Ore 22.30 circa 30-07-1997
Era sfogliando le pagine di quel libro che ti aspettavo. Rigirandomi nel letto senza riuscire a dormire. La mia ansia si mescolava alla curiosità. Non sapevo cosa aspettarmi di preciso. Non sapevo quale emozioni avrei provato. Perché quando devi affrontare qualcosa di nuovo ti ritrovi per alcuni istanti, oppure per ore, in una sorta di oceano cobalto, in balia delle onde fredde eppure affascinata da tutto quel blu. Non sai in che direzione nuotare. Eppure sai che qualunque direzione prenderai, hai un nuovo destino scritto a dosso, fatto di sensazioni, sbagli, sorrisi e pianti. 
Un destino diverso ti sta aspettando.
Il mio cuscino era tutt’uno con le mie braccia e quel piccolo cagnolino ai piedi del letto mi osservava curioso, annusando anche lui, in quell’afosa serata estiva, un’aria di rinnovamento profondo. Perché se le emozioni sono legate all’anima e al cuore delle persone, non si possono non esprimere attraverso gli occhi, attraverso quella materia fisica e incorporea contemporaneamente. E quel batuffolo nero sapeva esattamente, tutto quello che mi attraversa dentro.
Come saresti stato? Il tuo viso sarebbe stato sereno o sofferente? Saresti stato felice di conoscermi? E come avresti mosso le mani? Il tuo nome sarebbe stato legato al tuo viso, finalmente.
In tutta quell’attesa c’era il mio mondo. Un mondo fatto di musica, sogni, stranezze, corse sulla spiaggia, delusioni, incomprensioni e parole disegnate con la fantasia. Mi muovevo in cerca di un punto fermo, ad occhi chiusi, camminavo in cerca di un vero motivo per lottare.
Stavo per cambiare, in una maniera che non conoscevo. Ma che, ad un certo punto della notte, capii che non mi spaventava più.  
E ricordai che il libro era ancora lì, vicino a me, aspettando di essere sfogliato o di essere riposto in libreria.E mentre lo riponevo, mi venne in mente mia nonna che sorridendo mi diceva sempre : “Tutto il brutto passa sempre più veloce di quanto pensi e tutte le cose belle accadono al momento giusto”. Già. “Nonna mia quanto mi manchi.” E pensare che bastava un tuo abbraccio per colmare tutto quello di cui sentivo la mancanza.
Ore 14 circa. 31-07-1997
Eccoci dunque al punto di svolta. In cui pochi passi mi avrebbero catapultato in una dimensione diversa. Stanze beige, si susseguivano l’una all’altra, tutte apparentemente uguali, ma contenenti universi unici, fatti di uomini dai volti rigati dal dolore o dalla gioia.
Alla fine tu eri lì. La fine di un viaggio e l’inizio di un altro.
E poi capisci un mucchio di cose. Perché non è mica semplice da spiegare la felicità.
Non è mica semplice capire che le cose importanti tu le vedi tra le ombre di un viso.
Ecco tu eri così, la mia cosa importante tra milioni di cose immensamente futili.
E capisci che quel mare cobalto adesso lo puoi affrontare con decisione e nuotando sai dove andare. Alla fine una cosa sola conta. Seguire le proprie emozioni, dove loro ti vogliono portare, senza finzioni, senza pudori o false scuse.
