Tummmmmmmmmm shiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


 

Un suono continuo, un ronzio nella sua testa. E nessuno lo poteva sentire, era notte, sdraiata sul suo letto, e pensava a quanto la sua vita fino ad allora era stata tranquilla, schiava di un sistema ma tranquilla. Le regole le conosceva benissimo, di giorno e di notte nel nuovo mondo non si poteva parlare. Tutti i cittadini (nessuno escluso) e tutti dovevano tacere per non influenzare la nuova società con le proprie parole impure. Le parole erano state il vero problema, erano riusciti a capire che le parole erano causa di guerre, gelosie e conflitti tra gli individui, e tutti dovevano restare in silenzio. Per ovviare a questo problema si era creato un dispositivo da portare al collo, simile a una collana molto leggera attraverso cui le parole uscite dalla bocca e anche i pensieri venivano convertiti in suoni, suoni impercettibili dall'udito umano. Grazie a questo dispositivo si comunicava attraverso la telepatia, il dispositivo era anche in grado di censurare le parole e tutto quello che poteva creare conflitti nella nuova società.

Solo che lei da quando era nata, a differenza dei suoi nonni e dei suoi genitori nati nel vecchio mondo, non aveva mai sentito il suono della sua voce, perché al momento dalla nascita veniva dato ai genitori il dispositivo da mettere al collo ai propri figli. Da piccola aveva chiesto attraverso il congegno telepatico ai suoi nonni e ai suoi genitori, verso l' undicesimo anno d'età, com'era sentire il suono della propria voce. I nonni e i suoi genitori avevano risposto che era molto bello parlare esprimere ad alta voce i propri pensieri, ma le parole avevano creato molti problemi ed era meglio una società muta che distrutta. Aveva accettato tutto senza ribellarsi almeno fino a quel momento...

 

 

Era un qualcosa che voleva fare, una sola volta sola nella sua vita, sentire il suono della propria voce da sola senza farsi sentire da nessuno.

 

Sapeva che non era complicato togliere il dispositivo dal proprio collo , ma non era consentito. Leggende, voci, dicevano che chi era stato così coraggioso da togliere il congegno telepatico fosse sparito, rapito, tolto di mezzo per atto di ribellione verso il nuovo mondo e chi lo aveva fatto era sparito senza lasciare traccia. Ma erano voci…
 

Quello che non sapeva era che Il congegno telepatico al suo interno, invisibile ad occhio umano, era dotato di un colore fosforescente. Questa fosforescenza era dovuta al calore del proprio corpo e ogni volta che veniva tolto il congegno il suo interno diventava nero. Togliere il dispositivo voleva dire due cose: il soggetto era morto per cause naturali o morte violenta, oppure c'era un atto d' insubordinazione in atto. I dispositivi erano indistruttibili e resistenti a qualsiasi condizione atmosferica, tutti i dispositivi erano dotati di codici criptati, codici dati alla nascita unici, come le proprie impronte digitali nessun codice era uguale perché era matematico. Così quando quella persona moriva il congegno veniva ritirato.


 

Lo aveva fatto era riuscita a togliere il dispositivo, la sua voce, voleva parlare subito… -Sono Viva!!!-

Non era successo nulla, almeno per i primi minuti nessuna conseguenza, poi i suoni erano cominciati sempre di più nella sua testa, poi un'unica voce una frase soltanto: -tu non sei viva, tu sei morta.-


 

Adesso erano fuori, aspettavano che lei uscisse, l'unico modo per uscire dalla sua abitazione era l'uscita principale, nessuna uscita secondaria. Così erano venuti a prenderla e condurla fuori dalla sua abitazione, il ronzio nella sua testa continuava con alti e bassi, era come alzare e abbassare una manopola del volume di una radio, sentiva il ronzio più forte, più debole, ma c'era sempre, ogni tanto sentiva le parole: atto di insubordinazione in atto, codice identificativo n. ... non sarebbe servito a nulla rimettere il congegno al proprio collo, ormai era stata scoperta, ma accettava il suo destino, era felice di parlare, di sentirsi viva altro che morta, i morti erano tutte quella persone che non avevano mai agito di propria iniziativa, quella società, il cosiddetto nuovo mondo, era morto!

Quella società era un aborto in un mondo morto. Che sensazione magnifica parlare, aveva voglia di gridare e lo avrebbe fatto (pochi minuti dopo) sia per quelli che l'aspettavano fuori sia per quelli che  la spiavano dalle loro finestre, avrebbe urlato e lo stava facendo adesso, che lei si era tolta il congegno al collo, aveva sfidato quella società è aveva vinto, bastava solo togliersi il congegno!!!

