Il cielo è ancora vuoto. Ma sento già lontane vibrazioni.

Stanno arrivando, quei maledetti stanno arrivando.

Le capsule del campo base vengono trasformate in pasticche grandi quanto una manciata di sabbia. Ci infiliamo in silenzio le tute protettive. La tensione ci abbraccia e ci accompagna mentre abbandoniamo quel luogo e ci dirigiamo verso il nostro destino. Non sappiamo di preciso dove, ma sappiamo con certezza quando sbarcheranno. Oggi, fra circa 10 tek.

 

- Ci divideremo in tre battaglioni - disse il generale prima di partire – in modo da offrire un’adeguata resistenza contro quelle bestiacce.

Con l’asta laser indicò l’ologramma che rappresentava il nostro pianeta mentre un brusio di malcontento si sollevò nella sala.

- Squadra Himel, voi vi dirigerete nella pianura di Meran; squadra Zajin, voi invece vi nasconderete nella foresta dei Frastuoni, vicino al lago di Imea.

Non mancò qualche lamento e degli sbuffi. Poi il generale si voltò verso il mio gruppo. Mi guardò per almeno un subtek e mezzo.

- Infine, squadra Tav – disse rivolgendosi al mio battaglione – voi presidierete l’altopiano dell’Ianis. Vi ricordo che la diserzione è punibile con la morte dell’anima. Pensateci bene. -

Non ti deluderò, madre.

 

Ci muoviamo a piedi. il cielo oscilla sopra di noi. Un bosco ci separa dall’altopiano dell’Ianis. Superato quello, probabilmente, ci sarà la guerra. Cerco di afferrare una borraccia con dei liquidi. Mi tremano tutti gli arti. Cerco di aprirla, ma ne rovescio il contenuto facendo impaurire un piccolo animale peloso che dormiva.

- Prendi la mia – subvocalizza Maris sullo schermo a visione integrata oculare. È muto. Appena nato ha avuto un periodo di sospensione vitale di almeno 1 tek che gli ha causato danni neurologici tali da impedirgli di poter comunicare. L’assenza della tecnologia sarebbe stata un grosso problema per lui.

Bevo un sorso, ma sento che qualcosa non va. Il pasto della notte si agita, si rimescola e scalpita avanti e indietro, uscendo in un getto di vomito che va ad inacidire tutto il pelo dello stesso animale di prima.

- La morte fa paura anche se c’è un aldilà dove approdare – scrive Maris – e quindi capisco che venire esiliati da questo mondo non vada giù a nessuno.

Beve un po’ di liquidi anche lui, poi raggiungiamo il battaglione nel bosco. Lì dentro la vita sta cominciando a risvegliarsi, ignara di quello che potrebbe succederle se gli invasori conquistassero il pianeta.

 

Il cielo si sta schiarendo. Quanto odio quel colore viola che sta accompagnando le nostre giornate. Da quando quei maledetti hanno innalzato la barriera planetaria per impedirci di partire con le navicelle il colore del nostro cielo è viola. Cinguettii melodiosi e a modo loro calmanti dipartono da ogni angolo del bosco. Per un attimo mi vedo sdraiata sul prato di casa a godere della vita. Ma il rumore dei rami che si spezzano sotto il nostro peso mi riporta al presente infame.

- Volete fare attenzione? - subvocalizza sugli schermi il capitano – siamo quasi arrivati, non dobbiamo far notare la nostra presenza. Attivate le tute mimetiche, manca poco.

Cerco il grosso pulsante giallo sul petto e lo schiaccio. Il colore del mio corpo cambia, adattandosi a quello della vegetazione circostante. Ma il vero vantaggio che ci offrono queste tute è di attenuare il calore che i nostri organismi emettono, poiché anche gli invasori hanno una strumentazione in grado di rilevare le radiazioni termiche.

