Ogni momento ha un colore e un profumo, ogni colore è un profumo, e può evocare un ricordo. Da quando sono rimasta sola, tutte le domeniche passeggio al parco. 

Oggi una giovane coppia passeggia di fronte a me. Lei è minuta nervosa, pallida, bionda e con la ricrescita, lui è atletico scuro, con i capelli ricci e radi che porta sulla fronte bassa a nascondere una precoce calvizie. E si distrae sul cellulare.
Hanno anche un bambino di pochi mesi con un bel faccione tondo e una leggera peluria sulla testa, molti rotoli di ciccia e il sorriso contagioso.

Secondo me il colore della coppia è il grigio; il grigio  dei vestiti il grigio delle conversazioni, il grigio dello sguardo e… quello dell’umore.

Questa mattina direi che è quasi nero. 
"La notte mi devo sempre alzare, sono esasperata” lei ha una voce sottile metallica e vibrante, quella del marito invece è roca e nasale:

 "Ascolta…“ dice lui con i denti sporgenti, “quando dormo ho il sonno pesante, se sei stanca torna a casa”.

Lei spinge velocemente il passeggino, lui la tallona “Fermati non fare la scema, hai Enea nel passeggino”.

Enea?

Non lo ascolta, va sempre più veloce e non si cura di evitare sassi e buche il bambino rimbalza come un palla e ride a crepapelle scambiandolo per un gioco. Il padre la raggiunge e la scuote per un braccio “ahi mi fai male!”. Lei per svincolarsi lascia andare il passeggino, il quale avanza la sua corsa in una piccola discesa e si ferma graziato da un leggero avvallamento.

Ormai li ho sorpassati. 

Non si accorgano di me e neppure del cane che scodinzola felice e lecca con gusto la faccia ormai lucida del bambino, che ride a singhiozzi. 

"Sei propio un simpaticone!” dico con la voce alta per farmi sentire, infatti si girano verso me; alienati, imbarazzati, confusi.

Faccio un cenno con la mano.

"Tutto bene qui!”

All’improvviso realizzano l’altra metà della loro vita in discesa. 

"Oddio!” urla lei.

"Tranquilli!“ Hanno fatto amicizia questi due, lo so, all’inizio non è facile con i

bambini piccoli.

"Se… Guardi il padre com‘è preoccupato, ascolta le partite!”

Mentre mi allontano ricominciano a litigare. 

"Ma di chi è questo cane?“ urla lei.

"Non lo so“.

Lo caccia con una borsata.

"Ma no, la prego! Non importa che gli dia le botte!“ dico risentita.

"Goal!“ Il marito esulta e la moglie crolla:

"Non ne posso più”.

Ora anche Il bimbo piange e il cane guaisce.

Meglio che me ne vada, dopo tutto non ho la bacchetta magica e il colore è sempre più nero.

“Signora…”

"Sì..” 

Ora la giovane mamma ha le lacrime agli occhi: “Per favore… sia gentile… le chiedo scusa, per tutto… mi aiuti a cambiarlo, guardi quello sta solo dietro alle partite”.

"Eh un po’ la capisco… quando ho partorito Marco, ero tanto stanca anch’io… mio marito non capiva sempre, ma poi tutto è finito.”

Mi mette fra le braccia quella massa di ciccia candida ma… tutto quel bianco mi acceca la vista, gli odori si mescolano con il mio passato e non vedo più niente, tremo e non vedo, le lacrime escono silenziose e non le ricordavo salate come il mare e… il peso di quel bambino è troppo per me. 

"Signora… sta bene?” 

"Si… dobbiamo cambiarlo… facciamo  presto” ma non riconosco la mia voce.

I colori li ho persi per strada e l’odore è quello del mio sudore ascellare. 

Ora è tutto nero. Tutto nero. 

"Signora sta bene?”
Il marito urla ancora più forte: "Goal!”

Enea torna a ridere così tanto che ritorno in me.

"Sì… sì è tutto ok, non è niente“ lo stringo al mio petto: è vivo, caldo, profumato e sa di latte materno.

"Tranquilla… sto bene, sto bene…”

Cambiamo il pannolino.

"Si chiamava Marco…”

“Chi?”

"Il mio bambino” mi guardano in silenzio.

"Mio figlio è morto piccolo”.

Le partite devono essere finite.

"Quanto verde c'è in questo parco è meraviglioso, non credete? Forza ragazzi, Enea cresce bene… e tutto passa.”
Il vento muove le cime degli alberi, il colore è il verde foglia e il profumo è quello dei tigli.

Racconto poche cose ma essenziali.

Sono cosi imbarazzati eppure le loro facce ora hanno luce diversa. Più profonda e bella.

Enea finalmente dorme fra le braccia del padre, perché la mamma mi stringe forte a se. Mi sento avvolgere da un profumo di talco e il colore è dolce come il latte.

Tutti i racconti

2
8
28

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
4
15

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

  • Dax: Un bel racconto, ma minha deluso un po' la fine. Like

4
6
33

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
20

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
36

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
29

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
36

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
41

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su