Se ne subiscono batoste nella vita; ma quella più traumatizzante e che ci fa precipitare verso la cruda disperazione è vedere trasformare il proprio sentimento in un legame sempre più fragile, fatto solo di polvere di memoria e di ragnatele di passato, nella più completa impotenza, frutto della delusione e della perdita d'emozione.

Ed attraverso i fotogrammi della vita, come da un film a colori in uno in bianco e nero, vederti così vicina, riuscire a contemplarti nella tua meravigliosa femminilità, i capelli sciolti al vento, i fini lineamenti del tuo viso, gli occhi, quegli occhi che sembrano finestre, che arrivano alla tua anima, le tue labbra, le tue labbra delicate, vellutate, umide che portano direttamente al cuore, è il dono più bello che la vita potesse darmi. Carezzarti nei tuoi sogni, amarti con tutte le tue emozioni e baciarti, dolcemente, delicatamente, riuscendo a stento a trattenere quella passione, che ci calamita vicendevolmente, mano nella mano, cuore nel cuore. Abbandonarsi alla passione, che è uno degli step, che maturano il sentimento divino  per ritrovarsi appagato, completato, desiderato, amato. E realizzare i progetti comuni, non lasciarsi mai la mano per paura di non ritrovarsi. Intraprendere un cammino assieme con tutte le speranze ed i sogni da raggiungere. Amarsi , continuare ad amarsi ed avere occhi solo per chi si è scelto compagna/o della vita, per la vita, con la vita. Vedere i propri figli come completamento dell'amore, mentre il tempo passa senza accorgersene, immersi nel vortice degli impegni, degli episodi, delle vicende quotidiane. Anni che passano sempre più velocemente, che scivolano come macchia d'olivo sul marmo obliquo. Distratti, ora ci si sente distratti perché non si ha più tempo per sè. Gli impegni, il lavoro, la routine prendono ogni attimo della nostra vita. E ci si dimentica della nostra passione, del fuoco che portiamo dentro da quando Prometeo rubò il fuoco agli dei o quando Dio ci ha offerto  il suo amore, perché lo custodissimo e lo donassimo, a nostra volta,  alle nuove generazioni. I sentimenti si cloroformizzano, non si ha il tempo di prendersi per mano ed andare a passeggiare, come ai tempi del liceo, quando Dante e  Petrarca ci proponevano la magica calamita, che si dice amore, passione e noi ci guardavamo negli occhi e ci amavamo, fregandoci di chi ci osservava stupito ed invidioso. Ma dov'è finita questa benedetta passione? E quello, che un tempo chiamavamo amore? Ormai  si mostra  come una convivenza reciproca, dove le uniche preoccupazioni sono il pranzo,  la cena,i debiti, le bollette delle utenze, sempre più pesanti, sempre più pesanti. Dov'è finita, allora, quella forza attrattiva per cui si stava a scambiarsi coccole per l'intera notte ed il giorno e la notte successiva? Ora sembriamo due tronchi d'albero, nati dalla stessa radice, uno che guarda ad est ed uno ad ovest.  Il vento agita le loro chiome ma mai e poi mai riescono ad intrecciare i loro rami, proiettati verso due orizzonti differenti. Ci si perde chi nella lettura dei libri harmony, sognando quell'amore che hai dimenticato di avere a pochi centimetri da te e chi a scrivere freneticamente per tutta la notte fino a quando la luce si spegne e cala il gelo. Ogni carezza è ora rifiutata e s'inventano mal di testa, stanchezza, delusione. E dire che un giorno scoppiavamo di passione. Ora si lascia passare il tempo, dimostrando una sapienza mai raggiunta, per ritrovarsi un giorno soli, sempre più soli, chiusi ognuno nella propria impotente disperazione, di cui non si capisce il senso, di cui si subisce l'assenza della propria emozione.

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Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

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La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

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11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

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La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

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10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

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Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

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10 December 2025

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L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

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Il condominio 3/3

09 December 2025

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08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

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07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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