Gli alberi del bosco di Zamoscatania sembrano prendere vita. Ho le traveggole oppure è l'effetto di una qualche magia oscura?

Inciampo in un sasso ruzzolando rovinosamente. Le foglie rosse e gialle vorticano in turbinosi mulinelli. Mi rialzo con tenacia, non sarà certo una caduta a fermarmi.

A pochi metri da me c'è un terrificante albero dalla corteccia nerissima.

Maledizione! È orribile ciò che vedono i miei occhi. 

Improvvisamente lunghi rami si allungano del tronco come dita ossute, impigliandosi tra i miei capelli e il viso, testa compresa.

Cerco di scuotere il capo o di girare il collo, tuttavia, quei cosi nodosi non me lo permettono. Il respiro si fa affannoso. 

Non posso nemmeno sguainare la spada per spezzare le diaboliche grinfie lignee, sfortunatamente anche le braccia sono bloccate.

I rami diventano via via più insidiosi e mi avvolgono interamente. Il dolore è indescrivibile, tra l'altro vengo trascinato in direzione della raccapricciante pianta legnosa.

Dalla corteccia, precisamente al centro, si apre un buco piuttosto esteso con all'interno una figura sinistra che riesco subito a riconoscere. Si tratta di Agnès, una delle due streghe al quale sto dando la caccia. Sì, proprio colei che in passato aveva soggiogato il mio Regno per nove infausti anni. 

La sua malvagia risata è stridula, sicuramente vuole risucchiarmi dentro quel largo foro.

Sono spacciato?

Non può e non deve finire così.

«Avery, Avery, Avery…», grido invocando la Fata dell'Amore e in men che non si dica l'amuleto che porto con me emana una luce fortissima e intensa, rischiarando per alcuni istanti il labirintico bosco ombroso. 

I raggi scintillanti sortiscono un effetto controproducente nei confronti dell'Albero Nero, tant'è che lo indeboliscono e finalmente i rami che mi tengono prigioniero si allentano quanto basta per liberarmi. Ne approfitto.

Velocemente estraggo dalla fodera la mia fidata arma bianca e recido più rami possibili rendendo completamente vulnerabile l'odiato nemico.

«"Tronchiamola" adesso! Muori!», esclamo dando alle parole un tono tra l'ironico e lo sprezzante, colpendo violentemente in verticale in un punto specifico. La lama trapassa la strega, non prima di averle sputato nell'antro.

Si sente un urlo sgraziato e una continua tiritera di due parole in bolacco, la lingua di Bolonia, uno dei voivodati con il più alto tasso di malefiche maliarde.

«Koghan zhie, Kogham zhie, Koghan Zhie...»

Una moltitudine di fulmini violacei scagliati dal cielo centrano in pieno l'Albero Nero. Mi metto a debita distanza e assisto con intima fierezza alla neutralizzazione di quella seguace del Male che divampa rapidamente fino a diventare un cumulo di cenere. E adesso tocca a Iza, prima o poi riuscirò a stanarla. 

Seppure malconcio e ferito, mi rimetto in cammino, la spada reclama ancora vendetta.

 

 

 

N.d.A. a differenza de “L’Impavido” ho scelto di utilizzare la prima persona singolare, riscontrando maggiore immedesimazione. Allo stesso modo avviene nella terza e ultima parte intitolata “Avery.”

 

Tutti i racconti

5
5
31

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

5
3
22

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
58

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
29

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
31

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
32

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
32

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
35

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
48

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
13
61

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su