“A me questa storia della memoria non va giù, a che serve ricordare il passato?”.

Con questo messaggio telefonico, approvato da lui a pollice alzato, si danno appuntamento per ritrovarsi allo stesso bar di dieci anni fa dove si erano bruscamente lasciati.

Lei è ancora bella e a giudicare dal messaggio con cui gli ha chiesto il nuovo incontro si manifesta ora comprensiva, mansueta e disarmata, quasi spuntata dell’arma del rancore.

Per Laura è un nuovo giorno e ha scelto di mostrarsi con cura, indossando un vestito rosso di minime lunghezze che ne esalta le forme, il seno ancora debordante e il fondoschiena da trofeo, due suoi cavalli di battaglia che sono sempre piaciuti, e non solo a Roberto per la verità.

Ma si sono lasciati e, stando alle cronache femminili spioventi dal dorso delle montagne lecchesi, per una piacevole... divagazione di Roberto. La provincia si fa presto un’idea delle storie di corna.

Quanto le è bruciato il tradimento vero o presunto, quanto poco spazio gli ha concesso allora a quello stesso bar, per chiarirsi o almeno per provare a spiegare.

Si sa, l’uomo ci mette tanto a spiegare, non trova le parole e se le trova sono solo delle... aggravanti, si direbbe in linguaggio forense.

Roberto non ha particolari animosità, né vecchie questioni da rinverdire.

Ha accettato il distacco da Laura con quel fatalismo che le donne considerano superficiale prerogativa dell’uomo, che pur soffrendone si adatta presto alle nuove situazioni, a nuovi lavori come ad altri rapporti più o meno intensi.

Le donne credono che gli uomini soffrano meno i distacchi perché pensano che ci mettano così poco nelle storie che, quando ne perdono i pezzi per strada, non se ne accorgono, quasi come le monete dimenticate sbadatamente nelle fessure dei carrelli.

Pur partendo da stati d’animo diversi e per iniziativa di Laura, dieci anni fa si sono lasciati, d’accordo sul da farsi come non lo erano mai stati nemmeno per concordare i fine settimana da dedicare alle loro innumerevoli passioni.

Laura adesso vorrebbe ricominciare perché Roberto è ancora presente nei suoi giorni. È per sua natura una donna alternativa, poco incline ai sentimentalismi e non gli confesserebbe mai di essere ancora innamorata di lui.

Vorrebbe però confidargli che lo ha pensato e che, pur non avendone mai fatto in questi dieci lunghi anni una questione capitale, gli ha però dedicato con la memoria alcune giornate passate con lui e tuttora indimenticabili.

Così si dice delle esperienze che continui ad avere addosso come una camicia, delle vicende che racconteresti ancora nei minimi particolari, degli uomini come Roberto cui hai dedicato emozioni uniche, il cui ricordo ancora te le richiama fino a commuoverti.

Ma Laura non sa nulla di Roberto, non l’ha proprio sentito più da allora e sospetta di ritrovarlo con una moglie un po' matta come lui e con dei figli. Quello che avrebbe potuto essere lei se non avesse mandato tutto all’aria.

E Roberto, accettandone l’ appuntamento, sa di ritornare al centro dell’attenzione di Laura dopo dieci anni e considera quella un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Troppo facile pensare che lo animi un desiderio di rivincita. Certo, è lo stesso bar di dieci anni fa teatro oggi del loro nuovo incontro, che ha ancora quel tavolino imbucato in fondo al corridoio sulla sinistra dove una finestra angolare irradia tutto il sole che può nelle domeniche di prima estate a Lecco, affacciandosi sul lago fermo e calmo di un bel colore quasi verdastro, quando capita così a volte, per effetto del limo portato a valle.

Quando dopo essersi salutati Laura spende quelle poche circostanziate parole per rompere il ghiaccio, si predispone ad ascoltare Roberto e il suo stato d’animo e questo nel momento cruciale arriva a dirle: “La vita è una cosa troppo importante per parlarne seriamente...”.

“Che intendi scusa, ti ricordo che se c’è qualcuno che dovrebbe dire qualcosa seriamente quello sei tu Roberto, sai benissimo com’è andata con la tua amica del circolo...”

“Guarda Laura che per tornare a discutere di queste cose dopo tanto tempo non ti avrei nemmeno incontrato, ognuno di noi è abbastanza grande per giudicare quanto sia stata una vera donna o un vero uomo l’una per l’altro. Ho deciso, passeggiando sul lungo lago per venire qui, che non ti dirò mai se mi ha pesato di più rinunciare alle tue attenzioni, al tuo modo di starmi vicino o piuttosto rimpiango il tuo corpo, la tua sensualità, il tuo giocoso saperti concedere in mille modi. Non avrebbe senso dopo che il tempo trascorso ha restituito aria e colore alle nostre vite”.

“E allora che cosa sei venuto a dirmi?"

“C’è una cosa che non mi è andata proprio giù Laura: ed è che quel desiderio di novità di allora riguardava una persona talmente inimmaginabile per te da risultare perfino finta; che il tradimento è reale quando la persona che ti intercetta ti fa cambiare davvero strada e raggiungere una tale affinità e profondità di intesa da “costringerti” con la sua novità a rinunciare definitivamente a ciò che ha caratterizzato la tua storia precedente”.

“Insomma sei venuto a farmi la morale Roberto, allora sono più brava io che ti chiedo semplicemente se ti va di provare a tornare insieme a me”.

“Non è proprio così Laura, se voglio parlarti vuol dire che non è ancora giunto il giorno in cui guardandoti non trovi proprio più niente da dirti. Non ti ho incontrato per far scorrere i titoli di coda alla nostra storia quanto piuttosto per dargli un finale degno, anche se non necessariamente a lieto fine".

E Roberto ora sa di poterlo dire con la libertà di perdere tutto, di nuovo.

Tutti i racconti

3
2
14

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
14

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
6
20

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
27

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
40

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Walter, neanch'io conoscevo questo artista e la sua storia e sono andato [...]

8
11
47

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

5
7
37

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

6
10
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
25

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su