I tacchi risuonavano sulla banchina.      
Era appena scesa dal treno e affrettava il passo per raggiungere la metropolitana.       
La voce le giunse appena fuori dalla stazione Cadorna.  Come cantava bene quel tipo! Il suono proveniva da un piccolo amplificatore accanto a lui, mentre l’uomo si accompagnava con la chitarra. Il suo aspetto distinto strideva con la custodia dello strumento, spalancata, che invitava i passanti a porvi monete. Valentina avrebbe voluto avvicinarsi e intonare un controcanto al microfono, sulla note di Candle in the wind, ma pensò fosse sciocco da parte sua e poi gliene mancava il tempo.

Passò oltre e imboccò le scale che conducevano al sotterraneo della metro, linea rossa, da Ago e Filo a San Babila: tragitto breve. Si lasciò alle spalle una Piazza Cadorna scintillante di luci, in quell'umido pomeriggio di Dicembre, sotto un leggero nevischio. Valentina si strinse nel giaccone e infilò le mani in tasca, affrettando il passo: non vedeva l'ora di imboccare via della Spiga e raggiungere Tiffany e il suo regalo che l'aspettava là, insieme al suo Amore.          
Si fermò ad acquistare il biglietto all'edicola sotterranea, dove la sua attenzione venne catturata da un libro esposto su uno dei tanti scaffali. Aveva la copertina gialla. Letture da metropolitana, quello era il titolo. "Curioso!", pensò. Si trattava di una raccolta di racconti brevi: li avrebbe letti in treno, nel viaggio di ritorno, così il tragitto sarebbe parso più breve e meno noioso.
Il rumore dello sferragliare delle ruote sulle rotaie, insieme a un vigoroso spostamento d'aria che le scompigliò i capelli, annunciò l'arrivo del treno. Salì, tra la calca della gente, e sedette in uno dei pochi posti vuoti. Si guardò attorno: il suo sguardo incrociò quello della donna seduta di fronte. Le sorrise di istinto. L'altra non ricambiò. Valentina abbassò gli occhi sulla raccolta che teneva tra le mani e la aprì. Il primo racconto riportava il titolo "Il pericolo è di fronte a te".  Lesse qualche riga: intrigante.             
"Prossima fermata Cairoli", annunciò la voce del sistema di informazione a bordo.       
Tra le numerose persone, salì anche una vecchia zingara. Valentina la fissò un istante, poi distolse lo sguardo. La vecchia avanzava dal fondo della carrozza, agitando un piattino con alcune monete davanti ai passeggeri. Blaterava qualcosa in una lingua incomprensibile. La giovane donna provò un certo disagio, nel vedere che la zingara lanciava anatemi contro coloro che non corrispondevano alle sue richieste. La vecchia sembrava intonare una cantilena, una specie di filastrocca, forse una maledizione. Toccava schiena e gambe dei passeggeri, con un gesto studiato, simile a un rituale. "Non provare a toccarmi, strega!", pensò, agitandosi sul seggiolino. Di nuovo i suoi occhi incrociarono lo sguardo della donna seduta di fronte: aveva le pupille immobili, come inchiodate su di lei. Un momento... dove aveva già visto quel volto? Non le era nuovo. Rovistò nella memoria, in cerca di un ricordo che non venne.             
"Che cavolo hai da guardami?", si domandò, mentre un certo nervosismo cominciava ad impossessarsi della sua persona. Lanciò lo sguardo alle indicazioni delle fermate, sopra la porta di fronte: ne mancavano ancora tre.  Pregò che quel tempo passasse veloce.          
Un passeggero estrasse alcune monete dalla tasca dei pantaloni e le mise nel piattino della zingara. La vecchia sorrise sdentata, senza alzare lo sguardo, poi riprese il suo pellegrinaggio questuante tra la folla.
"Ti prego, fa' che non arrivi a me!", pensò Valentina. Nutriva, sin da piccola, una sorta di paura nei confronti degli zingari. "Non devi mai fidarti di loro!", le diceva sempre sua nonna. "Conoscono le arti oscure del maleficio!"
Cercò di allontanare quei pensieri sinistri, concentrandosi nella lettura. Quando giunse al termine della prima pagina, il cuore le balzò in gola. Non poteva crederci! Ma quella era lei! Non era possibile! Continuò a leggere trepidante: le mani bagnate di sudore freddo lasciarono l'impronta sul bordo della pagina.   
              
