Due giovani ragazze brune entrano nell'Osteria ALLA STAZION D'ORO, segnalata dalle Guide più conosciute.

Il locale è piccolo: una stanzetta fronte strada e un'altra, altrettanto piccola, in cima a una ripida rampa di scale. Cucina in basso 'a vista'.

Si mangia casereccio, si servono piatti che prepareresti in casa e dolci fatti dalla moglie del proprietario.

Ogni tanto qualche olezzo di frittura non manca.

 

Ora, però, torniamo alle ragazze.

Sui venticinque anni e, all'ascolto, probabilmente straniere.

Una magra, con viso affilato e grandi occhi scuri; molto carina, forse in Italia da poco ma già padrona della lingua e... della cucina!

L'altra più tonda, dall'aria navigata, più vivace.

 

Non sono sole. Le accompagna un 'indigeno', probabilmente cliente abituale del posto, che scambia frizzi e lazzi con l'oste.

Ordinano spaghetti a vongole, frittura di pesce e altro.

La ragazza magra assapora lentamente e con gusto, l'altra ride e scherza con l'uomo.

 

Di fronte a loro una coppia di splendidi ultra quarantenni, belli e sorridenti, che si scambiano effusioni.

A tale vista, e forse per provocazione/risposta, la più tonda avvicina a sé l'accompagnatore e lo bacia con trasporto.

 

Trascorre qualche minuto e l'uomo, all'improvviso, si alza e si dirige di gran lena all'esterno del locale, senza spiegare alcunché alle ragazze.

Che sulle prime non fanno caso all'accaduto ma, trascorsi alcuni minuti senza notizie dell'uomo, s’iniziano a preoccupare.

Si guardano in giro, si scrutano a vicenda, prima ansiose, poi angosciate.

Dove sarà finito? Come e cosa facciamo noi qui? Chi paga il conto?

Dopo quindici minuti di tensione, le due ragazze decidono di alzarsi e di andare a cercarlo fuori.

 

Ma...

 

 

 

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