«Questo lavoro, nelle mie iniziali intenzioni, doveva solo essere un modo per tirar su un po’ di grana in attesa di tempi migliori, ma alla fine ci ho preso gusto. Soprattutto ora che faccio il turno di notte. Cioè, non è che ci vado proprio pazzo, però è meglio di quanto possa sembrare, se capisce quel che intendo. Cioè, voglio dire, c’è di peggio di questi tempi. Giusto?»

     Sollevo gli occhi, ma il tizio non sembra intenzionato a partecipare alla conversazione. Siamo in strada da quasi venti minuti e ancora non sono riuscito a fargli spiccicare parola. A parte l’indirizzo che mi ha sussurrato appena salito sul taxi. Poi si è rintanato nell’angolo a destra e lì è rimasto nell’ombra. Forse è stanco, o forse sta rientrando a casa e magari non ne ha nessuna voglia. O forse vuole semplicemente stare a tu per tu con i fatti suoi. 

     E però questo silenzio mi mette stranamente a disagio, così come l’inquietante sensazione dei suoi occhi che mi fissano la nuca. Mi dico che è un’esagerazione, ma non serve a calmare i miei nervi.

     Sposto gli occhi dalla strada e sbircio ancora una volta nello specchietto. La sagoma scura è sempre lì e non si è mossa di un centimetro. Non riesco neppure a capire se ‘sto tizio è alto, basso, magro, cinese o extraterrestre. Di certo è più agile e svelto di un serpente, poco ma sicuro. Neanche il tempo di fermare il taxi nella mia piazzola che già me lo sono trovato seduto dietro a sibilarmi “vai!”.

     E a pensarci bene non ricordo neppure di aver sentito la portiera aprirsi o chiudersi, o di aver visto accendersi la luce di cortesia. E questo è ancora più strano, ma forse è solo schiattata la lampadina. 

     Guardo il navigatore: altri trenta minuti. Un’eternità a doverli fare in silenzio e con questa marea di pensieri che mi vanno su e giù per la testa. E la mancanza di traffico, in questa strada buia e fuori mano, non aiuta. Ma poi che ci va a fare laggiù in capo al mondo a quest’ora della notte? A controllare il funzionamento della discarica e degli inceneritori? 

     Il rumore inconfondibile della rotella di un accendino mi fa sollevare gli occhi al retrovisore. E l’intenzione di dirgli che nel mio taxi non si fuma e che deve spegnere la sigaretta evapora in un battito di ciglia. Per un attimo, illuminato dalla fiammella, vedo una scheggia del suo viso e gli occhi. Occhi giallo fosforo da bestia selvatica. 

     Il fiato mi s’incastra in gola e ho l’impressione di aver preso in pieno una secchiata d’acqua gelida. Di riflesso pigio forte sul pedale del freno. L’auto inchioda e la cintura mi strizza per bene le costole. Il motore si spegne con un sussulto. 

     Al mio impassibile passeggero non sfugge un fiato. Soffia invece una nuvoletta di fumo che mi avvolge la testa proprio mentre cerco di far funzionare di nuovo i polmoni. Tossisco, e mi sembra di sciogliermi sul sedile. 

     Un lieve fruscio, poi la sua mano si posa sulla mia spalla sinistra e stringe piano.

     «Tutto bene?», mi sussurra all’orecchio. E sta così vicino che quasi sento le sue labbra toccarmi. E sento anche la puzza del suo fiato: metallo e acqua stagnante. Ho gli occhi serrati, ma riesco a vedere la sua bocca sfiorarmi il collo con aguzzi denti da squalo.

     «Non hai nulla da temere, giovanotto, stasera ho già mangiato. Su, metti in moto e andiamo. Sono stanco.»

     Lascia la mia spalla e ritorna nell’ombra. 

     Non me lo faccio ripetere due volte. Avvio il motore e ingrano la marcia. Appena ci muoviamo mi arriva un’altra nuvola di fumo e il suono di uno sbadiglio. 

     Stringo il volante e prego che sia solo sintomo di stanchezza.

Tutti i racconti

0
0
93

Boris

31 December 2025

La solitudine in quella buia cantina, abbellita per così dire dalla sporcizia tipica di un luogo trascurato, sarebbe stata insopportabile se non fosse stato per la presenza di quei simpatici amici. Essi erano: tre topi, a cui diedi il nome di Hubert, Marjory e Jeremy, un carismatico scarafaggio [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
16

La maga Malvina

Una maga strampalata che cura i malanni dei bambini insieme ai suoi fedeli amici Giulia la gatta e Carletto il folletto.