... La giovane donna era diretta all'appuntamento con l'amante, che l'attendeva davanti alla gioielleria, dove avrebbe scelto il suo regalo. Aveva acquistato all'edicola una raccolta di racconti e leggeva distrattamente alcune pagine, per sfuggire all'ansia crescente che le provocava la vista di una vecchia zingara che avanzava nella sua direzione.  All'improvviso, le monete tintinnarono nel piattino di metallo, tra le mani dalle nocche nodose. La giovane alzò lo sguardo dal libro e lo rivolse alla zingara, che agitò il piattino sotto il suo naso. La ragazza non le avrebbe dato uno solo dei centesimi che aveva nel portamonete, non a quella vecchia strega sdentata, sporca di strada e sudicia di maledizioni. Allora la vecchia allungò la mano verso di lei e le toccò un braccio. "Che tu sia maledetta!", le disse in tono sibilante. La ragazza ritrasse il braccio e incrociò lo sguardo della donna dai capelli neri, che sedeva di fronte a lei. La labbra della donna abbozzarono un sorriso sinistro all'angolo della bocca, dipinta di rosso.


Il piattino ondeggiava davanti al suo viso, producendo un tintinnio, lo stesso che Valentina aveva appena letto nel libro che teneva aperto, posato sulle ginocchia.       
<Carità...carità...>, disse la zingara, puntandole addosso due occhi neri come la notte.        
I battiti del cuore accelerarono. Valentina pensò che forse avrebbe fatto meglio a sganciare qualche moneta, ma ricordò di avere dato gli ultimi spiccioli all'edicolante. Aveva nel portafoglio solo pezzi di carta.
<Mi dispiace>, disse, <non ho nulla da darti>.      
La vecchia zingara cominciò a imprecare in una lingua sconosciuta, alzando il braccio libero nella sua direzione.
Valentina incrociò lo sguardo della donna dalle labbra rosse, seduta di fronte a lei, e quella abbozzò un sorriso.
Come continuava il racconto? Che cosa sarebbe successo alla protagonista? Valentina avrebbe voluto sfogliare le pagine e arrivare alla fine. Qualcosa di indefinito, una sensazione, una sorta di presagio, le diceva che il finale non sarebbe stato affatto piacevole e pensò che fosse suo dovere cambiare il corso degli eventi: le avrebbe dato dei soldi.              
<Aspetta>, disse, interrompendo la cantilena della zingara. <Forse ho qualcosa per te> Aprì la borsa ed estrasse il portafogli. Venti euro, nemmeno un pezzo da cinque. Esitò un istante, poi depose la banconota nel piatto. "Maledetta strega!", pensò.            
La vecchia sorrise, mostrando le gengive gonfie: un sorriso soddisfatto.           
"Prossima fermata San Babila", annunciò la voce del sistema di informazione a bordo.              
Ma come? Di già? Nemmeno si era accorta di avere passato Cordusio e Duomo. Richiuse il libro e guadagnò l'uscita. Anche la donna dalle labbra rosse e gli occhi che continuavano a rimanere inchiodati su di lei si alzò e si avvicinò all'uscita. Mentre Valentina impugnava l'asta di metallo accanto alla porta, l'altra, con un gesto naturale, posò la mano sopra alla sua, schiacciandola contro l'asta. Valentina si voltò verso di lei.
<Mi scusi!!>, disse l'altra, ritraendo la mano.
"San Babila!" Ripeté la voce.    
Valentina scese tra la calca della gente. La donna dalle labbra rosse dietro di lei.  Non appena giunsero in superficie, Valentina si voltò. <Mi scusi, ha bisogno di qualcosa?>, domandò.
Le labbra rosse si aprirono in un sorriso beffardo, mentre la mano della donna spingeva con forza la ragazza in mezzo alla carreggiata, dove un'auto passava a velocità sostenuta. Valentina non ebbe il tempo di dire altro, solo di guardare la donna negli occhi. E fu allora, in quel preciso istante, che ricordò di averla già vista, quel pomeriggio, in casa del suo amante, in una fotografia incorniciata sopra la mensola del camino, mentre abbracciava felice il marito. Poi fu il buio.
Il libro giaceva sul marciapiedi, aperto sull'ultima pagina del racconto, dove spiccavano le parole e poi fu il buio.
 

