< Signor Levinski vi prego concedetemi ancora del tempo, il negozio, lo potete vedere anche voi, si sta riprendendo. C’è stato un periodo di rilassamento a causa di questa maledetta guerra che Napoleone sta lanciando su tutta l’Europa. La gente ha paura e spende poco, ma sembra che il nostro esercito stia prevalendo.>

Chi stava parlando con animo infervorato era il padrone di un negozio di stoffe, stava discutendo con il padrone di casa a causa di affitti arretrati. L’Austria era impegnata in una guerra contro Napoleone e le cose non andavano bene.

< Signor Klaus, sono ormai tre mesi che non mi pagate l’affitto, anche io devo mangiare, avete detto bene, la guerra ci sta facendo soffrire, ma non posso aspettare oltre, i vostri soldi mi servono.>
< Come faccio a pagarvi se non ho denaro liquido? Io vivo con la mia attività, se quella non produce non ho altre entrate. Capisco le vostre esigenze ma voi dovete capire anche le mie, mettete anche che ho una figlia in età da marito, il tempo passa e non riusciamo a farla accasare. Se la vedeste, si chiama Annelise, è un fiore sbocciato nella mia casa che, con la sua radiosa bellezza, illumina la mia vita e quella di mia moglie. Abbiamo solo lei e sapeste come ci piange il cuore vederla spasimare per il suo amore perduto.  Il suo promesso sposo era un ussaro al servizio del Kaiser. Dovevano sposarsi l’anno scorso, ma non è stato possibile, era impegnato al fronte dove quel malefico piccoletto mangia rane ci ha sconfitto. Speriamo in una rivincita, sembra che adesso con l’aiuto degli inglesi forse ce la facciamo a buttarlo giù.>
< Sono tutte belle cose, ma che c’entrano con i soldi dell’affitto? Quelli sono una cosa tra me e voi. >
< Siete proprio arido come il deserto da dove venite caro signore, con voi non si può parlare, allora sono vere le voci su di voi.> 
< Scusate a cosa alludete? Badate a cosa dite, per caso avete problemi razziali anche voi? Sono ebreo e allora? Questo non cambia le cose mi sembra, no?>
< No assolutamente, per quanto mi riguarda non ho problemi, dicevo solo che non fate niente per evitare di comportarvi da tale. Siete troppo attaccato ai denari, lasciate che le cose della vita vadano come devono. Vi dirò che se non eravate troppo anziano per lei, vi avrei offerto mia figlia in sposa, voi la conoscete?>
< No, non mi sembra di averla vista, forse anni fa quando era una bambina ho visto che correva per il negozio, poi non più.  Ma giungere a vendere la propria figlia per denaro non mi sembra un’idea degna di nota, poi date dell’ebreo a me. Non vi vergognate a offrire una ragazza alla quale dite di tenere moltissimo e poi… signor Klaus, sono deluso. Per quanto io possa essere attaccato ai soldi come dicono tutti, voi siete peggio, io non offro la figlia per sanare dei debiti.>

Per nulla disturbato dalle parole del padrone di casa, Klaus continuava a tessere le lodi della figlia. Era preso da una voglia estrema di compiacersi della figlia nei confronti di quell’uomo.
< Dovreste proprio vederla, signor Levinski, un vero gioiello, una donna degna di stare a corte, se aspettate un attimo ho un suo ritratto che facemmo fare l’anno scorso per il matrimonio.>

Si allontanò per andare a prendere da un mobile chiuso un piccolo quadro dipinto a mano che ritraeva il viso pallido e sorridente di una fanciulla dagli occhi luminosi.
<Ah! Eccolo qua, - esclamò porgendo il ritratto all’uomo che aveva vicino, -   dite in tutta onestà non è uno splendore? >
 <Devo riconoscere che, in verità, è proprio una bella ragazza, e ditemi quanti anni ha adesso?>
 < Ha diciannove anni, età critica per una ragazza. Dopo il mancato matrimonio per lei è stata dura, il fidanzato è morto al fronte e solo da poco si sta riprendendo. Le ragazze oggi non hanno molte aspettative, i giovani sono tutti impegnati in questa guerra che li sta decimando, forse alla fine credo che dovrò farla andare in convento, almeno là avrà un futuro assicurato dopo la mia dipartita. >

< Sapete che siete proprio un bel tipo voi? Avete un tesoro di figlia e invece di starle vicino l’unica cosa che volete fare è cercare di venderla al miglior offerente, siete una persona spregevole e oltre che immorale siete anche un bugiardo. Siete immerso nei debiti e solo a me dovete molti soldi, dite di non poter pagare quella modesta somma che pagate per l’affitto e poi ne spendete chissà quanti per fare un ritratto a vostra figlia e comprarle quei vestiti che vedo nel quadro.>
<Siete un uomo impossibile, senza un cuore! Al suo posto avete un portafoglio.>

Mentre i due continuavano a litigare, al piano di sopra, Annelise stava ascoltando con le lacrime agli occhi la discussione. Le parole del padre annullavano ogni suo desiderio, ogni sua speranza di avere una vita felice, sarebbe finita sposa non amata di un uomo anziano o rinchiusa in un convento per il resto della sua vita. Lei cosa poteva fare, il destino delle donne non offriva scappatoie, erano sottomesse all’autorità paterna e su questo non c’erano deroghe. Chissà, pensava, se quel generale francese, quel Bonaparte di cui sentiva parlare, aveva nella sua idea di governo lasciare una via di liberazione per la donna, per dare loro un diritto alla parità con gli uomini. Lei sperava con tutto il cuore che quel piccolo arrogante francese vincesse la guerra, anche se era il nemico.

Annelise era scoraggiata e afflitta vedeva il suo futuro diventare sempre più incerto e nebuloso, se avesse saputo le ultime notizie che stavano arrivando dal campo di battaglia lo sarebbe stata ancora di più. Da un’altra parte, a chilometri di distanza, nella piana di Waterloo si concludeva la storia e il destino di quel piccolo grande uomo dalle idee rivoluzionarie.

Tutti i racconti

1
2
10

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • AliDiNotte: Scritto bene e molto malinconico vista il tema che implica cioà quello [...]

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    tenero e profondo rispettoso dei sentimenti parla di un amore idealizzato [...]

1
2
12

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
27

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Il racconto gioca intorno al tema del doppio, ma è un falso doppio. [...]

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

10
15
58

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
10
32

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • An Old Luca: Lette tutte le quattro parti insieme (ci vuole un poco di pazienza... ma il [...]

  • An Old Luca: ...e un mare di insegnamenti , come sempre!

5
9
30

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su