Mi sa che non tornano. È da un bel po' che sono qui. Ho fame e tanta tanta sete. Ho tanto caldo. C'è un po' di ombra qui, ma questa terra nera e dura è bollente, e anche questa cosa lunga di metallo è calda.
Com'è che aveva detto la padrona? Garreil mi sembra, o qualcosa che gli somigliava. Non mi piace il garreil. E poi ci sono le macchine che corrono veloci sulla terra nera. Qualcuna rallenta ogni tanto, gli umani che ci sono dentro mi guardano e i loro cuccioli mi salutano.
A volte spero che siano i padroni, tornati indietro a prendermi, ma non sono mai loro. 
Ho sete, dovrei provare a cercare qui intorno, ma il guinzaglio è legato al garreil e non riesco ad allontanarmi. Forse se provo a morderlo... ma i padroni non vogliono! Quando ci provavo le prime volte mi sgridavano. Non mi piaceva. Poi invece ho capito che guinzaglio voleva dire che si usciva a fare la passeggiata e mi piace la passeggiata! Così ha cominciato a piacermi anche il guinzaglio. Adesso invece non mi piace più, perché non è divertente stare qui e ho fame, sete e tanto caldo. E poi i padroni non ci sono, e mi sa che non tornano. Provo a morderlo e vediamo se mi lascia andare.
Chi avrebbe pensato che sarebbe finita così? Erano tutti felici quando dicevano quella parola nuova: 
vacanza. Se erano contenti loro allora doveva essere una cosa buona! Ne parlavano sempre i cuccioli, erano felicissimi anche quando parlavano dell'altra cosa, il mare. Sono questi, marevacanza
Forse uno dei due è la terra nera che scotta. Ma non credo. 
Il guinzaglio si è rotto! Rotto è male! Ma i padroni non ci sono e io sono libero. Vado a cercare dell'acqua allora, poi magari provo a tornare a casa. Non riesco a passare attraverso il garreil, sono troppo grosso. E pensare che lì a pochi passi c'è l'erba. Forse ci sarà un buco più grosso un po' più in là, a volte ci sono dei buchi nelle reti e nei recinti.
È da un po' che cammino ma di buchi non ne trovo. Ma aspetta... dall'altra parte della... strada? Sì! Ecco come si chiama la terra nera! Ma non scottava così tanto a casa mia. Cosa dicevo? Ah, sì, dall'altra parte della strada le macchine stanno uscendo dal garreil. Allora ci dev'essere un buco. Ma per raggiungerlo dovrei prima attraversare la strada e ci sono tante macchine veloci. I cuccioli dei padroni mi dicevano sempre di stare distante dalle macchine e di stare sull'erba. Ma l'erba è dietro al  garreil, e per uscire devo oltrepassare la strada, anche se ci sono le macchine. E i cuccioli non ci sono, neanche il padrone c'è. Basta pensare a loro. Adesso sono io il mio padrone! Oltrepasserò la strada.
STUMP!
Fa male. Ho sete, ho fame. Ho un po' meno caldo, ma fa tanto male.
Luce... una luce forte. Cos'è che si è mosso? Cos'era quell'ombra? Odora di umano. Ma ci sono tanti odori strani qui. C'è il mio odore, forte. C'è odore di sangue. Vorrei leccarmi per farmi passare il dolore ma ho sonno. Ho tanto tanto sonno.
Non mi piace questa cuccia. È stretta e non posso uscire. Come col garreil, ma questa è più piccola. 
E cos'è questa cosa bianca sulle zampe? Una qui davanti, una dietro e... mi sembra di avercela addosso dalla pancia alla coda. Ma cosa mi hanno fatto questi umani? Non riesco a vedere, il collare nuovo che mi hanno messo è troppo grande per me e non riesco a muovere bene il collo. 
Quest'odore forte me lo ricordo. C'era insieme alla luce che ho visto prima.
Siamo in tanti cani qui dentro, grandi, piccoli. Ce ne sono parecchi che mi sembrano tristi, altri invece mi sembrano arrabbiati. Ci credo, abbiamo tutti voglia di uscire. Però qui c'è l'acqua e c'è il cibo, e questo non mi dispiace. Certo, non è buono come il pollo che mi dava il padrone ma... no. 
Niente più padroni. È colpa loro se sono qui. È colpa della vacanza.
Finalmente! Basta cosa bianca ( benda mi pare che la chiamassero), basta collare grosso, adesso posso grattarmi e leccarmi dove e come mi pare. Ah, grazie umani con l'odore di medicine. Voi mi sembrate simpatici. Mi date la pappa, mi fate qualche coccola e mi fate anche uscire, anche se per poco, ma meglio di niente.
Voglio uscire! Fatemi uscire! Sono stanco di stare in gabbia! Ho voglia di correre e di giocare!
Umano! Umano, vieni qui! Ah, eccoti! Dai, fammi uscire. Non voglio le coccole, voglio uscire. Ti prego, ti prego, prometto che non romperò più il guinzaglio, ma fammi uscire! Aspetta, umano!
Torna qui! FAMMI USCIRE!
Altri umani. Di nuovo. Con i loro cuccioli. Di nuovo. Si, lo so, sono bello, tanto bello, caro il mio cucciolone. Bla bla bla. Ma sono grosso. La vostra mamma dice sempre così. Meglio i nostri cuccioli, giusto? Giusto, lo sapevo. Beati loro. Vanno e vengono i cuccioli di cane. Non fanno come noi vecchi, non restano qui. Non ci muoiono loro qui. Beati loro.
Altri umani. Di nuovo. Con i loro cuccioli. Di nuovo. Si, lo so, sono bello, tanto bello, caro il mio cucciolone. Bla bla bla. Ma sono grosso. E... piaccio alla mamma? Piaccio al papà? Mi fate uscire?
E dove andiamo? A casa? Davvero?
Brus. Cos'è? Sono io? Il mio nome. Mmm. Ok, può andare. Allora andiamo a casa, giusto? E devo...
salire in macchina. Non mi piace la macchina. Non voglio andare in vacanza.
«Papà ma quest'anno ci andiamo in montagna o al mare?»
«Si, quest'anno ce la facciamo. Eri preoccupato?»
«Si, cioè, no, non ero in pensiero per quello.»
«Cos'è che ti preoccupa allora?»
«Bruce.»
«E perché?»
«Non può mica stare a casa da solo.»
«Certo che no!»
«E come facciamo allora?»
«Come facciamo? Ma che domande sono? È con noi da tre anni ormai, gli vogliamo tutti bene, non
vorrai mica che lo lasciamo in giro per strada! Bruce viene con noi.»

Tutti i racconti

2
5
22

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

2
1
81

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
27

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Cogito ergo sum

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

2
2
28

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

5
4
31

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
183

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
41

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
183

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
37

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su