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Un tempo nella mia città aveva aperto le sue saracinesche un negozio che vendeva sogni. Era un piccolo bugigattolo al centro del centro storico e tutti quelli che passavano sembravano ignorarlo, attenti più ad inseguire i loro impegni quotidiani che pensare a sognare. Ci vuole tempo, caro signor mio, ci vuole tempo a fantasticare. E mentre tu sei in estasi un altro ti frega il lavoro e rischi di trovarti in mutande- faceva un tizio che si era soffermato per allacciarsi una scarpa. Vede questo minuto che sto perdendo qui ad allacciarmi la scarpa, potrebbe rivelarsi in un disastro: qualcuno ne potrebbe approfittare e fregarmi il portafoglio o il minuto perso potrebbe scatenare il desiderio di un collega a fregarmi un affare, o qualche amante fregarmi mia moglie che si sente lasciata da sola. Ecco anche un minuto perso potrebbe espellerti dalla corsa quotidiana nella vita tra te ed il tempo. Il vecchio commerciante lo guardava con tristezza. Il mondo s'era perso fra corse forsennate ed inganni reciproci, strumenti e pretesti atti a raggiungere una meta che si rivela solo dopo aver trascorso tutta la vita a correre egoisticamente: il nulla. Ed il signore dopo aver compiuto tale operazione ritardante cominciò a correre con la sua ventiquattrore, perdendosi fra le case e le viuzze della città. Arrivò la metropolitana e vomitò dalle sue vetture un popolo di uomini e donne, tutti vestiti uguali e tutti con una borsa in mano, che cominciò a correre, disperdendosi in tutte le strade a raggiera della città come api appena uscite dall'alveare e partite in cerca della loro corolla di fiori. Davanti all'uscio della sua bottega notò che quell'uomo non lo aveva mai guardato negli occhi e che teneva la fronte bassa così come i passeggeri della metropolitana. Sembravano talmente indaffarati a pensare ai loro interessi che non avevano il tempo di guardarsi tra di loro. Allora il vecchio bottegaio ebbe un'idea. Quando sarebbe arrivato un altro convoglio avrebbe elogiato un qualcosa per attirare l'attenzione. Pensò ardentemente ed espose un cartellone: Svendita di sogni anzi regalo sogni purché ci si guardi un momento in viso. Arrivarono i passeggeri e passarono senza vedere il cartellone, anzi andavano così in fretta che scomparvero istantaneamente. Il bottegaio non si perse di coraggio. Aspettò. Un altro convoglio e quando giunse la folla dei passeggeri chiuse la saracinesca della sua bottega con tale fracasso che i signori alzarono la testa. Al miracolo cominciarono a guardarsi negli occhi e alcuni ritrovarono il sorriso, altri dimenticarono i loro impegni e si sedettero al bar per gustare un caffè, altri andarono a riposarsi sulla panchina dei giardinetti pubblici. E cominciarono a sognare. Rividero il loro entusiasmo per la vita, che oramai sembrava talmente ripetitiva da non accorgersi del tempo che passava in fretta. I sogni erano calati nelle vite di quegli uomini, che l raccontarono ai nuovi passeggeri usciti ad un altro convoglio in arrivo, e poi ad un altra folla. La notiI diventò virale anche nei Social. E tutti riscoprirono la capacità di sognare che rese colorata quella vita che sembrava monotona e grigia. Alla città si trasformò nel Paese dei sogni. Ed ancor oggi quando arriva la metropolitana si racconta che gli uomini sembrano felici perché attraverso il sogno hanno ricostruito una città della speranza, la città dell'arcobaleno dove tutti sognano di guardarsi negli occhi per riscoprirsi esseri umani non automi della globalizzazione.
Piccola stella, 13 March 2024
DOVE ANDARE?
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Ho eletto dimora sul bordo di un pozzo per attingere acqua quando si specchia la luna.
Lawrence Dryvalley, 15 March 2024
La Fine
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«Osserva. La stella più vicina a noi, esplosa tempo fa, ha ormai totalmente incenerito il suo sistema interno!» «Che spaventosa meraviglia il cosmo.» «Già. In pochi anni ne sortiremo gli effetti. [...]
Walter Fest, 09 March 2024
E' successo a via Ettore Rolli
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Tutto è successo all'improvviso, cjavete presente via Ettore Rolli? Io n'machina stavo pè stà strada n'direzzione Porta Portese e all'artezza dè la piazzetta n'dò fanno er mercato, cè stà pure n'rudere [...]