In quel momento preciso ho capito che la qualità della mia vita era migliorata e che nessuno mi avrebbe derubato di ciò che sentivo. Guardandoti e stringendoti una mano ho promesso che ci sarei sempre stata, che non ti avrei mai abbandonato, neanche nei momenti più duri.
2013, una sera di mezza estate, vicino ad un faro.
Ora che molti anni sono trascorsi da quell’incontro, da quel particolare attimo di svolta, ci sono una marea infinita di cose che vorrei ancora dirti. E forse alzando gli occhi al cielo, starai pensando che sono diventata sentimentale. 
In realtà succede che non ho ancora trovato molte delle risposte che cercavo e che forse potrebbero aiutare, anche te, ad affrontare questo pazzo mondo. So che non è facile trovare un modo: per esprimersi, per dire quello che si sente, per diventare grande, per non ferire gli altri, per non deluderli, ma soprattutto è difficilissimo  trovare qualcosa che ci renda felici. 
Ecco io ho imparato poche cose che mi tengo strette al cuore. 
Una di queste è che qualunque avvenimento accada intorno a noi, non ti lascerò andare via. Non mollerò la presa perché so che, anche se ti allontani per vivere la tua vita, per fare i tuoi errori, non è mai per sempre. 
Aspetterò all’angolo di ogni incrocio della tua vita e sarò lì a tenderti la mano dopo le cadute, quelle più lievi e quelle più dure.
Ho imparato a conoscerti bene, quasi come conosco me stessa.
Eppure so che tra le ombre del tuo viso, si nascondono dubbi a cui devi rispondere da solo. E sono quelle ombre che conosco da quando sei nato, che mi danno ancora pensieri. 
Non posso rispondere per te, ma se mi permetterai di accostarmi alla tua vita, sarò quell’abbraccio che mi diede mia nonna, che devo ancora restituire.
E mentre osservo il panorama, affacciata alla ringhiera del faro, immagino quale sia la cosa migliore da dirti oggi,dopo sedici anni. 
Mi piacerebbe averti insegnato a non essere schiavo delle parole, ma a legarti di più ai non detti, agli sguardi. Perché, vedi, non sempre le parole arrivano al centro della questione, le usiamo derubandole del loro valore. 
Vorrei averti aiutato a credere in te stesso e a non perdere mai la speranza. 
Mi piacerebbe averti insegnato a non dare nulla per scontato.
E che vale la pena rischiare, sempre.
Che non importa quanto hai sofferto, se sei diventato migliore.
Probabilmente tutto questo ti sembrerà banale, ma non lo è. La verità è che noi viviamo in un momento difficile. Non perché manca il lavoro, no. Perché sono tutti lì a dirti chi e come  devi essere. Devi essere veloce, preparato, bello, disilluso, prepotente. 
Il resto te lo lasciano nei film d’amore. 
Tutti ti diranno di fare la scelta più conveniente, nessuno ti dirà di scegliere la cosa giusta per te.
La maggioranza delle persone ha perso il senso della poesia, che non è saper scrivere, ma è quella cosa che ti fa guardare fuori dalla finestra per scoprire il colore del cielo e guardare la forma delle nuvole.
Tornando a casa, volgo le spalle al tramonto. 
Io ,sinceramente, preferisco le albe, mi sanno di inizio, di possibilità, di speranza.
E lascio al vento il compito di sciogliere quello che rimane dei miei pensieri.
.

