Avevo fatto pace col Jameson circa tre anni dopo la dipartita di mio padre, lo avevo fatto direttamente planando in un pub di Dublino, in cui mi ero accasato. 

Prima non  lo avrei retto.

Fare pace era il termine giusto, perché ogni volta che ne vedevo una bottiglia o il nome scritto su una pubblicità, il cuore mi andava in frantumi, e una rabbia animale mi saliva su, come il reflusso esofageo.

La storia è questa.

Quando il cameriere, un bassotto di centocinquanta chili, raccolse la mia comanda e mi servì, il telefono emise un latrato e di seguito, la voce piatta di una dottoressa, mi annunciava la morte del capitano.

Mio padre aveva lasciato il porto, manovrando lui stesso il timone, invece che Caronte.

Così, stretto nella morsa del rimpianto, buttai giù il whiskey, rammentandone il sapore, buio e mesto, come di una cosa morta.

Mi ci vollero settecento cinquanta giorni, un matrimonio felice e un viaggio di nozze in Irlanda per mettere a tacere il magone.

Mia moglie una ragazza naturalmente più bella e giovane del sottoscritto, aveva rimosso il torbido dalla mia anima e condotto verso una vita di agiatezze.

Silva, aveva quindici anni di meno, ma vissuto più di una vita, viaggiando, studiando e nutrendosi della linfa stessa del mondo, cosa che io non ero riuscito a fare.

Mi aggiravo nei bassifondi dei miei pensieri, fomentando rivolte contro me stesso, unico incontrastato re.

Il matrimonio come dicevo, mi aveva trasportato in una dimensione di luce, dove il tran-tran quotidiano, rifletteva quella gioia che avevo acquistato, impalmando la bella moretta.

Niente di stratosferico, niente pacchianate, ma un amore puro, chiuso tra quattro mura di una palazzina su una strada consolare romana.

“Sei di turno anche stanotte?”.

La vita di un onesto lavoratore veniva scandita da orari, tempistiche, turni, cartellini da timbrare, panini e Tavernello, a metà giornata, tutte cose atte a costruire quel salario per campare decorosamente, purtroppo in Italia, ridotto a un rimborso spese, così magro da costringere non pochi a mettersi in proprio.

Io, bisognoso di elevare la famiglia a un rango superiore, avevo colto al balzo l’idea di un conoscente e mi ero buttato a capofitto in una cosa import-export di un certo livello.

“Sì amore, lo sai che quando si tratta di doppi turni, non mi tiro indietro.”.

“E Piccio? Viene anche lui?”.

Annuii soddisfatto.

Piccio era l’amico giovane e spregiudicato, geniale nel suo lavoro e capace di sortite degne di D’Artagan. Inoltre l’unico, capace di guidare il camion.

“Non vi fermate dal Testa Piccola a bere, vi conosco a voi tre.”.

La baciai e uscii nella notte tempestata di stelle, profumata di ciliegie e ricca possibilità.

“Forza ragà, il buio non sarà eterno e il lavoro lungo…”.

Charlie Tamarindo era il procacciatore di lavori, uno che non rifiutava mai nulla, dal più umile da quattro becchi, a quello con cui ti rompevi il culo, ma tornavi a casa con bei soldini.

“… un lavoro di un certo livello, a cui ditte più blasonate della nostra avevano messo il naso, ma poi si sa, a vincere l’appalto non sempre sono i più grandi, ma quelli con le capacità migliori.”.

“E noi lo siamo!”.

Brindammo con la Peroni e partimmo alla volta del cantiere.

“Buongiorno amore… caffè?”.

Alle otto della mattina seguente, ero di nuovo a casa, stanco ma felice.

“Ne ho presi dodici, ma quello che fai tu…”.

“È fatto con amore… lo so!”.

Baciai Silva, buttai giù la bevanda scura e mi accasciai a letto.

Avrei dormito per quarantotto ore, ma non potevo permettermelo, il lavoro era solo a metà.

Sì perché, ripulire la Banca d’Italia, in gergo “Cantiere”, prevedeva anche uno sforzo extra, nel riciclo del denaro sporco, trasporto in un luogo sicuro e la spartizione in parti uguali, dopo aver onorato le spese.

Chiusi gli occhi accompagnato dalla musica dello stereo che mia moglie teneva a un volume discreto durante le pulizie.

Lana del Rey mi accompagnava nel mondo dei sogni con la sua voce.

Il mondo dei sogni dei rapinatori, dov’ero, l’incontrastato Re.

 

 

 

Tutti i racconti

7
6
19

Karma 2/4

18 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo II Monica Rossi Monica Rossi aveva ventotto anni, una penna affilata e pungente ed un istinto che le aveva già fruttato due denunce e una promozione. Era una bella donna, scura di capelli e di carnagione. Si era fatta strada [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ornella: Tempi perfetti per creare suspense like!

  • Lawrence Dryvalley: In attesa dei restanti capitoli... Like! Ciao

3
4
18

Madre

18 September 2025

Nel sogno dolce ancor ti veggio viva, col volto chiaro e con lo sguardo rovente, che luce dona e l’alma mia ravviva. Smarrito io sono in questa notte spente, ma tu sei fiamma che non teme oscura, guida nascosta, ma presente sempre. Se morte parve chiuderti la cura, più forte io sento il tuo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
11
37

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
9
39

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: le traversie di un povero pedone che purtroppo non ha nazionalità. può [...]

  • Letizia: Grazie mille a tutti!! Ho letto tutti i commenti, mi avete commossa e divertita. [...]

5
5
23

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
41

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
43

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
33

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

4
5
25

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

Torna su