Ho atteso ore che il sole tramontasse, ed ora, finalmente è calata la tenebra. Dal mio giaciglio non vedo nulla ma so che è quasi buio. Stanotte l'odiosa luna splenderà sfacciata, anche troppo luminosa per i miei gusti. Preferisco il buio totale. Spingo il coperchio del sarcofago e mi faccio largo tra le ragnatele che mi avviluppano come una coperta. Mi infastidiscono i ragni, ma pare siano attratti dalla polvere che si accumula intorno a me come da nessun'altra parte. Mi sollevo, sono ancora un po rigido, come sempre al risveglio. Il mio scheletro secco e vecchio di duecento anni, scricchiola arrugginito. Sono in piedi. Gli specchi non riflettono la mia immagine ma so come sono. Non assomiglio a nessuno dei vampiri cinematografici. Non sono alto e affascinante come Christopher Lee, e nemmeno un belloccio diciassettenne, somiglio in modo impressionante a Igor, il servitore di Frankenstain, probabile che Igor sia un mio discendente indiretto perché non ho mai frequentato una donna. Il vescovo diceva sempre che le donne sono figlie del diavolo e sono da evitare. Forse è merito di mio padre o di mio zio che erano due inveterati libertini amici anche di Casanova. Quando sono nato mio padre mi ha destinato alla carriera ecclesiastica, voleva fare di me perlomeno un vescovo, quindi mi hanno chiuso in una abbazia- seminario dove abati e priori mi circondavano di mille affettuose attenzioni. Ero il preferito del vescovo, che aveva la sua sede in una parte dell'abbazia, mi voleva sempre con se e durante il banchetto serale mi teneva sulle sue ginocchia. Tutti noi ragazzi dovevamo presentarci nudi con graziose ghirlande di fiori in testa secondo l'uso degli antichi greci (così dicevano loro), anche i preti si denudavano e ognuno di loro aveva un suo preferito. Era una bella vita, godevo di molti privilegi e imparavo l'ipocrisia e la menzogna. Era una vita di depravazione che mi piaceva moltissimo ma era l'unica che conoscevo.

Fui ordinato sacerdote ad appena diciotto anni, a trenta vescovo e a trentacinque, a Roma, cardinale. Non mi piaceva la vita della capitale e con un pretesto tornai alla mia veccia abbazia.

Fu durante le feste di Pasqua, che venivano celebrate in pompa magna con grande afflusso di popolo e raccolta di offerte che servivano a mantenere l'elevato tenore di vita del vescovo e dei suoi tirapiedi, che conobbi il mio vero Maestro. Si presentò una notte sul balcone della mia camera che tenevo aperta perché quell'aprile era esageratamente caldo. Lui era lì, davanti a me alto, magro, avvolto in un lungo mantello nero <<Non mi inviti ad entrare?>> chiese con un sorriso lupesco e uno scintillio di zanna

<<Vieni, entra>> risposi ingenuamente, mentre la formula diceva ''Non puoi entrare nella casa consacrata di dio'' non lo sapevo. Entrò e cominciò ad accarezzarmi il collo <<Che bella pelle liscia che hai>> furono le ultime parole che ricordo. Tornò ancora a visitarmi e non aveva più bisogno del permesso per entrare, era diventato padrone della mia anima, e cominciavo a soffrire della sua stessa fame e della sua sete. Per saziarmi cominciai a rivolgermi ai miei compagni più giovani e sani e sentivo l'odore dei malati. Non tutti diventarono vampiri perché mi accontentavo di suggere poco sangue per volta, tuttavia alcuni subirono la trasformazione. Per colpa mia, avevo agito sconsideratamente e il mio operato fu notato da chi era a caccia del mio Maestro gia da tempo. Un giorno vennero a cercare la sua tomba nella cripta del monastero, avevano fucili e pistole armati con pallottole benedette e paletti di frassino acuminati e grossi martelli per piantarli, un sacchetto di ostie consacrate frantumate per sigillare tutte le uscite. Mi sono salvato perché mi ero attardato con un giovane garzone di stalla, insaziabile di sesso come lo ero io del suo sangue, Bevanda prelibata della vita. Mi sorprese il sole e passai il giorno nel fienile sotto un covone di paglia. I miei compagni distrutti e le entrate sigillate quindi non potevo più rientrare nel rifugio. Da quella notte cominciai a vagabondare da una città all'altra per più di cento anni fin quando non trovai questa vecchia chiesa cadente con una cripta e un sarcofago vuoto. il posto ideale dove stare. Stanotte volerò fino alla grande città dove non devo nemmeno prendermi la briga di mordere, c'è sempre qualcuno che spara o accoltella qualcun altro e mi procura al cena gratis.

 

Ore sette e trenta. Mario, a bordo della grossa ruspa comincia il suo lavoro di demolizione del vecchio rudere della chiesa che era andata distrutta dai bombardamenti americani del quarantacinque . Ascoltava Freddy Mercury in cuffia e cantava senza badare a quello che la benna tirava su. Non vide nemmeno il corpo che alla luce del sole si disfaceva in polvere. Freddy era il suo idolo e il vampiro si era dissolto al suono della sua voce.

amen

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

1
1
6

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
6

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
17

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
7
21

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: grazie infinite a tutti 🙏

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

5
4
21

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
50

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
26

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
38

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
71

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

Torna su