Il mio nome è Youssef

Vivo a Beirut

Ho dodici anni

Ma i miei occhi hanno visto tante cose brutte in questi anni

E a volte mi sento gli anni di mio nonno Ahmad, che ne ha ottanta

La guerra ha cambiato tutti

Il volto della città e il volto della gente

E i sorrisi sono piano piano spariti

Le mani hanno tappato orecchie per le bombe cadute

O coperto occhi per le enormi nuvole di polvere

La scuola è stata bombardata pochi mesi fa

E da allora la nostra maestra Jasmine, con pochi di noi rimasti, chi ha fatto lezione come e dove poteva

Ci parlava spesso di un patriota, che aveva il mio stesso nome

E che combatteva gli Ottomani

Un vero eroe nazionale

Forse voleva darci coraggio

A me non piaceva molto ascoltare ancora di guerre

Ma ci parlava anche del mare

Che avevamo a poche miglia

Ma dove arrivarci era pericolosissimo

I campi erano minati e una qualsiasi bomba sarebbe potuta arrivare dal cielo

Come fosse una stella cadente

Ma malvagia

Un giorno camminando per strada, dal ritorno da scuola, vidi brillare a terra qualcosa

La raccolsi

Era un oggetto piccolo, ma molto brillante

La strinsi a me, come se avessi trovato un gioiello

Era una conchiglia

Trasportata dal vento forte che a volte soffiava verso la città

Tutto intento ad ammirarla, andai a sbattere contro un uomo

Accecato dal sole, non lo vidi bene in faccia

Sembrava enorme

Sentii solo le sue parole e la sua mano che mi prese la piccola conchiglia

-Davvero bella

Sei fortunato ad averla trovata disse

Ne ho visto di enormi un giorno che ero lungo la spiaggia di Ramlet El Bayda

Adesso vai

Buona fortuna ragazzo-

Quell’incontro mi incuriosì

E su quel giaciglio della mia casa, forata dai proiettili dei mortai, pensai molto

Girando e rigirando la conchiglia che avevo trovato

La mattina dopo, a quell’angolo di strada, cambiai direzione

Ero terrorizzato ma lo feci lo stesso

E lentamente vidi allontanare la città

Sembrava da lontano un quadro

Come ci aveva mostrato la maestra in una visita al museo nazionale

Uno di quei quadri, dove la battaglia aveva infierito contro tutto e tutti

Senza vincitori né vinti

Trovai un sentiero che ritenni più sicuro degli altri

E come un portafortuna, stringevo la mia conchiglia nella mano

Iniziai a sentire il fragore del mare

Le sue onde

E la sabbia che mi entrava tra le dita

Dandomi prurito

Ma che svanì subito quando arrivai

Era completamente deserto

E solo rovi, trasportati dal vento, che volavano

Chiusi gli occhi

Respirai profondamente

Era bellissimo

E tutto mio

Con gli occhi della mia età, iniziai a frugare ovunque

Quello che mi aveva detto quell’uomo doveva essere lì per forza

Ma fu per caso che il mio piede urtò contro una sporgenza

Facendomi quasi cascare a terra

Ed in ginocchio iniziai a levare sabbia

Da sopra

Dal fianco

E a miei occhi la più bella conchiglia che avessi mai potuto trovare

Bianca e dorata

Con grosse striature, come cicatrici di una vita

E al sole brillava, come il più bel gioiello che avrebbe potuto possedere un Sultano

La ripulii bene

E per istinto la appoggiai all’orecchio

Il mare

Il suo odore

La sua forza e la sua tranquillità

Una musica incantevole

Che nessun musicista avrebbe mai potuto creare

Neanche Imad nella sua bottega

Presi uno straccio e la avvolsi

Quando ritornai a casa era quasi calato il sole

E mia mamma seppe ricordarmi della mia scomparsa

La notte seguente fuggimmo tutti dalle case

La sirena stava avvertendo che da lì a poco, sarebbe arrivato il fuoco del demonio

Quando appoggiai la conchiglia all’orecchio, dimenticai per un attimo tutto

E trovai il mio paradiso

Tutti i racconti

3
1
11

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
11

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
17

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
23

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
8
23

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bello, delicato e mi sono commosso. Non dovevaxmorite Lyra....😢.Like

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

3
7
36

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

3
6
23

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
43

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
62

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
31

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
31

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
29

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

Torna su