Quante cose si possono osservare dalla vetrina di un bar. È mezzogiorno passate del 23 Dicembre 2019, sono seduta proprio davanti alla porta finestra del locale, con il mio tramezzino e calice di birra. Ho una veduta perfetta della strada, con il suo frenetico via vai di gente che si appresta a gli ultimi acquisti natalizi. Mi assento da me stessa e cerco di osservare più da vicino quello che mi accade intorno. Improvvisamente vedo avanzare un'anziana signora mezza ricurva, trascina i suoi piedi a fatica, tanto da assomigliare alla lumaca della fiaba di Pinocchio. Cerca un tavolo dove sedersi tra quelli che ci sono fuori. Si pensa che scelga il primo che ha davanti, vista la sua difficoltà a camminare. Niente. A tastoni si trascina. Salta il primo, salta il secondo e infine si ferma al terzo, che, essendo gli altri messi tutti di fila ma troppo stretti fra loro, lei deve scostare un po’ per riuscire a passare e a sedersi finalmente. Si intuisce dal viso avvizzito che è una donna molto paziente e fa tanta tenerezza.

Nonostante la cameriera la veda, non la serve subito. Esce poi per pulire il tavolo, ma le prepara il secondo, lei vuole il terzo, così aiuta con una mano a togliere le briciole e le fa volare per terra, mentre la cameriera passa il suo panno con la destra e tiene un vassoio con la sinistra. Le dice qualcosa sorridendo, ma non si sente cosa, lei le fa un gesto di consenso e ordina per se.

Passano almeno dieci minuti da quando la signora è arrivata, e ancora nessuno la serve. Nel frattempo entra una postina molto simpatica, ha le corna da renna in testa e consegna la posta al banco.

Mi viene spontaneo dire a voce alta: “Una renna!”. Lei si volta verso di me, sorride e mi dice: “Si, una renna, ma senza la slitta, ho giusto la mia bici”, e va via a continuare il suo giro di consegna.

In sottofondo suonano della musica jazz e le scene fuori, viste da questo vetro, sembrano diapositive di film a ripresa muta, anni '20. Non riesco a fare a meno di guardare sempre al mio fianco. Mi intenerisco vedendo l’anziana signora, tutta sola, ad aspettare che arrivi il suo pasto. Chiedo cortesemente a mio marito che è seduto di fronte a me se può sollecitare la cameriera per quella povera signora, gli faccio notare che fuori fa freddo e, vista l’ora di pranzo, suppongo sia anche affamata. La signora si accorge di quel gesto e ringrazia mio marito con il movimento della testa.

La postina con le corna da renna la si vede ancora fare su e giù per le vie traverse, ma in lontananza… mi sembra di essere dentro a un'altra dimensione, quasi surreale. Finalmente la cameriera esce fuori, le porta un cappuccino, una brioche e un bicchiere d’acqua. Lei le porge degli spiccioli, che aveva già contato minuziosamente durante l’attesa. Mi incuriosisce, perché non ha l’aspetto di una barbona, ma semplicemente di una persona anziana non più in buona salute. Continuo a chiedermi perché non sia entrata dentro, che il locale è riscaldato, mentre fuori nonostante un pallido sole fa freddo umido.

Mi sento a disaggio nel guardare la scena, siamo proprio affiancate, ci divide solo il vetro. Cerco di non fissarla, ma osservarla con discrezione, neanche a me piacerebbe essere investigata in quel modo. Lei sembra non accorgersene, ha quell’aria di chi è stanca e vuole solo godersi il suo bel cappuccino caldo. La vedo inzuppare la brioche come se stesse eseguendo un rituale, lo fa molto lentamente, come chi si sta gustando l’ultimo pasto della giornata. Dopo aver finito e raccolto a sè le sue briciole va via, con altrettanta fatica di quando è arrivata.

Che strana la vita, se ti fermi ad osservare quello che accade intorno a te e hai delle attenzioni verso quello che vedi, ti rimane dentro e te lo porti con te per un bel po’. Non sai cosa sia, ma ti lascia un sensazione di famigliarità e impotenza allo stesso tempo. Forse avrei potuto semplicemente invitarla al nostro tavolo. Ma poi, magari lei avrebbe voluto semplicemente starsene con i suoi pensieri… probabilmente in quel tavolo aveva un ricordo e voleva riviverlo tutto per sé. Forse era semplicemente di passaggio, o forse una sua consuetudine quotidiana perché sola e guardare le persone che passano, mentre mangia, la fa stare bene.

In passato anch’io l’ho fatto tantissime volte, proprio perché ero sola.

Ma ogni persona ha una sua storia ed è interessante poter anche solo perun attimo immaginare che abbia comunque una fine meno triste.

Che giornata… frenetica per alcuni, lenta per altri.

Dicono che col tempo si dimenticano nomi e volti, ma delle persone ci restano le loro azioni. È vero, ripenso sempre a questa signora, mi ha lasciato delle forti emozioni dentro, ma sopratutto mi ha dato modo di rifletere su come spesso, per distrazione, ignoriamo gli altri e che in certi momenti basterebbe veramente poco per farli sentire meglio... un saluto, un sorriso, una semplice attenzione.