Tutti i racconti

4
3
21

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello,l'ultima affermazione è da interpretare a livello filosofico. [...]

  • Maria Merlo: Finale straordinario. Complimenti.

2
5
20

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
10
38

Gino vs. l’Intelligenza Artificiale

La guerra lampo che durò 6 ore 53 minuti

Miu
25 November 2025

Oggi in TV hanno mostrato l’AI che parla. Interagisce, comunica, respira quasi. Il conduttore sorrideva come chi ha appena adottato un cucciolo robot. – È come avere un amico sempre presente. Per dimostrarlo, collegamento in diretta con un essere umano. Purtroppo l’essere umano era il signor Gino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Dax:Ahah Dax, ormai è ufficiale: Skynet non verrà a distruggerci, [...]

  • Miu: La spettatrice: Ciao! Eh sì, in questa partita Gino ha vinto facile: [...]

2
2
20

La vita di Daniel

25 November 2025

La vita di Daniel. È così che fa. La mattina presto, esce dalla tenda e va in centro. Lì, trova un uomo che potrebbe comprargli del cibo. È educato, dice il suo nome, lo saluta con il saluto del post-covid e gli chiede con un sorriso, se possa comprargli del cibo nella mensa lì vicino. Dice, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Testimonianza di dolore.
    Così definirei il tuo non scorrevole racconto.
    Apprezzo [...]

  • Dax: Commosso....l'uomo è cattivo di bade, ma a volte è peggio [...]

2
3
16

CENTRALE PARANOICA 8

ANNIE HORROR

24 November 2025

NELLA PUNTATA PRECEDENTE: Prosegue la carrellata di picchiatelli al Transcend Village, state aspettando le scene di sesso? Arrivano arrivano… Hi, qui è la centrale paranoica. Il Transcend Village è davvero un manicomio… eh beh, se non sei un picchiatello non finisci qui, ma anche la gestione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
24

Racconto in breve il popolo napoletano

Un inno all'amore e alla tradizione

24 November 2025

Napoli, città che non è solo una semplice meta turistica, ma un autentico museo a cielo aperto, è il palcoscenico di una cultura vibrante e di un popolo singolare. Qui, tra i vicoli stretti e le piazze vivaci, si dispiega l'essenza del popolo napoletano, un'anima che pulsa con generosità, tradizione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bello. like

  • Smoki:
    La prima volta che sono stata a Napoli, sono rimasta frastornata [...]

5
6
37

Pixel

23 November 2025

Luglio. L’asfalto rovente sembra liquefarsi sotto il sole. Nessuno in giro. L’orizzonte svanisce, l’aria vibra, incandescente, quasi di fuoco. Camilla cammina nervosa tra le vie silenziose del centro, non vuole pensare, cerca di confondere il rumore dei suoi pensieri, con quello dei suoi passi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Mi ha ricordato il bel film di Luc Besson con Scarlett Johansson Lucy. Ancora [...]

  • Rubrus: Anche me ha ricordato un po' Matrix, ma il papà di tutti i racconti [...]

6
6
25

Ascia Nera - La bussola

Dax
23 November 2025

La luce della notte creava ombre inquietanti e il vento freddo soffiava tagliente tra i picchi di pietra grigia. Trom avanzava lungo il sentiero montano, il passo pesante come piombo. La barba rossa, divisa in tre trecce, luccicava come il ghiaccio sotto la luna piena. L’ascia nera appesa allo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Gennarino: Complimenti. Scitto molto bene. Un racconto che fa sognare ed entusiasma. Bravo!

  • Rubrus: Qualche tempo fa avevo chiesto quando avresti riportato la nuova avventura [...]

0
4
23

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Simpatico e scoppiettante, artista nell'anima.

  • Walter Fest: Buongiorno a tutti, buon fine settimana, buona lettura da parte mia e da parte [...]

0
10
21

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
23

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
15

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su