Aveva sognato come tutte le bambine di incontrare il principe azzurro, che sopra un cavallo bianco l'avrebbe portata nel regno della luce e della felicità, ed istruita secondo i valori cristiani, l'avrebbe sposata con un sontuoso abito bianco come dentro ad una nuvola. E aveva sognato infine che lei si sarebbe legata a quel principe per sempre, donatasi con fedeltà e rispetto reciproci. Ma i sogni a volte si sà, finiscono presto e si dissolvono come una bolla di sapone, che segui salire in alto e quasi vorresti afferrarla ma, nel momento che sembra quasi di raggiungerla, si disintegra, lasciando dentro un senso di sconfitta e di sconforto. Quale amarezza per quei genitori, che avevano costruito su quella figlia, il riscatto alle loro repressioni e speravano in un futuro roseo e pieno di felicità, vederla con il viso tumefatto ed in lacrime per quel convivente che, ubriaco, aveva sfogato la sua impotenza lavorativa sulla sua compagna, che un giorno diceva di amare. Nessun matrimonio religioso, solo quello civile, per regolarizzare un connubio che più che un matrimonio si era rivelato un contratto fra due parti, portatori non d'amore, ma di interessi civili. E la benedizione di Dio? Dov'era quando quei due avevano fatto all'amore la prima volta e continuavano a farlo senza la presenza sacramentale. Non può esistere un matrimonio senza Dio perché è in quell'amore che si rivela la santità di quel legame eterno che nessun uomo può sciogliere,  dopo che i coniugi hanno richiesto consensualmente  la presenza divina nel loro rapporto. Ora lei risentiva nel suo cervello le parole dei genitori, quando, preso atto della volontà della figlia maggiorenne di lasciare casa per convivere con quell'uomo, si erano opposti ma invano a quella decisione irriverente secondo i loro principi cristiani. Sentiva i rimproveri della madre ed il silenzio di un padre che non poteva intervenire se non con la sua sofferenza interna ed ora il mutismo provocato dal dolore. I lividi nel suo volto erano i segni di un mancato rispetto per quella fanciulla che aveva creduto in quell'uomo e che si era ritrovata fuori dal paradiso terrestre. Un abito bianco appeso e le nuvole nel cielo le ricordavano i suoi sogni caduti nel giorno in cui avevano deciso di rinnegare i valori cristiani e sperimentare una convivenza senza vero amore ma ricca solo di passione carnale e di grigiore sacramentale. Ora nei suoi sogni non c'era più il principe azzurro su un cavallo bianco ma un orco sopra un drago che volteggiava nel cielo della sua fantasia ormai violentata per sempre.

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20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

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La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

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Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

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La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

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L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

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Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

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  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

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L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

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In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

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Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

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La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

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  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

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Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

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