Zoe aveva conosciuto il suo nuovo  vicino di casa una fredda sera di novembre.

Convenevoli, strette di mano, sorrisi imbarazzati e frasi di circostanza. "Piacere, Matteo."

Poi quattro chiacchiere al bar vicino, e aveva scoperto che stava sistemando la casa vicina alla sua per tornarci presto a vivere con la sua ragazza. Attraverso i muri sottili, tra un colpo di martello e un frullare di trapano sentiva arrivare della buona musica, di quella buona per davvero, quella che piaceva a lei. Non era per niente male il nuovo vicino.

In una fredda mattina di metà dicembre le aveva chiesto se potesse salire sul tetto con un tecnico, per sistemare l'antenna della sua televisione. L'unico accesso possibile era attraverso l'usciolo della sua soffitta.

"Certo, volentieri, venite..." aveva risposto Zoe, "io preparo il caffè."

Così, dopo le manovre tra antenne e cavi, si erano seduti tutti e tre intorno al tavolo della piccola cucina, il caffè fumante nelle tazze. Zoe aveva scoperto che il tecnico, Massimiliano, era in realtà un carissimo amico di Matteo, che nella circostanza della sistemazione della nuova casa, complici le sue competenze tecniche, si era offerto di dare una mano.

Esaurite le formalità insieme all'ultimo sorso di caffè e accese le sigarette d'ordinanza, l'atmosfera si era sciolta in una conversazione amichevole tra coetanei, più o meno quarantenni, più o meno 'complicati', sulla stessa lunghezza d'onda di Zoe, più o meno delusi.

E, mentre le lucine dell'albero di Natale di Zoe danzavano a intermittenza, avevano parlato di figli, di donne crudeli e uomini ostili, di percorsi, di cadute e di risalite. Come se fossero stati amici di vecchia data, spogli ormai delle sovrastrutture imposte dalle convenzioni sociali, erano finiti ad interrogarsi a vicenda sul senso che avessero le loro vite su questo spicchio di mondo, in quel minuscolo secondo del loro tempo quaggiù che, in modo del tutto casuale e imprevedibile, li aveva riuniti intorno al tavolo della piccola cucina di Zoe.

"Ricordo un periodo decisamente incasinato della mia vita" aveva esordito ad un certo punto Matteo, "mi interrogavo su tante cose che stavano succedendo, avevo bisogno di capire."

E aveva proseguito: "Ero andato anche a visitare una comunità di monaci tibetani, credendo che potessero darmi delle risposte, trovate chissà come, magari proprio alle mie domande, nei loro infiniti percorsi di meditazione. Ne fermai uno che camminava lentamente sulla riva di un laghetto e chiesi: 'Cos'è la vita?'. La risposta fu: 'La vita, è.' Rimasi spiazzato, confuso, dubbioso. Cosa voleva dire?"

A Zoe si illuminarono gli occhi e in un attimo comprese, e aggiunse, con quella frase, un tassello importante al suo percorso.

"Ma certo! Ha ragione lui!" esclamò con entusiasmo "La vita è ogni cosa! Non puoi definirla, non puoi racchiuderla in una risposta univoca escludendo tutto il resto delle infinite altre possibilità! La vita è qualsiasi cosa, qualsiasi emozione, sentimento, passione, pensiero, movimento, passo, che tu decidi ogni istante che sia! Che meraviglia questa cosa!"

Matteo e Massimiliano la guardarono sorpresi e incuriositi da tanta fanciullesca euforia, ma in fondo la vita era anche questo, secondo la non-definizione del monaco: tre sconosciuti, intorno ad un tavolo, che parlano di lei, muovendo pensieri in circolo, creando connessioni; una mattina del tempo che si avvicina al Natale, le luci che brillano intermittenti, tre tazzine vuote col fondo marrone di un caffè.

Poco dopo si salutarono, era arrivata l'ora del pranzo.

Matteo e Massimiliano, congedandosi da Zoe che era rimasta sulla soglia, le dissero: "Dovremmo fare una cena una di queste sere, magari potremmo passare insieme il capodanno se non hai già altre idee."

Zoe rispose: "Grazie! Sarebbe bello! Vedremo... Lasciamo che sia, la vita."

Con un largo sorriso amichevole li salutò con la mano e chiuse la porta di casa, lasciando fuori il freddo pungente dei primi fiocchi di neve.

"La vita, è." continuava a pensare tra sè. "E' questa l'unica vera risposta possibile."

Zoe sorrise di nuovo, da sola ormai.

Sarebbe stata una gran bella giornata.

 

Cos'è la vita?
"La vita, è."

 

 

Tutti i racconti

0
0
9

Il mistero dei gelati molli

16 December 2025

Da quando è in pensione Ernesto ha scoperto che le giornate sono lunghe, ma le sere lo sono di più. Per questo ha inventato un rito, una piccola cerimonia personale che nessuno gli può contestare: alle nove in punto si mangia un gelato. Alle nove esatte, non un minuto prima, non un minuto dopo. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
14

Una certa dignità

La gabbia del Signor Cesare

16 December 2025

Come tutte le mattine, alle sei in punto, Salvatore il custode del palazzo nobiliare Paparo nel centro storico di Napoli, si dedicò alle pulizie del cortile e dello spazio davanti al portone. Un paio di colpi di scopa e poi buttò tutto per strada, un budello dove il sole faticava ad arrivare e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
2
26

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

3
4
36

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

  • Rubrus: Come dicevo, rieccomi. Devo dire che per un habituè del genere avevo [...]

4
7
40

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
31

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
39

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
33

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

4
4
32

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
36

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
39

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

12
17
78

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su