«Capisco. Ho dormito solo le prime due notti all’ultimo piano, mi sembrava come se qualcuno mi stesse spiando, era Marcel»

«Chi?»

«Il vecchio guardiano del faro, è stato qui nel 1945 circa, il collega che mi ha preceduto mi ha spaventato subito quando sono arrivato, infatti ho resistito poco lassù, alla terza notte sono sceso e non ci ho più dormito, lì risalgo solo di giorno»

«Mi vuole spaventare?»

«Gliel’avrei detto subito, nel caso»

«Vero! Cosa si sa di lui?»

«Morto nel 1947 mentre cercava di scappare, un’ondata lo travolse»

«Perché scappava?»

«È morto, non ha fatto in tempo a rivelarlo»

«Già, domanda stupida»

Gli occhi li ho visti, mi hanno scrutato dentro l’anima, ripensandoci erano buoni, curiosi, non minacciosi, chiedevano aiuto, devo farlo, mi decido

«Vorrei farle una proposta oscena, se la intende male, la uccido»

«Dica»

«Andiamo entrambi a dormire all’ultimo piano, ci diamo forza l’un l’altro e finiamo la notte, vediamo cosa succede»

«Dormire insieme?»

«Sì, ovviamente vestiti come abbiamo fatto finora, come la vede?»

«Imbarazzante, ma forse saremo così occupati ad avere paura che non avrò pensieri lascivi»

«Infatti!»

Finiamo le camomille e ci avviamo su per le scale seguiti dalla gatta incuriosita, arriviamo di sopra tutti e tre belli rinfrancati, Claude prima di gettarsi sul letto mi chiede: «Ha preferenza per il lato?»

«No, si sieda dove vuole»

Lucifera si infila subito tra noi due, la curiosità per la nuova situazione le è già passata, si addormenta subito, noi non abbiamo voglia di parlare, siamo ipnotizzati dalle ondate

__________________________________________________

«Mi piace, mi è sempre piaciuto sentirti dentro di me, dai baciami, perché tieni la testa bassa? Voglio vederti, mi piaci, mi sei sempre piaciuto, fammi godere come sempre, stantuffami ma guardami!»

Mi sveglio, ho avuto un orgasmo, che figura di merda, la mia ennesima, guardo Claude, dorme, forse fa finta, meglio fingere entrambi, cerco di non svegliarlo, mi giro sul mio lato, un lampo immenso, LI VEDO, gli occhi di Marcel.

Riesco a non urlare, mi guarda con tristezza, bisbiglio «Cosa vuoi?»

Claude si è ufficialmente svegliato

«Cazzo, lo vedo anch’io!!»

«Non lo spaventi, non urli!!»

Adesso l’entità ci guarda entrambi, sembra fiducioso, emana un bagliore azzurrastro ed inizia a volteggiare. Perché non ho paura? Mi fa solo tenerezza.

«Sta andando di sopra, lo seguiamo?»

Precedo il guardiano e salgo le scale, il fantasma si gira a guardarmi fiducioso, poi indica un punto basso del muro vicino allo scaffale della biblioteca e scompare, mi inginocchio e cerco di capire cosa devo guardare, Claude mi raggiunge

«Forse bisognerebbe togliere le ragnatele, le pulizie le fa lei?»

«No, una signora che viene un’ora a settimana, qui evita di solito, tanto non viene mai nessuno, è tutto automatico ormai»

Capisco che lui non ha alcuna intenzione di mettere mano nel marciume

«Sei la solita ragazzina cretina, sei pronta per scappare piangendo»

Stronzo, stai zitto, non sono più come mi hai conosciuta, mi sono fatta duemila chilometri da sola per arrivare in culo all’Europa, tu cos’hai fatto nella vita, testa di cazzo? Vado a prendere dell’acqua ed una scopa, pulisco sommariamente, il battiscopa tende a cedere, lo scavicchio, finalmente cede e scopre un buco, metto la mano dentro (sei pronta per scappare piangendo, col cazzo!!), c’è una scatola di metallo, la tiro fuori e la porto di sotto sul letto

«Cavolo, ma chi sei, Sherlock Holmes?»

