Scedo le scale della metro

 

Parigi ha sempre un fascino particolare

 

Oggi volevo andare nel quartiere latino

 

Mancava dal mio giro turistico

 

Sono quasi trascorse due settimane dalla mia partenza dall’Italia

 

Un vecchio suona un organetto mentre dei ragazzi in roller sfrecciano nei corridoi

 

Un manifesto indica giorno e orario dello spettacolo all’Opera

 

Troppo costoso

 

Penso che mi limiterò a mangiare in un ristorantino greco

 

Così, tanto per cambiare

 

Non avevo fatto molte conoscenze, anzi direi nessuna

 

I parigini sono pochi inclini ad allacciare conoscenze

 

Sono adesso all’incrocio tra Rue de la Huchette e Rue de la Harpe

 

Una piccola piazzetta ospita bambini che giocano tirando gessetti a terra

 

Saltellano felici

 

Il quartiere si sta quasi fermando da una giornata intensa

 

Ho cosi voglia di vedere tutto che mi sento agitato

 

Ma non voglio neanche farmi prendere dalla frenesia

 

Mi impongo di godere di tutti gli attimi che mi verranno offerti

 

Mi fermo da un “marchand de legumes”, entro e mi mordo una bella pesca

 

Che bella sensazione e che gusto dolcissimo

 

La testa ruota tutta intorno per scoprire anche le minime cose nascoste

 

Cammino con passo indolente ma non me ne vergogno

 

Dei negozietti di libri espongono mappamondi luminosi

 

Un mobiliere dei  finti tavolini Luigi XVI

 

Sento delle urla e mi giro

 

In un vicolo vicino un uomo è a terra

 

Non conosco la zona ma affronto le mie paure

 

Corro verso di lui mentre tre uomini fuggono via

 

L’uomo sembra svenuto ma lo scuoto appena e rinviene

 

Mi guarda e gli pongo un fazzoletto per tamponare il sangue dal naso

 

Solo poche parole:

 

-Merci, monsieur-

 

Lo aiuto a rialzarsi e lo sorreggo fino alla macchina vicina

 

Non faccio domande a cui forse non avrei risposte

 

Di nuovo con un cenno della mano ringrazia e sparisce via, così come era arrivato

 

Sono un po’ scosso, ma adesso penso solo di aver fatto una buona azione

 

Questa cosa mi fa sentire bene

 

Riprendo il mio cammino ma mi accorgo che ho la camicia sporca del sangue dell’uomo

 

Forse meglio rientrare per cambiarsi

 

Una variazione ai miei classici percorsi programmati

 

E poi oggi emozioni ne ho avute

 

Mangerò qualcosa in albergo

 

Il tavolo dà sulla strada ed è bello vedere sfrecciare la gente

 

Ad un tratto quando sto per addentare il mio cosciotto di pollo lo riconosco

 

È l’uomo a cui ho dato soccorso

 

È all’interno di una macchina e mi guarda con insistenza

 

Un uomo di sua fiducia mi fa un cenno con la mano di uscire

 

Lo guardo stralunato ma obbedisco

 

Entro in quella macchina come ipnotizzato

 

Nessun saluto

 

Il percorso non è breve, se non ricordo male sembra la stessa strada che ho fatto per andare al casinò

 

Il viaggio termina davanti un cancello e un viale si apre davanti

 

Vengo fatto accomodare in un salone con lampadari di cristallo e ampie finestre

 

Forse adesso avrò delle spiegazioni, ma ho la lingua secca

 

L’uomo mi si para davanti all’improvviso, sembra uscito dal nulla

 

Ancora nessuna parola e mi invita di sederci

 

La prime parole vengono fuori in un italiano stentato ma determinato

 

-Devo ringraziarla, lei mi ha salvato la vita-

 

Io lo guardo ancora stralunato, sembrando il mio comportamento assai normale

 

-Vede, ero in quella zona da solo perché avevo appuntamento con una persona che mi doveva consegnare della carte per me molto importanti-

 

Accenno un movimento come per dire che non ho bisogno di spiegazioni ma lui insiste

 

-Lei con il suo intervento ha fatto in modo che quegli energumeni non ne prendessero possesso. Io volevo ripagare questo gesto-

 

Io ancora sminuendo il tutto vengo di nuovo zittito

 

L’uomo di fiducia del misterioso personaggio si avvicina a me con una busta

 

Contiene dei soldi, diversi franchi

 

Dalla mia voce il solo suono che emetto è:

 

-Perché io?-

 

Ancora silenzio ed una stretta di mano suggellano l’incontro

 

Rientro in macchina percorrendone il viale

 

Mi giro per un ultimo sguardo alla villa

 

Le luci sono tutte spente

 

Mi sveglio trasalito e tutto sudato

 

Era un sogno

 

Quei formaggi non li ho digeriti

 

Mi è sembrato tutto così vero

 

Ma che avventura

 

Mai capitato qualcosa di simile in Italia

 

Guardo fuori dalla finestra e sembra quasi  veda il volto di quell’uomo

 

Sul comodino una busta

 

