accese un’altra sigaretta e parlò mentre le si avvicinava: “Lei non può saperlo ma questa donna era l’unica persona che mi capisse veramente, quello che sono è il risultato delle giornate passate con lei; una volta quando ero un bambino, trovai un insetto sul balcone, era di un verde luminoso e un pò paffuto, molto grazioso a dire la verità…”

 

Lei aveva inclinato leggermente la testa e lo ascoltava.

 

“Mi portò a prendere un gelato portando anche questo piccolo animaletto, il mio amico verde galoppava sulle mie dita e mentre mi camminava sulle mani, quasi ammaestrato, lei mi disse di notare gli sguardi delle persone, che mi avrebbero guardato con disgusto solo perché avevo un insetto che mi camminava sulle mani e che l’obiettivo di oggi era non cambiare opinione riguardo al mio amico, la missione del giorno era non permettere agli altri di influenzarmi…”

 

Lei era divertita, si era girata verso di lui e lo guardava, i suoi occhi erano frizzanti e quando sorrideva si creavano delle fossette sulle sue guance che sembravano sbagliate, come se qualcuno le avesse disegnate il venerdì alle sei di pomeriggio.

 

“Vada avanti! come finisce questa storia?”

 

Lui: “Se vuole sapere il finale deve bere un caffè con me, in quel bar, proprio a centro metri da qui… non mi abbandoni nel bel mezzo di un racconto, potrei non riuscire a dormire questa notte”

 

Lei arrossì un pochino, ma in modo impercettibile: “Gliela concedo ma solo perché anche io amo i Gerani”

 

“Si avvii io arrivo subito, voglio solo salutare qui…”

 

La bionda si incamminò verso il bar dell’angolo, lui aspettò che fosse lontana, tirò su i fiori dal vaso e li gettò per terra, tirò su il vaso e nella nicchia sottostante prese la sua consegna, il motivo per il quale era lì, un pacco che conteneva sette etti di cocaina.

 

Rimise il vaso al suo posto, salutò con un cenno quella donna che non aveva mai visto, e, messo il pacchetto nella borsa, andò a riscuotere il suo caffè con Beatrice.

Tutti i racconti

3
1
14

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
13

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
6
33

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Teo Bo: Ho molto apprezzato l'ironia e la leggerezza del racconto scritto con un [...]

  • Smoki: Adoro i racconti con "i vecchi". Amo tutto, dal ritmo incalzante [...]

2
2
20

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
24

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

5
6
36

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Mi ha ricordato il bel film di Luc Besson con Scarlett Johansson Lucy. Ancora [...]

  • Rubrus: Anche me ha ricordato un po' Matrix, ma il papà di tutti i racconti [...]

6
6
25

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

0
4
23

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
21

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
23

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su