Tutti insieme certe volte si ritrovano seduti davanti ai tavolini in plastica di una birreria senza pretese, poco lontano dalla scuola che frequentano. Non si danno mai un vero e proprio appuntamento, soltanto passano da lì, a piedi o coi motorini scarburati, e poi si fermano magari per un’ora, o anche due, oppure giusto il tempo di scambiare quattro chiacchiere con gli altri, generalmente nel tardo pomeriggio, tanto per attendere il momento di rientrare ognuno a casa propria per la cena. Forse non hanno molto da dirsi che non sia già venuto fuori ogni volta durante la mattinata nelle classi del liceo da molti di loro frequentate, in ogni caso si trova sempre qualche motivo nuovo per lamentarsi di qualcosa, prendere di mira qualche insegnante, sentirsi stufi dell’andazzo delle cose, o spiegare in tre parole un disagio che forse è più profondo e poco comprensibile di ciò che persino si vorrebbe. I genitori non si rendono conto mai di nulla nelle loro parole e in mezzo a quei ragionamenti un po' scontati, anche se alla fine non se ne sente neppure un gran bisogno, visto che appare sufficiente per quasi tutti dire che ognuno all’interno della propria famiglia si deve limitare a svolgere la propria parte come da copione, senza varcare mai la soglia del ruolo stabilito. Franca ogni tanto si ferma giusto un momento in mezzo agli altri, e solo nelle occasioni, quando termina la lezione di pianoforte presso il maestro Bottai, prima di riprendere un mezzo pubblico e ritornarsene nella casa dove abita. Qualcuno, come fosse una cosa di cui lei è ben informata, le ha già chiesto di Lorenzo, anche se Franca si limita in questi casi ad alzare una spalla senza cambiare mai la sua espressione, e così generalmente nessuno prova a insistere. Perché a lui non piace andare lì, vedere gli altri con le cuffie mentre ascoltano musica insignificante e forse continuano a sbuffare per la noia che non riescono in alcuna maniera a scrollarsi mai di dosso.

            A Franca piacerebbe molto ascoltare qualcosa dei pezzi che suona Lorenzo con il suo gruppo jazz, ma comprende che per lui forse è una cosa troppo intima, troppo sentita, e magari probabilmente anche sofferta come scelta, per non supporre di lasciargli avvertire subito, con una semplice richiesta di questo genere, un senso rude e antipatico di stupida ingerenza, buttata lì proprio da una come lei, che fin da quando era bambina cerca di suonare Schumann e Chopin sul pianoforte della sua famiglia. C'è sempre un gran rispetto, da parte di Lorenzo, sulle scelte musicali di tutti gli altri ragazzi che conosce, a maggior ragione di chi si impegna a fondo sopra gli spartiti, proprio come Franca, e qualche volta lui manifesta anche una certa curiosità per le scelte e per le passioni degli altri, di qualsiasi tipo si mostrino: perché per uno come lui ogni corrente può andar bene, anche le fusioni più sperimentali tra gli stili, basta che tutto questo non porti inevitabilmente, come invece succede quasi sempre, verso il ronzio ritmico di sottofondo che accompagna ormai in modo normale le giornate di molti tra tutti quei ragazzi della sua stessa età che vede a scuola.

            Così Lorenzo non si fa vedere mai ai tavoli in plastica di quella birreria, e per il suo poco tempo rimasto libero dagli altri impegni, preferisce fare scelte più intellettuali e più sentite, come studiare meglio un certo passaggio ritmico, oppure l’attacco di un pezzo difficile sulla sua batteria, in maniera che ogni volta in cui deve presentarsi nella sala prove insieme agli altri, sia assolutamente pronto a dare seguito a tutte le novità sulle quali si è esercitato, apportando idee e modifiche ritmiche che mostrano inevitabilmente l’impegno delle scelte effettuate. Franca non comprende fino in fondo tutto quanto ciò che trapela dal suo compagno di liceo, però ne è incuriosita, ed anche se per lei, almeno fino adesso, la musica è stata soltanto una ripetizione, ogni volta sempre più sciolta e appassionata, di certi brani che conosce oramai quasi alla perfezione, ugualmente si sente fortemente attratta dalle possibilità che offre una qualità musicale come quella che trapela da Lorenzo, ed anche se ancora non si sente capace di esprimere con lui la sua forte e segreta volontà di sentirne con le proprie orecchie i risultati, attende in pratica solamente il momento più adeguato per mostrare direttamente a lui quel suo forte interesse tenutogli nascosto.