SabrinaMilana, 23 March 2024
INGANNI DEL PASSATO
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Non è te che cerco, è assenza di parole che traboccano possibilità di braccia che cullano sogni acerbi Non è te che desidero, è nostalgia di sguardi che bucano la pelle di carezze che premono [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Il mistero del gemello scomparso Sono disperato, mi trovo in una situazione di estremo disagio e non so come uscirne. Ho perso di vista mio fratello gemello. Noi abbiamo una vita in comune da sempre. Non facciamo nulla da soli, sempre insieme in tutte le occasioni. Ora sono solo, lui dov’è! [...]
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An Old Luca:Fantastico. Mi è piacuto tantissimo. Fino all'ultima frase non ho [...]
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Attraversando campi elettrici Da campi bisenzio a campi salentina Unico ristoro: una turgida sveltina Proseguendo tra campi magnetici E psichiche interferenze Di ricordi falciatrici e illusioni meretrici Sui campi elisi approdato Come odisseo Pax-cificato et ri-concimato per elisa e per ogni santo! [...]
Il CIELO AL TRAMONTO NARR 1: “Il pittore, il pittore è scomparso, non c’è più. Come faremo? Lui non c'è più e noi non sappiamo cosa fare. Il quadro s’ha da finire, è indispensabile! Doveva essere un masterpiece, il suo ultimo masterpiece. Ma lui se n’è andato, non so come, è scomparso, [...]
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stapelia:Grazie! La tua spiegazione è sta, per me, esauriente. Buona scrittura!
Attenzione: In questo racconto contiene passi della Sacra Bibbia. Coloro che vogliano evitarli possono leggere qualche altro mio racconto invece di questo. Buona lettura. ————————————————————————————————— Le giornaliere questioni di governabilità dell’inferno - Capitolo II (finale) Selafiele [...]
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Piccola stella:@LdR. a dirti la verità io mi sono divertita a leggere il tuo racconto. [...]
L’esilioDiRumba:Apprezzo molto sia i commenti costruttivi che il supporto. Un abbraccio
Autunno Verrà e porterà profumo di caldarroste di mosto che ribolle di funghi e mais da sfogliare e fagioli da mettere a seccare. Verranno le nebbie intrise degli umori della terra e alberi che lasceranno andare le foglie per il loro atteso, unico e solitario viaggio d’addio. Verrà il tempo [...]
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Antonellina:Bellissima poesia! Hai descritto la magia di una stagione che appartiene [...]
Patapump:bravo Lorenzo sai sempre descrivere in maniera egregia 🤗 le immagini? [...]
Nella tua mente non portare chiunque. Rischierebbe di perdersi nei vicoli stretti dei tuoi dinieghi,scivolando nelle curve delle tue incomprensibili contraddizioni. Negli anfratti dei tuoi euforici eccessi. Dei tuoi snervanti silenzi. Lascia entrare solo chi ama passeggiare sotto i temporali. Sotto [...]
Incipit: poco dopo la visita di Belzebù e Brace in Paradiso (vedi “Le giornaliere questioni di genitorialità di Belzebù”- Capitolo III), tutto il Paradiso si indigna. Il motivo è che a parer loro ai giovani diavoli non viene data la possibilità di accedere a un’istruzione completa, come avviene [...]
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stapelia:Capitolo primo? I precedenti fanno parte di questo? Hai creato un mondo. Un [...]
L’esilioDiRumba:Certamente, mi fa piacere interessi. I due racconti sono correlati e sono [...]
F.C. non aveva mai prestato attenzione alla musica leggera. Non sapeva chi fosse Luigi Tenco e non aveva nemmeno seguito il Festival di Sanremo, ma il suicidio del giovane cantautore l'aveva colpita profondamente. Ogni notte, F.C. lo sognava e raccontava al marito, un operaio che la sera rincasava [...]
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stapelia:Carola scrivi sempre in modo egregio. Sei in grado di fornire le storie di [...]
L’esilioDiRumba:Per quello che vale, ho letto che per un suicidio di un giovane influencer [...]
Gino non poteva credere che stesse succedendo proprio a lui. «Sono stanca di uomini vuoti, G» gli aveva ripetuto più volte prima di chiedergli – chiedergli? Dio mio l'aveva quasi implorato – di salire e quel “G.” lo faceva impazzire, gli dava l'illusione di non essere “Gino” (che razza di nome, [...]
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Rubrus:Intendiamoci, trovo il racconto "carino", altrimenti non l'avrei [...]
L’esilioDiRumba:@Rubrus anche questa tua ultima battuta alla Leo Ortolani (per chi non lo conosccesse [...]