È passato al tu senza chiedermi il permesso, lo faccio anch’io, sarebbe stupido rimanere ferma sui propri dogmi

«Elementare Watson, dai apriamo»

L’umidità che regna sovrana qui dentro si fa sentire sul metallo della scatola, si apre con difficoltà, ma in due, armati di cacciavite, abbiamo la meglio, dentro ci sono dei fogli ed una scatoletta da orefice. L’apro e gli mostro il contenuto

«Un anello matrimoniale»

«No Claudine, non posso sposarti, mi dispiace»

«Scemo, leggiamo qualche lettera per capire»

Ne rovistiamo un po’, capisco subito che sono tutte ricevute, meno una che forse non ha fatto in tempo a spedire

“Mia adorata Adèle, si avvicina il momento del ritorno, fra due settimane potremo riabbracciarci, non vedo l’ora di vederti, la vita sarà nostra, niente e nessuno potrà mai dividerci, conto le ore, amore mio”

Mi viene quasi da piangere «Non riuscì a spedirla, ne tantomeno tornare da lei con l’anello, povero Marcel»

«Ci sono anche centomila vecchi franchi, se calcolo per bene, sono milledue, milletrecento euro, però forse hanno un diverso valore numismatico»

«Quindi il nostro caro amico ectoplasma vuole che andiamo a portare l’ultimo ricordo alla sua adorata»

«C’è l’indirizzo sulla busta, è a Lorient, meno di duecento km da qui, glielo spediamo o ci andiamo?»

«Andiamo, chissà se è viva, avrà una novantina d’anni, se abita ancora lì. È  una bella storia, vieni con me?»

«Se poi mi riaccompagni, sono libero la mattina fino alle 15, ci sto»

«Ok, adesso dovrebbe essere tutto a posto, possiamo finire di dormire ognuno nel proprio letto»

«Già mi scarichi? Sedotto ed abbandonato»

Ride scendendo le scale, gli darei una sprangata se non ci fosse pericolo di farlo diventare un altro fantasma, dò un’ultima occhiata al mare che continua a voler entrare e mi rimetto a letto. Lucifera ha deciso di rimanere con me.

____________________

«Forse preferivi il fantasma, ma sono io, sono le otto, svegliati, ti ho portato il caffè»

Mi sveglio di soprassalto, era tanto tempo che non mi serviva, mi svegliavo autonomamente… non ho sognato lo stronzo, ottimo!

«Grazie, sei gentile»

«Fa parte del servizio, poi ora devi guidare»

«Ok, una rinfrescata e partiamo, inizia a scendere»

Un quarto d’ora dopo siamo in macchina, è uscito il sole, il mare è tranquillo, si parte

 

 

Due ore e mezza dopo arriviamo, la stradina è carina, molto centrale, citofoniamo, ci apre una signora, le chiediamo di Adèle

«È mia nonna, è tornata qui da noi da quando mio nonno se n’è andato, pace all’anima sua, come mai la cercate?»

Le spieghiamo tutto, è contenta, sapeva di questo vecchio amore, ci accompagna nella stanza della nonna

«È allettata ma lucidissima, 93 anni portati benissimo»

Una bellissima nonnina ci accoglie, capelli azzurrini, occhi dolcissimi e vigili, ci ascolta con attenzione ed emozione, guarda la scatola che ho tra le mani, in attesa che finisca di raccontarle

«Allora non era sparito, lo sapevo, tutti mi dicevano che era scappato, alla fine ho rinunciato ad aspettarlo, e invece lui…»

Inizia a piangere sommessamente mentre guarda l’anello nuziale del suo matrimonio saltato, prova a metterselo, è molto magra, le entra perfettamente

«Grazie amore mio» dopo settant’anni finalmente Adèle e Marcel si sono ritrovati. Ce ne andiamo, sentiamo di essere di troppo, esco da quella casa con le lacrime agli occhi

«Mi dispiace, adesso dovresti riaccompagnarmi»

«Non ti preoccupare, sono in pieno anno sabbatico, ogni giorno è una sorpresa»

(Hai visto stronzo? Non sono una povera cogliona!)

Tutti i racconti

0
0
7

Mucchietti di sabbia

03 May 2025

La fine della scuola ci dava la sensazione di una ritrovata libertà, con la spiaggia di giugno non ancora affollata, le corse nell’acqua, la pelle bruciata dal sole e le lunghe giornate di luce. Claudia fu la prima a parlare di ragazzi. «Lo so che vi piace Sergio. Piace a tutte!» «A me no! È antipatico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

IL VOLTO

03 May 2025

I colpi si ripetevano ritmicamente riempiendo con il loro rumore il piccolo locale. Fuori, qualche lieve fiocco di neve cominciava ad imbiancare i tetti delle case vicine. Lui non era più giovane, avrà avuto forse settant’anni. Le mani erano piccole ma la pelle era spessa e le unghie affondavano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
19

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

5
11
25

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Peccato che si concluda così invece che con una progressiva, esponenziale [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario. Scritto veramente bene.

7
8
42

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
23

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
34

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
7
29

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L’esilioDiRumba: Classicissima frase da madre nel racconto 😀 che punta sulla golosità [...]

  • Lise: Grazie a tutti per aver letto il tacconto.🙏

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
44

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
137

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
15
26

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su