Cari amici di LdM, non ci conosciamo molto, è da un bel po’ che non entro nel sito, quando lo faccio vedo scrittori nuovi, qualche amico di lunghissima data, mi sento un estraneo, vorrei approfittare di un meccanismo, che non mi fa impazzire, il “Riassembla un vecchio racconto, metti tre virgole, cancella due punti e rimettilo come semi nuovo”.

Anche se lo odio, ne approfitto, anni fa scrissi due raccontini, “31/8/1969 first kiss” e “31/8/1979 french kiss”, adesso vorrei dargli un finale con un terzo raccontino, “31/8/2025 last kiss” ne approfitto per riguardare i primi due, togliere le ragnatele e ripresentarli, spero vi piacciano!

 

«Ma quando vengono a cambiare il disco? S’incanta sempre allo stesso punto»

«Ormai è fine agosto, ce lo terremo così per sempre»

Le note di "Elizabeth”, di Maurizio, echeggiano dagli altoparlanti dello stabilimento A.T.A.C. di Ostia in questa estate del 1969, quando il disco salta su Eli…Eli…Eli… arriva il sor Alvaro, il proprietario, che con un preciso colpo di fianco al Juke-box risolve il problema! La canzone, saltando i due solchi incriminati, riprende sempre ad "avrai un po’ nostalgia, nostalgia di me”. 

I due ragazzini dodicenni, Carlo e Sandro, continuano l’interminabile partita a biliardino, i calzini arrotolati infilati dentro le porte evitano alle palline di rientrare nella base, il cassiere in cima alle scale fa finta di non vedere, è affezionato a quei pischelli, li conosce praticamente dalla nascita, i loro nonni lavoravano sui tram da prima della guerra, quindi ora che sono in pensione, d’estate si ritrovano sempre nel “loro” stabilimento, nelle "loro” cabine, le prime a destra scendendo le scale.

Iniziano la stagione a maggio, ed a giugno, quando sono già neri d’abbronzatura, li raggiungono i nipoti che nel frattempo hanno finito la scuola. Vanno da soli, sul trenino che da Piramide li porta all’ultima fermata, Cristoforo Colombo, poi da lì vanno a piedi fino allo stabilimento in cui li aspettano i nonni.

La mattina la trascorrono nell’acqua, mentre i grandi chiacchierano con Italo, il bagnino, anche lui quasi vicino alla pensione, se i cuccioli fanno i bravi hanno diritto alla "bellissima lunga gita in alto mare”, un vecchio barcone che fa un giretto al largo, fino al villaggio Tognazzi a Torvajanica.  

È l’una, il tavolo è prenotato, sempre lo stesso, tutti si ritrovano con i piedi sotto le sedie, in un inno al cibo. Tra chiacchiere, caffè ed ammazzacaffè arrivano le due.

Il Juke-box, con il volume abbassato, sta passando "Lisa dagli occhi blu” di Mario Tessuto dopo i due secondi di vuoto dalla fine di Storia d'amore di Adriano Celentano.

Eccoli lì, i nostri amici sotto allo scalone di marmo, l’odore del fritto di calamari che poco prima li aveva entusiasmati, ora rilascia un odore un po’ forte d’olio strafritto.

Dopo l’abbondante pranzo i grandi s’appisolano tra le cabine per approfittare di un po’ d’ombra ed i piccoli, così, senza controlli, giocano, provando i primi rudimenti del "rimorchio”, ancora non sono esperti e neanche capiscono bene il perché debbano fare i simpatici con le ragazzine smorfiose con cui fino all’anno prima evitavano anche d’incontrarsi. 

Sandro è più sveglio, Carlo più gnoccolone, vorrebbe continuare a giocare come negli anni passati, ancora non capisce che ci sono cose nel suo fisico che stanno cambiando per sempre.

«Hai visto quella biondina?»

«Chi, Lauretta? È vecchia, avrà almeno 14 anni»

«Però è bella, hai visto davanti che tette che le stanno venendo?»

«Ma è secca!»

La "secca” si avvicina.

«Volete un’altra batosta? Io da sola contro voi due»

«Sei femmina, è solo fortuna se hai vinto ieri!»

«Va bene, oggi lo rifacciamo e se perdete di nuovo andiamo dietro le cabine e vi abbassate i costumi!»

Carlo è spaventato.

«No, perché dovrei farlo? È una cosa che non mi piace!» 

Mentre Sandro prontamente «Se perdi tu, ci fai vedere le tette»

«Va bene, tanto non succederà mai, però non ho sentito se accettate»

Carlo quasi piagnucolante «Ma perché ci vuoi vedere?»

«Così, solo per giocare, pensi che voglia provarci con dei poppanti? Lascia perdere, non voglio vederti il pipino mentre piangi, mi basta solo che perdi!»

Inizia così una sfida all’ultimo sangue, chi arriva prima a dieci vince, in gioco c’è la supremazia maschile che si sta perdendo, il femminismo è una parola nuova che ha preso subito piede, la donna vuole gli stessi diritti, anche le ragazzine non vogliono sottostare al maschio, sono anni di stravolgimenti, il maggio del sessantotto è passato da soli 15 mesi, la Luna è stata conquistata da poco più di un mese, il 21 luglio, l’unica volta oltre i capodanni in cui i bambini sono andati a letto dopo le tre di notte. Il festival di Woodstock si è svolto due settimane prima, ma pochissimi se ne sono accorti in Italia, a malapena qui si è sentito parlare dell’assassinio di Sharon Tate ad inizio mese, però quelle pochissime volte che la televisione iniziava a parlarne, i genitori si mettevano ad urlare per non farlo sentire ai piccoli. 

Due a zero per Lauretta, mentre il Juke-box inizia "Acqua di mare” di Romina Power.

«Perché hai alzato le stecche quando ha tirato? L’hai fatta passare, stupido! Mettiti in difesa, adesso starò io all’attacco!»

Dopo il cambio la partita continua, il sudore inizia a bagnare la fronte dei tre combattenti che però non desistono, ormai è l’onore del proprio sesso ad essere in palio! 

«Hai rullato, la rete non vale»

«Ma che dici, era solo un giro, è valida!»

Adesso s’inizia a sudare veramente, Lauretta ha la parte superiore del costume di stoffa leggera, quello da spiaggia, non da bagno, che inizia ad attaccarsi al corpo, Carlo se ne accorge subito, si distrae e subisce un gol stupido.

«Stai attento, avevamo pareggiato, ora siamo di nuovo sotto»

«5 a 4, la riprendiamo»

Tutti i racconti

1
6
27

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
3
12

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: grazie Paolo ma sai benissimo ch ci vuole molta ciccia in un romanzo e francamente [...]

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

4
6
33

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
19

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
35

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
29

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
35

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
40

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su