«Adoro questo momento di relax. Sa che il più antico documento medico con le erbe risale al 1500 a.C.?»

L'uomo si presentò con un vassoio in mano con due tazze nere e fumanti. Lo pose sul tavolino di fronte al divano.

«Ha dimestichezza con le erbe?» Offrì la tazza alla sua giovane ospite e le sorrise. Paola si avvicinò e si soffermò sul volto del vecchio. Prese la tazza e gli rispose con voce timida «No...» Poi d’un tratto si ricordò.

«Mio madre mi insegnò da piccola un antico metodo tramandato dalle donne della nostra famiglia. Ricordo le mattine trascorse nei campi a raccogliere le erbe. Pensavo di aver rimosso questi ricordi. Sono passati molti anni e io ero proprio una bambina». Sorrise.

«Non sono passati anni, ma secoli... e tu non eri proprio una bambina».

A Paola si gelò il sangue.

«Come, scusi?» 

Seguirono attimi di silenzio, poi riprese a parlare.

«Una leggenda medievale racconta che un medico che si stabilì con la famiglia nel nostro paese dopo aver vagato per anni in cerca di un luogo sicuro. Non si sa da cosa fuggissero. La moglie aveva insegnato alla giovane figlia le cure a base di erbe perché facesse da assistente al padre. S’integrarono con la gente del posto e niente sembrò turbare gli animi degli abitanti, fin quando l’uomo non morì in circostanze misteriose. Inquietanti voci si sparsero da una casa all’altra, da un paese all’altro. Si mormorava che la figlia avesse preparato un decotto stregato che lo avesse ucciso all’istante.» 

La voce del vecchio cambiò tono e sembrò surriscaldarsi.

«Poco dopo, anche la madre morì. La gente del posto capì che non era stato un caso. Si scoprì infatti, che la fanciulla si era innamorata di un demone e per lui aveva ucciso non solo la propria famiglia, ma chiunque, uomini, donne, bambini compresi. Il suo amante doveva sfamarsi del loro sangue».

Paola scattò in piedi. Cominciò a muoversi per la stanza, su e giù, quasi a voler ritrovare il controllo di una situazione che le pareva sfuggita di mano. Quelle parole le erano entrate in testa con una violenza tale da provocarle un’ira sconosciuta. Qualcosa stava cambiando il lei. La sua voce, da sempre pacata, si rivelò grave, quasi innaturale.

«Chi sono io? Cosa c’entro con questa storia?»

L’uomo era ancora seduto sulla poltrona. Non sembrò turbato. Sapeva a cosa sarebbe andato incontro, ma sperò fino all’ultimo di poter fare qualcosa per evitare il peggio. Non solo per lui, ma per il paese intero.

«Tu sei la figlia di quel medico. Tu hai sterminato la tua famiglia, prima tuo padre, poi tua madre. Tu hai ucciso quasi tutti gli abitanti di quel villaggio per nutrire il demone di cui eri innamorata. I pochi sopravvissuti riuscirono a fermare la tua ferocia e a condannarti al rogo. Hai allontanato il tuo amante e ti sei sacrificata per salvare quell’amore malefico, forte di ogni potere sovrumano, ma non abbastanza per vivere. Almeno non in quella vita.» «Ma in questa!» continuò lei la frase. «E cosa c’entra lo specchio?»

«La gente del paese distrusse tutto ciò che ti era appartenuto. L’unico oggetto che il demone riuscì a salvare fu lo specchio. Il tramite tra te e lui. Solo così il tuo spirito malvagio può ritornare in vita. Distruggilo prima che sia troppo tardi. Prima della mezzanotte di oggi, anniversario della tua morte.»

Paola scosse la testa. Aveva continuato a camminare per la stanza, mentre il vecchio le parlava. Ora si trovava dietro le sue spalle. Si chinò verso di lui e con un fil di voce sussurrò all'orecchio: «Sarà una vendetta implacabile».

Gli prese la testa tra le mani e con un colpo secco, gli spezzò l’osso del collo. Cominciava a ricordare tutto.

Il popolo inferocito, un processo fittizio, le fiamme che la divoravano e il demone che le prometteva vendetta.

Prese un coltello e si procurò una piccola ferita al pollice. Si avvicinò allo specchio e con il suo sangue scrisse «Je suis ici». Sono qui. E attese.

Trascorsero ore, minuti e secondi fino all’ultimo rintocco della mezzanotte, quando colui che aveva amato le apparve dopo secoli. «Bentornata a casa», le disse prima di baciarla con passione.

Paola si sentì come svegliata da un sonno eterno.

Si vide per l’ultima volta riflessa, mentre con le braccia alzate al cielo emise un urlo agghiacciante che riecheggiò in tutto il paese.

Uscirono dalla casa e s’incamminarono per la strada.

Una fitta nebbia cominciò a coprire le case, mentre in lontananza il pianto di bambino sembrò annunciare l’inizio di un incubo senza fine.

I due amanti gli andarono incontro.

Inutile nascondersi.

Non più. 

Tutti i racconti

1
6
27

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
3
12

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: grazie Paolo ma sai benissimo ch ci vuole molta ciccia in un romanzo e francamente [...]

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

4
6
33

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
19

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
35

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
29

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
35

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
40

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su