Misteriosa Parigi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
9

Vestigia Di Losu

18 January 2025

Sbocci come neve profumata, candida e delicata nella tua grazia allo sguardo dell'etra clemente all'albore delle ultime fredde folate sui rami intrecciati del Losu, dipingi lo sguardo di dolce trasogno. E sotto la tua folta pioggia d'incanto di petali che, come secchi coriandoli, s'adagiano come [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
11

L'Impronta 1/2

Un racconto in versione teatrale

18 January 2025

L'impronta Sabrina e Marcello sono sposati da tre anni. Ma reciprocamente insoddisfatti. Lei desiderosa di diventare mamma, come tutte le donne, lui non è in grado di procreare. Lei continuamente gli rimprovera la sua condizione colpevolizzandolo, lui rimprovera a lei gli atteggiamenti di chiara [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
1
13

Radice

18 January 2025

Mi troncasti Mi spogliasti Strappasti ogni germoglio intriso in me. spegnesti la luce dei miei reni bucasti la voce dei polmoni miei bruciavi e alimentavi la fiamma della sofferenza un’angoscia clandestina un furore così grande Non era vento ma raffiche taglienti Io sanguinante [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
11

Come cominciò 1/3

In memoria di Fredric Brown che col suo “La risposta” ci aveva visto lungo.

18 January 2025

Floyd Milton lasciò che l’assistente di studio gli slacciasse il primo bottone della camicia e allentasse la cravatta. Un po’ gli spiaceva, fiero com’era del suo nodo impeccabile, ma aveva ragione. Gli dava l’aria dell’uomo elegante, ma che non si piega alle convenzioni ed è convinto delle proprie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
8
23

Settembre 2024

17 January 2025

Settembre 2024 Ho fermato i miei passi nel tuo cuore dove ogni tumulto s'acqueta Nei tramonti infuocati di settembre il sapore dolce amaro dei melograni maturi Nei tuoi occhi rifrazioni screziate di pietra d'opale che luce attraversa, la malinconia espiata dei peschi in fiore. Ho vissuto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Un anniversario solenne. Poesia molto delicata.

  • Dario Mazzolini: grazie di cuore ❤ Adribel per la pazienza di leggermi. Mi permetto un 🤗 abbraccio.

3
5
30

Niente più qualcosa di più.

17 January 2025

Dottoressa buonasera. Le scrivo dalla mia camera, la lampada accesa sopra la mia scrivania e la luce dello schermo che proietta una luminescenza azzurra sulle mie mani posate sulla tastiera. L’atmosfera è calma, non c’è nessuno in casa ed io mi sono ritagliato un po’ di tempo per buttare giù due [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
6
25

Pensieri sghembi

17 January 2025

Hai la bocca rossa, muta, serrata da silenzi antichi nella triste risacca in cui ristagnano i tuoi pensieri. Gli occhi sono grandi, tondi, fiutano lenti una vita che pensi d’aver perduto, ceduta ad altre sordità. Osservo quella foto: aggiungere lati alla tua posa, nei pensieri sghembi che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
27

VITE SOSPESE

17 January 2025

Siamo sul taxi diretti verso un ristorante di lusso a Mosca, l’invito arrivato poche ore prima da un vecchio cliente di Marco. Gli piace frequentare persone ricche e potenti, ostentando una ricchezza che non gli appartiene davvero. Arriviamo al Beluga a pochi passi dal Cremlino e la sua eleganza [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
5
28

CALDO FREDDO

16 January 2025

Ghiaccio superficiale. Freddo. Delle lastre bloccate da una recinzione ovale più o meno grande quanto una pista da ballo. Luci intermittenti colorate. Due entrate: una a destra e una a sinistra. Di fronte all'entrata destra, un passaggio da cui tutti entrano con le proprie scarpe ed escono con [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • tsubakitale: Grazie molte, Rocco Malaparte e Lo Scrittore, che ho raggiunto l'obiettivo [...]

  • tsubakitale: L'esilioDiRumba, wow! Sicuramente avrai avuto la vista perfetta per immaginare [...]

2
1
18

Vite in attesa

16 January 2025

VITE IN ATTESA Fa caldo, c’è un odore acre di fumo, il gas di scarico entra dalle finestre rendendo l’aria quasi irrespirabile. All’ingresso occhi scavati si girano verso di noi, facce segnate dalla stanchezza, vestiti stropicciati, corpi rannicchiati. Salendo due scalini entriamo nella sala [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Il Tempo

16 January 2025

C'era un tempo, in cui il tempo non scorreva; nessuno lo considerava e nessuno ne aveva bisogno; non si moriva mai, poiché il tempo, non passava. L'universo che è un'entità viva e intelligente, amava gli uomini e si lasciava esplorare volentieri; ma non si sentiva ricambiato. Gli uomini, man mano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Letto. Io sono convinto che la vita potrebbe anche procedere senza necessariamente [...]

  • ducapaso: Per curiosa coincidenza, tempo fa ho scritto una cosa estremamente tecnica [...]

1
2
25

Ineluttabili memorie

16 January 2025

“Questo mio racconto è stato recentemente scelto, inserito e pubblicato nella raccolta di racconti del concorso letterario online “Racconti familiari”. Lo condivido con voi egualmente, nonostante la finalità sarebbe stata quella di poter partecipare anche con questo racconto al Contest 49 racconti, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su