Estate. Panetteria sul far del mezzogiorno. All’esterno una tenda striminzita protegge da un sole impietoso. All’interno, sudore e poca aria. Due commesse esauste servono due clienti. Sugli scaffali sono rimaste tre michette, quattro ciabatte e un pasta dura.
«Che fa? Entra?».
Eccolo. Ce n’è sempre uno. Il pensionato che ha fretta tranne quando tocca a lui essere servito; a quel punto scambia il commesso per il suo biografo personale o il suo psicologo. Di solito li trovo in città, ma questo deve essere in trasferta. E. ovviamente, le vacanze le ha già fatte. Oppure è uno di quelli in servizio permanente effettivo.
Problema penso se ci sono due clienti e due commesse, e una commessa può servire un solo cliente alla volta, in che modo, entrando, potrei accelerare il servizio?.
Prima che il mio autocontrollo ceda, una cliente esce. A giudicare dalle dimensioni del sacchetto, si è portata via le michette.
Entro.
Lui mi tallona.
Se proprio hai fretta, o hai problemi di deambulazione (non mi pare, ma non si sa mai) domandamelo e ti farò passare; il mio pane è prenotato: eccolo sullo scaffale. Chiedete e vi sarà dato. Bussate e vi sarà aperto. Ma non rompete i...
«C’è del pane?».
No, questa in realtà è un'esposizione di marmi. Quelle che michette che vedi, per esempio, sono in Nocciolino. Le cave sono esaurite da secoli, così hanno demolito un paio di statue
«Prima devo servire un’altra persona» Che sarei io. La commessa sa che il mio pane è prenotato: lo faccio tutti i giorni, ma, come me, ha individuato il soggetto. Riusciamo a scambiarci un’occhiata senza guardarci.
Continuo con la commedia: «Il mio pane è prenotato».
L’altra cliente deve essere una collega del pensionato, oppure è del posto e ha deciso che non può farsi bagnare il naso dal primo concorrente venuto da fuori. Al momento mi sembra impegnata in una disquisizione su una torta la cui confezione deve essere un pochino meno complicata del trattato di pace Russia – Ucraina.
La commessa che sta servendo me contempla i sacchetti del pane prenotati, su cui sono scritti i nomi, compreso il mio, con l’attenzione che Champollion deve aver dedicato alla Stele di Rosetta.
«Ho solo chiesto».
Ebbene sì, maledetto Carter: impastano pane con l’inchiostro invisibile: lo trovi solo al tatto e per vederlo devi riscaldarlo.
«Solo quello esposto» spiega la commessa. Lo sguardo mi cade sulle ciabatte superstiti e sulla pasta dura. È mezzogiorno ed è difficile che esca un’altra infornata. L’ottimismo sarà il sale della vita, ma pretendere che sia anche il pane mi sembra eccessivo.
«Non ne fate più?».
Silenzio eloquente. Poi: «Serve altro?» rivolta a me. Ne nos inducas in tentationem…
«Non ce n’è altro?».
Ok, io Te l’ho chiesto.
«Vedo che non ci sono più i biscotti che fate voi». Non diventerò mai bravo come la signora che sta ancora discutendo della torta, ma questo non m'impedisce di seguire le sue orme.
«No, però domani li rifacciamo» stavolta l’occhiata con la commessa ce la scambiamo.
Lui sbuffa come se dentro la sauna – panificio non fosse abbastanza caldo e umido. E dovrebbe curare di più la propria dentiera.
«Mezzo litro di latte». Non mi serve, in realtà. La commessa lo prende con la cura con cui Heidi mungeva le sue caprette.
Lui è sempre lì.
La Signora Torta ha finito e si mette alle mie spalle per pagare. È costretta ad aggirarlo per mettersi in coda.
Prima che lui possa dire o fare alcunché, la commessa che la serviva si dilegua nel retrobottega. Quando si dice il mestiere.
Lui strascica i piedi e tossicchia.
Le ciabatte e la pasta dura rimaste sugli scaffali mi ricordano gli ultimi esemplari di una specie in via di estinzione… che so… il dodo, il tilacino… Il loro destino è segnato.
Se quello rimasto ti basta, puoi stare tranquillo; se non ti basta e hai tutta ‘ sta fretta, che cosa fai ancora qui?
Raschiamento di gola. Potrebbero usarlo in un dizionario multimediale per definire la voce “Impazienza”.
«Contanti?» chiede la commessa con un mezzo sorriso.
Io completo l’altra metà. Contanti. Pago due ero e ventisei. In monetine. Lei le conta e mi dà il resto con un’acribia che inorgoglirebbe Shylock.
«Ma proprio...».
Il mio mezzo sorriso diventa una mezzaluna da Stregatto. «Ora che ci penso: stasera ho gente, perciò, quelle ciabatte e quella pasta dura...». 