 

L’altopiano dell’Ianis è docile e silenzioso. Rimaniamo tutti schierati come una grossa rete al limitare del bosco. Non una parola, non una frase subvocalizzata. La tensione ci sta corrodendo. Nonostante i grandi balzi che la scienza ha fatto negli ultimi jara, rimaniamo comunque inferiori all’esercito nemico. Le nostre armi sparano raggi laser vaporizzanti o implodenti, mentre le loro armi possiedono una potenza a noi sconosciuta che si espande come una sfera saltando da un bersaglio all’altro nelle immediate vicinanze. E distruggendo solo la materia vivente.

 

Il cielo tuona, poi si spacca, infine diventa nero. Dalla breccia nella barriera planetaria compaiono dal nulla le loro navi.

Direttamente dal loro pianeta, penso, osservando i loro incrociatori e i loro caccia uscire dalla velocità luce.

Vedo improvvisamente diverse compagne esplodere ad alcuni stadium di distanza. Sanno già che siamo qui. In pochi subtek il mio battaglione si riduce della metà. Coperta da fluidi e da membra di colore e consistenza incerti scappo via, andandomi a riparare dietro i grossi ammassi di titanio di cui è disseminato il pianeta. I rumori elettronici e schizzanti dei laser iniziano a partire dai nostri fucili a fusione interna infestando l’ambiente. Urla di dolore e di morte. Boati delle loro navi. La calma ha lasciato spazio ad una cacofonia di rumori assordante ed alienante. Le mie compagne si disperdono, cercando più di salvarsi che di abbattere il nemico.

Perdo di vista Maris.

I loro incrociatori sono già arrivati al suolo, cominciando a vomitare dalle plance grandi sciami di soldati tremanti come noi. Membra da macello, ecco quello che siamo. Si alza la polvere sul campo di battaglia. Il miscuglio di laser, urla e sabbia raggiunge vette tali da confondere anche l’essere più calmo dell’universo.

Mi affaccio di tanto in tanto per sparare qualche colpo. Ne prendo quattro, cinque di quelle bestie. Intravedo uno dei loro avvicinarsi alle mie spalle.

Cerco di spostarmi dietro i vari ammassi attorno all’altopiano, ma vengo colpita ad una gamba. Cado a terra dolorante. La creatura si avvicina. Parla tramite un dispositivo che tiene sull’avambraccio. Non capisco niente di quel che dice, ma riconosco il mio nome. Una voce stridula gli risponde. La creatura fa un cenno con la testa, poi getta l’arma e viene verso di me. La sua armatura è dotata di un esoscheletro. Mi si getta addosso. Per pochi istanti siamo alla pari, ma il dolore alla gamba si fa sentire. Adesso mi sta sovrastando. La sua mano diventa incandescente. Comincia ad affondarla nella mia tuta. Vuole smembrarmi.

Le forze che impiego per rallentarlo sono inutili.

Ed ecco che la sua testa esplode, bagnandomi tutta con il loro viscido fluido corporeo.

- Te la sei vista brutta, Gynex – subvocalizza Maris sollevandomi – vieni, ti apro un varco piega-dimensionale per il centro di salute. Se non curi quella gamba te ne andrai in fretta all’altro mondo.

- D’accordo – gli rispondo io – il tempo di farmi aggiustare e torno qui. -

- Cioè fra non più di 2 subtek. -

Ridiamo. Poi ci voltiamo verso la creatura morta.

- Maledette bestiacce – scrive Maris – questi esseri umani sono proprio delle maledette
bestiacce.

Mi accompagna fino al varco piega-dimensionale, poi torna a combattere. Mentre i suoni e le onde d’urto devastano l’ambiente, mi lascio dematerializzare verso il centro di salute, immaginando quando il mio popolo, un giorno, potrà avere la sua rivincita andando alla conquista del pianeta Terra.

Tutti i racconti

1
1
4

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

0
0
6

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
38

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
32

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
26

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
73

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su