E lì successe qualcosa di inaspettato, che in cuor suo voleva che accadesse ma ci sperava poco, chi stava in strada cominciava a ribellarsi, si vedevano congegni buttati in strada o presi a calci, congegni buttati dalle finestre. Era riuscita solo con una parola a smuovere le coscienze a spingere le persone, non dovevano rinunciare alla loro libertà, ai loro pensieri, alla loro voce , alla loro parola, da tutte le parti volavano frasi tipo: -anch' io voglio parlare-, oppure: -non ho mai provato qualcosa di simile...-

 

Il nuovo mondo che per tanti anni era esistito adesso non esisteva più, con il nuovo mondo si era spenta anche l'intelligenza artificiale che controllava e gestiva i cittadini, che erano stati controllati per molto tempo da una macchina perché volevano essere meno felici ma più sicuri. Adesso erano loro stessi, con i loro problemi e i loro conflitti ma loro stessi.

Tutto questo era finito ed era crollato grazie a una donna. Il ronzio che sentiva in testa, insieme a tutti quelli che si erano ribellati, smise di colpo perché l'intelligenza artificiale non poteva controllarli tutti contemporaneamente. Per quanto sofisticata fosse quella macchina non era in grado è non poteva controllare atti di insubordinazione così vasti.

Molte volte basta così poco per far cadere un sistema che opprime gli altri, e il sistema cade o finisce se tutti sono d'accordo e decisi a farlo. Tutti siamo artefici del nostro destino, a ogni nostra azione corrisponde una conseguenza, ma tutte le nostre conseguenze ci fanno crescere.

Tutti i racconti

0
0
1

Umanoidi contro (1 di 2)

Esercizio di scrittura creativa - Fantasy

05 September 2025

"... In corsia 1 Ramsete, in corsia 2 Ben Hur, in corsia 3 Phenomeno, in corsia 4 Dorando, poi Usquesto in quinta, Aldenos in sesta, Sankara in settima. All'ottava Kociss e in ultima il campione uscente, Xian Ba. Atene saluta i telespettatori collegati. L'antico ovale della capitale greca, già [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
2

Lampadina

05 September 2025

Seduto al tavolo della cucina fisso la lampadina la cui resistenza è bruciata e finalmente capisco perché da un po’ di tempo a questa parte non ho più idee brillanti ma solo confusi pensieri: si è bruciata la lampadina che illuminava il cervello. Diversamente da quella che penzola dal soffitto, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
18

RAFFREDDARE L'INSALATA

Una poesia in lingua e dialetto piemontese

04 September 2025

RAFFREDDARE L'INSALATA Per raffreddare l'Insalata Non c'è fretta, non c'è ansia, il verde attende il suo riscatto. L'acqua gelida scivola, danza, un abbraccio fresco, un patto. Le foglie croccanti, risvegliate, dalla forza del freddo bacio. Gocce di rugiada, ammucchiata, lasciano un sapore di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
3
21

I Ritorni dell’Infanzia e le Ombre del Presente

Ricordando chi sono stato ancora una volta mi confesso

04 September 2025

A volte, anzi spesso, mi assale una nostalgia profonda, una nostalgia che si insinua nelle pieghe della mia esistenza quotidiana. È un richiamo irresistibile, un eco di ricordi lontani che riaffiora con una precisione inquietante. Il pensiero torna a quei pomeriggi assolati, in cui i prati si [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Sicuramente ognuno di noi ha, in misura più o meno grande, nostalgia [...]

  • Ondine: Prima di tutto mi sono commossa, e ogni tua parola la condivido, ma... come [...]

4
9
30

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
4
18

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Surya6: Un racconto che ti spiazza a ogni capitolo e un finale che ti lascia senza [...]

  • zeroassoluto: Secondo me ritmo troppo veloce e capitoli slegati, ma tutto giustificato dalla [...]

5
4
32

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
23

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
8
34

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

  • zeroassoluto: A volte ci si innamora dell'Amore e non c'è donna che tenga...

3
8
32

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
4
27

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

  • zeroassoluto: Bravissima! Scrivimi... Aspetto la lettera...

2
3
34

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

  • zeroassoluto: Condivido tutto... per il resto c'è sempre il Blog

Torna su