Tutti i racconti

2
3
13

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Christopher: Prova a vederlo dal punto di vista di chi ha scelto, è triste solo per [...]

  • Dax: Bhe, anche per la bimba....ma sta con il padre, si rasserenerà.

1
0
9

La signora dei Topi 1/2

03 November 2025

Giovanna dormiva agitata, il viso imperlato di sudore e le coperte attorcigliate attorno alle gambe. La luce del mattino filtrava appena attraverso le tende, disegnando ombre leggere nella camera. Da fuori, si sentì una voce impaziente: “Giovanna! Sveglia, dai!” Era sua sorella, che bussava con [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
30

Una storia particolare (4/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

02 November 2025

Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: piaciuto con qualche riserva personale. Però brava davvero

  • Walter Fest: Mario er benzinaro mi ha pregato di darti un consiglio......togli quella foto [...]

2
3
24

Lui e Lei 1\2

02 November 2025

In un giorno come tanti, a una ragazza pugliese arrivò una richiesta di amicizia su Netlog da parte di un ragazzo di Roma. Sin dalle prime battute tra i due c’era del feeling, nonostante fossero lontani e avessero età diverse. A Lui, di Lei colpì la fotografia in cui sedeva su una vespa rosa. Anche [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Attendiamo il seguito. like

  • Donatella: amore e sofferenza interessante aspetto secondo parte

4
4
29

Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita... coinvolgente anche questa puntata. A domani

  • Miu: Mi ha colpita la delicatezza con cui porti avanti questa storia, che resta [...]

5
3
24

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: grazie per avermi fatto incuriosire su un genere che non ho mai preso in considerazione. [...]

  • Rubrus: Ed ecco dunque la corince che racchiude i quadri prima separati, fornendo coerenza [...]

4
4
39

Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Grazie.
    Credo di essere riuscita a suscitare curiosità. A dopo

  • Dax: Un racconto delicato....particolare....Like

6
3
26

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

31 October 2025

Nel Giardino degli Universi, dove il tempo non ha dominio e lo spazio è solo un’eco, infinite bolle fluttuano, come semi trascinati dal vento. Ogni bolla custodisce un Universo, un insieme di valori per le costanti fisiche, e danza, con ritmo diverso. Tra queste geometrie sospese vegliano due entità: [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
23

A proposito di IA... Lei (Her, 2013)

Una riflessione sulle tematiche del film scritta dall’utente di LdM Oggetti Smarriti

31 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Oggetti Smarriti esamina come il film in oggetto faccia riflettere sul rapporto tra le persone e le IA evolute. Fantascienza o prossimo futuro? Invitiamo tutti alla lettura e, se vorrete, al commento nell'apposita [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Oggetti Smarriti: Vorrei ringraziare Lorenzo e tutta la redazione per aver pubblicato il mio [...]

  • Rubrus: Il film, ma non solo questo, parte dal presupposto che il computer "ci [...]

4
13
59

Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

Il 29 gennaio 1980, in una piovosa giornata d’inverno, venni al mondo. I miei genitori, già avanti con gli anni, avevano a lungo desiderato un figlio e finalmente il loro sogno si realizzò. Crescendo come figlio unico, ricevetti da loro tutte le attenzioni possibili: non mi fecero mai mancare nulla, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
8
21

Diario di un pazzo 2/2

30 October 2025

3 Il giorno dopo vado a comprare le trappole e le sistemo ai quattro angoli della casa. Un paio le metto all'interno del magazzino vicino alla casa. Sono trappole fatte apposta perché il topo mangi l’esca, ma muoia in un altro luogo e non dentro la trappola stessa. I giorni successivi non vedo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Il tema dell'ossessione e della trasformazione di un amico (o [...]

  • BrunoTraven: grane Rubrus!!!! è un'idea da tenere in considerazione in una versione [...]

3
4
28

Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su