 

Bruno Magnolfi 

Tutti i racconti

3
10
22

Una vita felice

26 August 2025

Sì, questo aveva: una vita felice. Conquistata giorno dopo giorno, affrontando problemi grandi e piccoli che si presentavano lungo il cammino. Certo, in alcuni momenti si era sentito scoraggiato — soprattutto quando certe questioni sembravano non voler finire mai, e alcune avevano avuto epiloghi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
15
44

L'Urlo

26 August 2025

Sai ragazzo, una volta in questa foresta sentire l’Urlo voleva dire due cose: o eri una canaglia e ti assaliva la paura o eri nei guai e confidavi in un aiuto prezioso. Per decenni l’Urlo ha vegliato su queste terre. Oggi non più, ma la leggenda vive ancora. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visionata e apprezzata la coperita "tarzanesca". La nota ci vuole [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Rubrus! Ben conscio che il fumetto popolare non è più [...]

3
3
23

Apologia del calzino spaiato - 2/2

Esercizi di nonsense

25 August 2025

Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: D'altra parte ce lo hai segnalato nei tag: umorismo, gioco di parole, non [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... mi sento spaiato! 😁 Ciao!

7
10
35

Il caffè

25 August 2025

Quella del caffè comunque è decisamente una mia mania, o un vizio, ecco. Un rito che scandisce il trascorrere della giornata, tiene a bada l’impulso pressoché onnipresente di mangiare e aiuta a sentirmi parte di una comunità che cerco in tutti i modi di immaginarmi. Comunità di cui voglio e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! E il caffé... benbevuto! Rito che abbiamo tutti nel DNA italico, [...]

  • CURZIO LUCANO: Mi ci ritrovo in quel continuo oscillare tra desiderio di far parte e bisogno [...]

3
2
32

Apologia del calzino spaiato - 1/2

Esercizi di nonsense

24 August 2025

Spaiato, è così che mi sento spesso e tutto sommato volentieri. Non me ne vergogno insomma, eppure il termine non ha accezione positiva, e chissà perché mai? Tutti noi, o quasi, si è spaiati, seppur accompagnati, nel senso che non si può considerare il proprio partner alla stregua di una scarpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
9
26

Nido di fringuelli

24 August 2025

Me l’aveva detto, quel vecchio, che da quella parte non ci dovevo andare. Ma, secondo voi, una come me, che vuole sempre l’ultima parola, può seguire il consiglio di un vecchio pazzo? Perché sì, pazzo mi era parso. Con quella barba così lunga che due fringuelli avevano persino deciso di farci un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: allora! prima di tutto benvenuta in questa gabbia di.... uomini con barba lunga [...]

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! Ci leggo la morale che è meglio passeggiare in città! [...]

10
11
38

Maledetto TripAdvisor

23 August 2025

C’era una volta... in una casa lontana lontana, una principessa non più giovanissima, ma ancora ben tenuta. Viveva una vita spensierata, godendo di tutte le sue fortune. Talvolta, osservava con un misto di stupore e fastidio i comuni mortali, che si affannavano per i loro tormenti. Li giudicava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
80

Acqua di cocco

23 August 2025

Quando sono entrata in quel bar quella sera tutto mi sembrava poco chiaro. Le luci erano soffuse e mi attirava terribilmente quel profumo di fiori da campo. È strano, non credi? Un bar che ha un odore di fiori da campo, era cosi strano: eppure sembrava così. Mi accomodai al tavolino in fondo, in [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

9
7
37

Sabbia

Profezia del vento

22 August 2025

Dalle colline di quel monte, che solo i suoi antenati ne conoscevano il nome, fatto di rocce sgretolate, sassi appuntiti , scendeva il ragazzo. Non era un vero e proprio sentiero, ma tra spine e rovi riusciva a trovarne il varco. Sotto di lui solo una enorme distesa rossa, e rami di ulivo arsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Complimenti per questa voce divina che hai saputo evocare.

  • zeroassoluto: Una voce che pochissimi ascoltano.
    Mi ricorda il grande fotografo Salgato [...]

8
9
37

Un epitaffio per il povero Arturo

22 August 2025

“Strano che abbiano pensato proprio al nostro asilo per girare la scena di un film.” fece la giovane maestra ravvivandosi la folta chioma quasi crespa mentre camminava lungo il corridoio. Guardandola, Lionel non poté fare a meno di pensare a una zuppiera d'insalata riccia. “Beh, non sono io a scegliere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: L'unione fa la forza.
    Metti un bambino "traquillo" assieme [...]

  • Cherie: Cinica rappresentazione della realtà: piccoli despota crescono e i grandi [...]

6
7
30

Assenza Di Te

21 August 2025

Stringimi forte al tuo fiato, ultimo mio ricordo svanito, affinché accarezzi ancora il suo viso. La sua assenza è disco che piange negli angoli del mio cielo, squarciato dal rancore senza luce che m’illumini. Il suo silenzio è sciabordio di colpe che si infrangono nelle mie vene, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
11
39

Sulla punta

21 August 2025

«Non è stata imbrattata. L’abbiamo dipinta apposta così». L’uomo col costume strano sobbalzò. Intento com’era a osservare la statua, non aveva sentito arrivare la ragazza. Fu colto da una sensazione di disagio. In costume da bagno, nel bel mezzo di una proprietà privata in cui si era intrufolato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su