31 December 2025

In un luogo assai lontano c'era una volta, moltissimo tempo fa, un villaggio su una collina un po' bislacca, ma assai carina con un imponente castello, decisamente strano e un po' mattarello. Il maniero, infatti, era solito cambiare colore a seconda del proprio umore... Ieri rosso, oggi verde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
9
40

Il gatto e il topo 2/2

30 December 2025

In un altro sogno ero nel giardino della villa e Luca era lì, ancora una volta. Il suo sguardo mi diceva di stare attenta. Vedevo poi Marco comportarsi come se stesse pianificando qualcosa di terribile. Luca lo bloccava per proteggermi, era più reale di qualsiasi cosa intorno a me. Al risveglio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Carino ma...lui è un serial killer e lei?Entrambi criminali?Un lieto [...]

  • GianlucaEgo: Grazie Rubrus per me zio Hitch è un riferimento imprescindibile e il [...]

5
4
36

Il lampo di Natale

30 December 2025

Erano giorni che fervevano i preparativi. Tutti o quasi, sembrava fossero alle prese con acquisti spasmodici come se non ci fosse un domani. Strade affollate, bancarelle prese d'assalto per non perdersi l'occasione migliore, buste stracolme di alimenti e chissà quanti di questi sarebbero finiti [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Non c'entra se non in parte, ma mi è venuto in mente un film in [...]

  • Dax: Scritto bene... purtroppo gli "invisibili" esistono e il protagonista [...]

5
4
50

Il gatto e il topo 1/2

29 December 2025

“Il mio desiderio più grande è vedere un topo che mangia vivo un gatto. Prima, però, dovrebbe anche giocarci abbastanza a lungo.” Da “Il gatto e il topo”, Elias Canetti, 1973 Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse cambiare così in fretta. Fino a pochi mesi fa vivevo in un piccolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
6
60

Manuale di Zoologia Urbana

Sopravvivere tra Broensis e Ironicus

Miu
29 December 2025

PROLOGO Prima di leggere questo estratto del mio Manuale di Zoologia Urbana serve una piccola prefazione. I nomi latineggianti non sono lì per darmi un tono, ma per catalogare due tipi umani molto reali che mi capita spesso di osservare. L’Homo Broensis, per esempio, è il giovane moderno che vive [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
60
176

Il paese dei piccoli 2/2

28 December 2025

Il cambiamento avvenne in modo quasi impercettibile, come tutte le rivoluzioni profonde. Arrivò il compleanno di Orlan. Secondo la Legge della Statura, il giovane avrebbe dovuto iniziare a rimpicciolire a partire da quella data: un millimetro alla volta, quasi impercettibile, ma abbastanza per [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: WF l'unico istinto bellicoso che mi suscita la TV è quando vedo [...]

  • zeroassoluto: Ragazzi... quanto scrivete!
    Starvi dietro, diventa veramente impegnativo!
    È [...]

4
10
57

Nuovi Orizzonti - La consegna

Dax
28 December 2025

Max era affondato sulla poltroncina della cabina di pilotaggio, lo sguardo perso nel vuoto interstellare. La sigaretta elettronica sbuffava vapore viola che gli velava il volto. Doveva trovare un modo per salvare la creatura nella cassa… e sé stesso dalla Space Force. Non era affar suo, eppure [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo ai complimenti e ai fan di "nuovi Orizzonti"... We want [...]

  • Dax: @MarcoFanta.Grazie, errori di battitura sfuggiti. "trasalì" [...]

4
6
53

Il paese dei piccoli 1/2

27 December 2025

C’era una volta un mondo in cui il tempo scorreva al contrario. Non era il passato a farsi più lontano, né il futuro a venire incontro: erano le persone a rimpicciolire, anno dopo anno, recuperando a ritroso ogni stadio della loro crescita. Così, chi aveva accumulato saggezza ed esperienza non [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • GiuliaCango: GRazie di cuore a tutti e a tutte per i commenti... mi piacerebbe fosse letta [...]

  • zeroassoluto: Non sono un bambino, ma, come tutti, lo sono stato in un tempo lontano...
    Come [...]

4
2
226

E tu, tu mi pensi mai?

27 December 2025

Ti ho pensato, sai? Ti ho pensato così spesso che a volte mi sembravi vero, mi sembravi intero, in carne ed ossa. Mi sembravi in piedi di fronte a me, col tuo odore e il tuo fiato dentro al mio. Mi sembravi vivo, si. Eri vivo. Eri così vivo che ad un certo punto ti ho stretto forte, ti ho abbracciato. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
39

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
36

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto lo pensavano in tanti, ma dopo ciò che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti di persone che “giocano” alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VittorinaPerbo: Bel racconto che parte con tutta la serietà di un esperimento di un [...]

  • Rubrus: Mi ricordo un episodio, cui non ho assistito direttamente, ma riferito da persona [...]

Torna su