È un angioletto quando dorme, devo ammettere che è un bel ragazzo e lo sa, peccato che quando è sveglio diventa un grandissimo bastardo.

Gli ho abbassato calzoni e mutande appena messo a letto, avevo voglia di accarezzarlo senza farlo godere, il mio scopo è solamente farlo soffrire, devo vendicarmi, lo stato gli darebbe ragione, già li sento: “perché andavi seminuda in giro?” “te la sei cercata! Puttana!”

Sarebbe inutile rispondere che siamo in piena estate, che cercavo una farmacia, mi ero appena svegliata per le urla del bambino, mio figlio Davide, poi avevo dovuto sopportare le sfuriate del mio dottore, incazzato per essere stato svegliato in piena notte! Mi aveva fatto capire senza dirmelo, che ero una povera cretina a non tenere dell’Imodium in casa, dovevo andare subito a comprarlo, è solo un mal di pancia ma devo bloccare le scariche, ho lasciato mamma che abita sopra di me a controllare il piccolo e sono uscita. Questo non è un quartiere degradato, un vestitino e via, neanche presi la macchina per sbrigarmi.

Mi aspettava al ritorno, forse mi aveva visto correre, mi spinse dentro un giardino, caddi battendo la testa, in un attimo mi fu sopra mentre svenivo. Non so quanto sono stata priva di conoscenza, era ancora dentro di me, avanti ed indietro mentre mi godeva, ebbe un sussulto mentre veniva, non avevo la forza di urlare, provai a farlo, mi diede uno schiaffo violento, fu di nuovo buio.

Ero di nuovo sveglia, ero sola, dolorante, un filo di sangue si era raggrumato sul labbro. Mi misi seduta, dei piccoli rametti nell’erba mi punzecchiavano le parti intime, ero senza mutande, guardai intorno, le vidi strappate, recuperai tutte le cose intorno a me e corsi a casa, mio figlio mi aspettava.

Lo rividi una settimana dopo, non mi riconobbe, andava in giro tranquillo, ci eravamo visti solo mentre mi scopava, lui non mi riconobbe, ero solo un buco prelibato, non un viso. Lo seguii, abitava sopra alla farmacia, cinquecento metri da casa mia.

Pochi giorni dopo decisi di agire, mandai mamma al mare con Davide, la villetta ora era vuota.

Per due notti rimasi nel giardino dove iniziò tutto, non si muoveva da casa.

La terza sera fu quella giusta, una ragazza camminava verso questa parte, lo vidi, uscì dietro di lei, la spinse da dietro, lo stesso metodo, ma stavolta una bastonata ben assestata cambiò le carte in tavola, la ragazza mi vide, stava per urlare.

«Ti ho salvata, adesso vattene, ti avrebbe violentata come ha fatto con me»

Rimase interdetta, indecisa se approfittare dell’accaduto per andarsene

«Ti aiuto!»

«Non mi serve! Vattene, lasciami in pace, è una questione tra me e lui»

«È anche mia la questione… insomma, avrebbe potuto esserlo se non fosse stato per te»

Senza chiedere altro lo prese per i piedi ed insieme lo portammo alla macchina, facemmo quei pochi metri ed entrai nel mio giardino, lì senza problemi lo portammo su casa, lo incatenammo al letto e lo imbavagliammo

«E adesso?»

«Ti avverto, voglio torturarlo, forse fino alla sua morte, ti ringrazio per l’aiuto, ma adesso è meglio che te ne vada»

«Il mio sogno, violentare il mio violentatore, anche se non c’era ancora riuscito»

«Con me c’è riuscito»

Mi abbraccia «Scusami, non volevo»

Lo sto osservando, evidentemente la bastonata è stata molto forte, gliel’ho data con tutto il cuore

«Vado a fare un caffè, ti dispiace se ci penso io?»

«Se trovi le cose mi va bene»

«A proposito, come ti chiami?»

«Alessandra, e tu?»

«Stefania, piacere, vado»

Esce mentre ricomincio a guardarlo, penso che è stato uno stronzo, se provava a rimorchiarmi forse ci sarei stata, prendo due bende per coprirgli gli occhi e la bocca.

«Ecco il caffè, ancora dorme? Senti, ma che intenzione hai? Davvero vuoi ucciderlo?»

Le spiego il mio piano

«Oh merda! Questa sì che è una bella vendetta!»

«Hai tutto già pronto?»

«Sì, nel cassetto»

«Posso iniziare io?»

«Se vuoi, basta che lasci il finale a me!»

«Va bene!»

Un rantolo si alza dal letto

«Iniziamo, sei pronta?»

Annuisce, va verso il cassetto e prende il dildo

«Cavolo è la misura XXL, come l’hai spiegato al commesso?»

«Lo comprai anni fa per girare un corto comico, tiriamolo su»

Prendiamo la catena che gli tiene bloccati i piedi e la tiriamo su portandola all’indietro, il culo è nella giusta direzione, lui prova a protestare, ma farfuglia inutilmente, abbasso la voce per sicurezza

«Passerai una brutta nottata, come l’hai fatta passare a tante donne»

Mugola incazzato, poi capendo il dramma, inizia a piangere, supplicare

Stefania, a voce piena: «Ci dispiace stronzo, non riusciamo a capire cosa dici»

«Ora il culetto è pronto, a lei madame»

Lei, con un sorriso eccitato prende l’oggetto, si sputa su due dita che infila lentamente nel culo, lo dilata, poi quando è soddisfatta con un colpo secco infila il dildo completamente dentro di lui, un urlo represso ci fa capire che nessuno può sentirlo, ci guardiamo soddisfatte

«Possiamo tirargli giù i piedi adesso, ormai fa parte di lui»

«Guarda, gli è diventato barzotto, forse gli piace! Ti piace, stronzo? Ah già, non puoi rispondere»

Annuisco, gli prendo l’uccello, inizio a maneggiarlo «Sei contento? Due belle fighe che si stanno masturbando per te, peccato che non puoi vederci, facci vedere che la cosa ti fa eccitare, ci stiamo strofinando le passere, siamo entrambe bagnate mentre ci tocchiamo i capezzoli»

Stefania mi guarda sbalordita

«Quando non ci senti ci stiamo baciando, scusa se ti lasciamo solo»

Ormai l’attrezzo è turgido, violaceo, mi fermo quando sento che è pronto

«Non vorrai godere subito!non è cavalleresco venire prima di noi»

Gli piace, in fondo anche avere il culo pieno lo soddisfa

Inizio di nuovo a muovere la mano stringendolo, ora vado più veloce, sta arrivando all’orgasmo, quando capisco che sta venendo, prendo le tenaglie e con un colpo secco… taglio

Un urlo ancora più forte lo scuote, mentre io prendo il barattolo del sale e cospargo la parte, poi prendo un fazzoletto e stringo per bloccare il sangue. Sviene.

«Sbrighiamoci, tiriamogli su mutande, calzoni e l’ovatta, così non sporcherà la macchina»

«Agli ordini capo!»

«Ah, butta il cazzo nel cesso e tira la catena!» In cinque minuti siamo pronte, partiamo verso un bosco lontano, ma vicino alla città, lo buttiamo lì e ce ne andiamo, chissà se lo troveranno ancora vivo

«Colpirne uno per educarne cento»

«Vuoi diventare una vendicatrice?»

«No, ho un bambino, un lavoro, non voglio rischiare, prima o poi sarei scoperta»

La mano di Stefania mi tocca la coscia

«Nel caso cercami, ti aiuterò volentieri»

Tutti i racconti

1
0
5

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
7

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
0
5

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
4
19

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
80

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
15

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
26

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su