Sono appena rientrato e sono molto stanco. Ho come una strana sensazione di sonno arretrato che mi perseguita da un paio di giorni. Mr. Blake, il mio maine coon nero sale sul divano invitandomi a seguirlo, mi guarda con i suoi grandi occhi gialli: mi siedo al suo fianco accarezzandogli la testa e lui, risponde con le fusa raggomitolandosi sulla mia pancia.

- Sai! Ho visto un fantasma stamattina... - dico, ma Mr. Blake non si volta e continua a fare le sue fusa, so che vuole sapere, anche se non me lo dà a vedere, è sempre attento ad ogni mio movimento, mi vuole bene dell'anima e in più è anche lo spirito tutelare della casa.

Poggio la testa sulla spalliera del divano rilassando la schiena mentre continuo ad accarezzare il gatto riprendo il mio racconto:

- L'ho incontrato mentre passeggiavo ai giardini, quelli dove ci sono le due fontane. Mi ha salutato calorosamente dicendomi che sono l'unica persona con la quale riesce a parlare da quasi due settimane, tutti gli altri si limitano a passargli accanto senza nemmeno guardarlo, quasi fosse un fantasma. "Forse lo sei!" gli dico, lui mi guarda e sorride, credeva che lo stessi prendendo in giro. Sorrido di rimando anch'io. Continua dicendo che è vero che nessuno gli parla, le persone intorno a lui hanno tutti degli sguardi tristi, persino suo sorella, una volta l'ha rimproverato mentre lui era sdraiato sul letto della sua stanza, poi all'improvviso dice qualcosa che non capisce e lascia la stanza in lacrime sbattendo la porta.

- Gli ho chiesto come si chiamava e quanti anni avesse... Gli faccio notare, di nuovo, che forse potrebbe essere davvero morto e gli faccio notare la macchia scura che ha all'altezza del petto. All'inizio mi guarda male, poi si guarda sul petto e mi risponde che non è niente, che l'altra sera era a cena fuori e gli è caduto del vino addosso macchiandogli la camicia e non era ancora rientrato a casa per cambiarsi.

- Faccio finta di niente e proseguo a camminare, dopo qualche passo lo saluto e gli dico che ho un altro impegno e che se voleva ci saremmo potuti rivedere l'indomani...

 

Mi devo essere addormentato durante il racconto. Mr. Blake ronfa sulle mie gambe, lo sposto e lo adagio sul suo cuscino preferito.

Vado nel mio studio, apro il pc e faccio delle ricerche; trovo un articolo del giornale locale che riporta la notizia di un giovane che era morto due settimane fa a seguito di una ferita in pieno petto causata da una bottiglia di vetro, la scheggia era penetrata nel cuore uccidendo all'istante il giovane. Secondo l'articolo la vittima era un ex tossicodipendente che stava cercando di uscire del tutto dal giro della droga e dello spaccio e ci stava riuscendo grazie anche all'aiuto della sorella minore.

La sera dell'omicidio, un gruppo di giovani di una banda locale dedita allo spaccio, aveva bloccato la sorella mentre rientrava a casa, la giovane disse agli inquirenti che quei ragazzi avevano intenzione di pestarla e forse anche peggio, questo perché suo fratello aveva iniziato a collaborare con i carabinieri e denunciato per spaccio alcuni dei loro amici che erano stati arrestati di fronte ai loro genitori e che erano lì per dare una lezione a suo fratello, ma dato che lui non c'era, lei avrebbe pagato per il torto subito. Nel frattempo era arrivato il fratello, aveva in mano una bottiglia di vino, un regalo per il compleanno del padre che si sarebbe svolto il giorno seguente, la spaccò in testa ad uno dei ragazzi , urlò alla sorella di scappare, uno dei giovani fuggì via per la paura mentre lui si avventava contro il giovane che stava per menare la ragazza, ci fu una breve colluttazione e alla fine l'aggressore scappò lasciando a terra il corpo del giovane con il collo della bottiglia scheggiata conficcata nel petto. L'articolo riportava anche una foto della vittima: era lui; il fantasma.

Distolsi l'attenzione dallo schermo e mi accorsi che Mr. Blake mi guardava con occhi di rimprovero dalla soglia dello studio. Non mi ero accorto dell'ora e bisognava preparare la cena per entrambi.

- Pensi che dovrei aiutarlo? - chiesi mentre spegnevo il computer.

Mr. Blake si strusciò tra le mie gambe e alla fine acconsentì miagolando e strusciando il muso sulla mia mano.

 

Il mattino seguente mi aggirai di nuovo nei giardini pubblici in cerca del mio amico che non vedevo, così decisi di attenderlo su una panchina vicino alla fontana del santo, nel frattempo mi sarei messo a leggere un libro. Lo vidi arrivare verso mezzogiorno, aveva gli stessi abiti del giorno prima. Ci salutammo, poi gli proposi di sederci su una panchina.

- Vorrei mostrarti una cosa - dissi - ma, voglio che tu mi prometta una cosa... - proseguii estraendo dalla mia borsa un foglio di carta piegata in due.

- Certo! Che mi devi mostrare? - disse con un mezzo sorriso incuriosito. Gli spiegai che era una cosa molto importante e molto delicata e che qualunque cosa gli avessi mostrato lui sarebbe dovuto restare calmo. Non era uno scherzo, era tutto vero e reale e alla fine avrei risposto a tutte le sue domande, se voleva, ma doveva restare calmo.

- Così però mi spaventi, amico - disse fissandomi.

- Lo so e ti chiedo perdono per questo, ma non ho molta esperienza su come trasmettere questo genere di messaggi - risposi sconsolato aprendo lentamente il foglio. Gli lessi l'articolo e gli mostrai la foto: restò immobile, osservò il foglio. Percepii uno sbalzo di temperatura improvviso, il giovane mi strappò il foglio dalle mani. Rilesse tutto l'articolo, iniziò a respirare dapprima lentamente poi sempre più veloce e con più forza poi scattò in piedi ed emise un urlo carico di rabbia, di disperazione e di tristezza, in quel momento si levò un vento gelido che spazzò via le foglie del viale di fronte a noi, il suo campo magnetico cambiò drasticamente, un'ondata di negatività si stava impossessando di lui e di me, nel mentre io cercavo di contrastare per quanto possibile tutta quell'energia che non accennava a diminuire, solo quando dissi il nome di suo sorella il vortice di vento cominciò a diminuire e alla fine la sua energia da gelida iniziò a scaldarsi.

 

Santiago Montrés

Sassari 1 settembre 2016

Tutti i racconti

2
5
21

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una prima parte davvero accattivante. Brava.

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

2
1
73

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
26

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Cogito ergo sum

  • VittorinaPerbo: La lotta tra bene e male di ascendenza romantica trova una sua pur difficile [...]

2
2
27

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

5
4
30

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
182

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
41

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
7
182

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello Bello.Like

  • GianlucaEgo: Bello l inizio di questa fiaba con l aiutante che è una figura della [...]

7
6
49

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
37

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su