Tutti i racconti

1
1
5

Vi racconto in breve la storia del Principe di Sansevero (1/2)

Il Principe di Sansevero: Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza

09 November 2025

Nel cuore della mia amata di Napoli, la città più affascinante e misteriosa del mondo, in piazza San Domenico Maggiore, si erge un palazzo che, più di ogni altro, racchiude i segreti e le meraviglie di un'epoca: il Palazzo di Sansevero. Qui visse Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero, un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
4

Quando Splinder chiuse...

Cronache dal paradiso dei CMS vintage, con glitter e malinconia

Miu
09 November 2025

Quando annunciarono che Splinder sarebbe morto il 31 gennaio 2012, la blogosfera reagì come una zia davanti alla chiusura del suo parrucchiere di fiducia: “Ma no dai, sarà una pausa estiva.” “Impossibile,” dicevano i superstiti del blogroll, mentre aggiornavano il contatore visite che segnava 12, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
3
18

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
8
19

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Andrea Monaci: più che un suicidio si tratta di un andare e diventare parte dell universo [...]

  • Rubrus: In effetti, la prima parte è chiara, addirittura è presente ed [...]

0
0
14

Il ritorno

08 November 2025

Agata, dopo tanto, ritornava. Percorse il vialetto alla cieca, quel luogo le scatenava ansia. Aprendo, lo stridore del cancello le risuonò familiare. Sul ballatoio, il portone massiccio era completamente aperto, niente sembrava variato. Dentro, la luce del finestrone, travolgente come i ricordi, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
2
26

Senza confini 4/4

07 November 2025

"Potrebbe essere" rispose Marco non sapendo dove Elena volesse arrivare, ma fidandosi. "Quindi? Dimmi cosa dovrei fare?" "Forse... è un'idea che ho... io non scrivo... però... dai, vieni con me!" disse Elena prendendolo per mano. Marco la seguiva con fiducia dubbiosa. Uscirono nel mercato, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
6
26

L'Altro 1/2

07 November 2025

All’alba, quando la Senna dorme ancora sotto un velo di nebbia leggera, scendo piano verso la riva. La barca mi attende, inclinata sulla riva del fiume come un animale spiaggiato. A volte penso che la mia anima assomigli a questa barca: fragile, irrequieta e arenata allo stesso modo. Così sono. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Benvenuto su LDM.

  • Dax: Bello. Sarebbe una fortuna avere sensazioni così intense abbracciando [...]

7
20
113

Nel campo

Racconto a proposito di un quadro.

06 November 2025

«Qui.» Lo disse in un modo che poteva significare solo una cosa: “Fermati!” E io mi fermai. Scesi dall’auto, chiusi la portiera, mi accesi una sigaretta e mi appoggiai al cofano caldo. Era piacevole, nell’aria fresca della sera d’ottobre. Tirai una boccata. Allo stesso tempo, Claudia era scesa [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • BrunoTraven: Rubrus ho fatti un disegno ispiratomi da questo tuo racconto peccato non poterlo [...]

  • BrunoTraven: Se qualcuno interessa il mio disegno ispirato dal racconto eccolo:
    https://www.instagram.com/reel/DQwS_jPDW3T/?igsh=bThqbWV3NnQ0bWQ0

3
2
17

Senza confini 3/4

06 November 2025

Lui la guardò con curiosità divertita, era compiaciuto da quella affermazione, ma allo stesso tempo era preoccupato perché non riusciva a capire le intenzioni di Elena: "Cosa vorresti dire? Vuoi che venga a vivere qui con te? Magari dividiamo le spese… per la corrente… l'acqua… l'affitto… i mobili…" [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
3
27

Senza confini 2/4

05 November 2025

Certo, il ragazzo si accorse di lei, e come non avrebbe potuto farlo : unica ragazza bionda in mezzo a una piazza di marocchini. Il biondo dei suoi capelli risaltava come una moneta d'oro su un panno nero. Smisero di ballare. Si ritrovarono ad ordinare contemporaneamente un bicchiere di Mahia, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: povero Marcus....lei ha cambiato un Marcus con un Marco, non ha fatto fatica😂😂😂

  • Paolo Romano: @Dax: non so perchè ma, mi è venuto cosi.... e così ho [...]

3
3
69

Yoni e Lingam

05 November 2025

Le luci dei locali del quartiere e le ombre dei passanti vorticavano sull'asfalto. Entrati nell'alcova ci spogliammo in un lento rito. Tra i tappeti rossi e il materasso blu la sua yoni spumeggiante accolse il mio lingam fremente.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • AriannaL: Il microracconto profuma di Tantrismo della Mano Sinistra: l'intreccio [...]

  • Dax: Carino. Like

3
2
37

Senza confini 1/4

04 November 2025

"Dovrei tornare." pensò, mentre armeggiava con la sua macchina fotografica. Era ancora un'analogica, e col tempo aveva imparato a conoscerla, a comprenderla, quasi a darle un'anima. Credeva che questa intesa segreta le permettesse di scattare le fotografie che l'avevano fatta vivere fino a quel [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su