 

Boi Rossana Lucia

Tutti i racconti

3
3
13

L'anniversario

28 October 2025

Quando la vide per la prima volta, ferma sul costone, il vento smise di soffiare. Una figura nera, esile, un brandello d’abito funebre impigliato a un albero secco. Gli dava le spalle. Una cuffia logora le copriva il capo. Le braccia, sottili e lunghissime, penzolavano come rami spezzati. Era [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Racconto malinconico, delicato.Like

  • Lo Scrittore: la mente umana è un labirinto dove molto spesso qualcuno perde la strada, [...]

3
3
11

Un giro per il quartiere

Dax
28 October 2025

Ugo si alzò dal divano, spense la tv e infilò il cappotto marrone. Passò davanti allo specchio e si sistemò i capelli bianchi. Afferrò il guinzaglio dalla mensola in legno vicino alla porta e fischiò piano. — Andiamo, Mal. È l’ora del giro. Il bulldog francese sollevò la testa dal cuscino con l’aria [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
8

Equinozio d'autunno 1/2

antichi riti

28 October 2025

Era costume, nei popoli antichi, quando si venerava ancora l’antica religione e prima che si affermassero gli Dei dell’Olimpo, di festeggiare tutte le ricorrenze legate alla Madre Terra. I vari culti erano dedicati al Sole, la fonte di calore ed energia per far crescere i raccolti, per separare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
18

EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 2/2

27 October 2025

«Quello davanti a te è Lurial», disse Eulasya, mentre la sua navetta si accingeva ad entrare nell'atmosfera del pianeta. La superficie sembrava veramente quella della luna, ma non c'erano crateri dovuti alla caduta di corpi celesti, forse per mancanza di una fascia di asteroidi come nel nostro [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Buongiorno e ben trovato al mio vicino di uscita odierna.

  • Dax: Racconto molto carino. Mi è piaciuto il.detto" L'intelligenza [...]

2
5
20

A Roma in compagnia di Keith

Arte e musica all together now

27 October 2025

Amici lettori mi viene da piangere al pensiero che l'estate sia finita, la luce, il sole, il mare, un gelato, una bibita fresca, solo una tshirt e via, via le zanzare, no le zanzare non le vogliamo più e adesso l'autunno con i suoi colori caldi ci accarezzerà gli animi e il cuore, animo ragazzi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Troppo onore Walter! Grazie E bravissimo mi sono divertita co' sto' [...]

  • Walter Fest: Ondine sei una bella persona, solare, espansiva, socievole e cordiale, riesci [...]

3
4
22

Una memorabile serata da Beppaccio

26 October 2025

Va detto che non era la prima volta che uscivano tutti assieme per andare a cena fuori. Tuttavia non si erano mai azzardati a recarsi in un ristorante stellato, o quantomeno in qualcosa che gli potesse assomigliare. Fu per questo che ripiegarono su un locale dal nome di grido, un qualcosa che andasse [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Racconti divertenti e mai banali. Bravo

  • L. Carver: Anche stavolta non ho dovuto sforzarmi troppo per trovare ispirazione. La vita [...]

1
1
15

EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 1/2

26 October 2025

Era una tranquilla serata estiva, il cielo era trapuntato da milioni di stelle e un’incantevole luna gigante, alta verso ovest, gettava la sua pallida luce dorata sul campo di grano di mio padre, illuminando le spighe che emergevano dal buio sui loro steli ondulanti al vento. Ero nella mia stanza, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
0
11

La Letteratura Fantastica - Postfazione

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

25 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quinto e ultimo capitolo leggeremo le conclusioni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
5
71

In via Teano

25 October 2025

In via Teano i nostri corpi nudi distesi su un materasso adagiato sul pavimento. Bagnati di luce soffusa. Nel monolocale soltanto i nostri sospiri. E tutto il resto fuori.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Viola5: “La puttana di Centocelle”, un testo dove l’autore che nella [...]

4
9
28

Ti dico ciao

25 October 2025

“La casa è vostra”. Quanto ho atteso questa frase in questi ultimi tre anni di frenetica ricerca e di sporadico sconforto! Finalmente la casa dei sogni è mia ma in questo periodo, fatto di sogni a occhi aperti, ho trascurato la vecchia casa di famiglia. Ho trascurato cosa avrei lasciato e mi sento [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Taty: Grazie Dario 😊

  • Teo Bo: Scritto con grande sensibilità e con un filo di nostalgia (quanto basta). [...]

3
2
26

Hark I Love Kurt

24 October 2025

Hark I Love Kurt “Henry, dove si va?” “Non è il paradiso, no.” “Certo che no, stiamo viaggiando nel buio, nero davanti, sopra, sotto… non abbiamo nemmeno l’asfalto sotto la macchina!” “Senti Henry...” “Sììì?” “E’ tutto buio!” “Già.” “Ma ci stiamo muovendo?” “Sì.” “Ah...” “Eh già...” “E cosa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
22

Rosa Gotica

Rosa Gotica

24 October 2025

Era un bocciolo tra mille altri fiori, timido e discreto, ma la sua aura emanava mistero e curiosità. Quando sbocciò, il profumo inebriante pervase l'aria, penetrando senza preavviso nell'anima. Il suo color rosso rubino, catturava lo sguardo: impossibile non restarne ammaliati. Quel rosso attraeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su