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Si rivolse al proprio nemico, armato fino ai denti. Quello era rimasto prigioniero in un'azione militare e mentre mangiava quel pezzo di pane duro che gli avevano rifilato come cena, pensava a come il gelo degli uomini fosse così violento in tempo di guerra da far perdere ai soldati, giovani violentati dall' evento bellico, ogni aspetto d'umanità. Egli guardava quel cedro del Libano, che fiorisce nelle gelate. Fiorire nelle gelate vuol dire avere la speranza che gli uomini possano capire un giorno che la guerra è sempre una sconfitta del dialogo e il trionfo della sopraffazione in nome di una superiorità che non esiste, ma è solo categoria inventata dall'odio umano. Fiorire nelle gelate vuol dire essere ancora in tempo di cambiare il mondo e trasformarlo in un eden e non in un deserto d'amore. Fiorire nelle gelate vuol dire anche soffrire, aprirsi in un tempo di offesa per comprendere che il perdono può aprire squarci nel cielo, convincendosi che il sole può apparire da un momento all'altro. Vide allora negli occhi del nemico la sua stessa umanità. Si vergognò di essere ancora armato, di aver sperimentato ordigni sempre più sofisticati, di eseguire ordini di morte e non riuscire più a pensare.
Già, perché il militare non può pensare. Deve eseguire gli ordini, solo gli ordini senza discutere.
Allora, seduto in un angolo sotto il cedro del Libano, cominciò a smontare le sue armi, una per una, e si mise a pregare. Dio mio, Dio mio, il tuo silenzio mi ha parlato! Con i pezzi di ferro che ormai non facevano più paura, costruì un paletto e appese la bandiera della pace. Scavò una buca dove seppellire i pezzi del suo fucile, della sua pistola. Fece come gli indiani dell'Ottocento. Seppellì le armi perché potesse tornare il tempo di pace. E vide il cedro del Libano fiorire ancora di più e i mandarini aprirsi ad una primavera dove la libertà e la pace danzavano felici nel campo di concentramento di Beirut.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 16 April 2024
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Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Piccola stella, 19 April 2024
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
La spettatrice, 18 April 2024
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Utente Anonimo
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E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]
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La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]
Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]
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stapelia:Piccola stella mi va di confrontarmi . Mi guardo ben bene dall'autenticità, [...]
Patapump:concordo con Piccola sul ricercarle in quelle spirali, son certo che non avrei [...]
Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]
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L’esilioDiRumba:Condivido quanto hai scritto in quanto va incontro con la mia ideologia di [...]
Adribel:E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia
MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]
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L’esilioDiRumba:Ho letto a voce alta e mi è sembrato ci fosse della musica nel modo [...]
«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]
Ti attendo, o dolce speme, ti attendo disincantata nel fondo buio, tra le briciole delle reminiscenze, dove una volta, tinta di pace, eri gemma splendente ad agghindare i miei giorni in fiore, con gli olezzi dei tuoi sorrisi inarcati con clemenza per me. Ti attendo, non saprai mai quanto [...]
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L’esilioDiRumba:Quì però mi riporta alla mente "aspettando Godò" [...]
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Una Pesca D'Oro All'ombra di un intricato intreccio di vicoli, nascosta nel cuore pulsante di una città antica, sorgeva una dimora modesta e accogliente. Qui, un vivace bambino di sei anni di nome Niccolò che significa "vincitore del popolo" assieme alla sua adorata nonna Adele condividevano [...]
Maria era nata ed era perfetta. Sicuramente i nove mesi di gravidanza sono un periodo speciale per ogni donna e io non feci certo eccezione. Li vissi tutti con intensità e consapevolezza. E ci misi anche del mio. *** Sono sempre stata ossessionata dal controllo, dicono i superficiali che [...]
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Piccola stella:Sai cosa AOL, il tuo racconto troppo dettagliato ha perso di intensità. [...]
Lawrence Dryvalley:Povero Paolo comunque... Vorrei leggere della sua sorte 😅 Ciao!