Qualche tempo a Milano!

 

Perché non approfittarne per conoscere un po’ di Italia?

Così, dopo i primi periodi di assestamento, cominciai a organizzare qualche fine settimana in compagnia delle nuove conoscenze, generalmente di ufficio come Maria (che diventerà, tanti anni dopo, la mia compagna di viaggio abituale).

Conobbi per la prima volta Venezia (che avrei ritrovato anni dopo per le quattro Mostre del Cinema a cui ho partecipato), Torino, la costa ligure, Verona, Padova, i laghi lombardi, Bergamo (altro Festival del Cinema anni dopo), Como.

E poi Chiasso, dove andavo a trovare mio zio console, appena trasferito nella cittadina elvetica.

 

Non era mai stato un appassionato guidatore, ma una volta si trovò a fare, alla guida, una Napoli - Milano, via Autostrada, su una non perfettamente funzionante 500 blu.

Aveva conosciuto nel Residence vicino al Tribunale un’insegnante napoletana anch’essa residente lì. Avevano fraternizzato e un giorno lei gli chiese di accompagnarla, al ritorno da Napoli, sulla sua auto. Si sarebbero alternati alla guida, ma si ritrovò a farlo lui con non poca apprensione: l’auto era vecchiotta e bisognava fermarsi spesso per acqua e benzina.

Il calvario durò un giorno intero.

Una sera lui era in camera a stampare foto come faceva spesso e lei bussò per una cordiale visita. Si accomodò languidamente sul letto e lui… dovette interrompere la stampa delle foto!

 

Mesi dopo sarei arrivato anche più a Nord.

In viaggio con un collega appena conosciuto, verso Amsterdam, passando per Colonia, Bruxelles, Kroningen.

Partimmo con l'auto del collega e, ad Amsterdam, fummo ospiti di Monica, conosciuta a Napoli qualche tempo prima, che ci accolse con molta cordialità e ci portò in giro a conoscere la città.

 

Quello che gli restò impresso fu l’episodio, durante il viaggio di andata, dell’arrivo a Basilea. La città si trova al confine di tre stati: Francia, Svizzera e Germania. Il collega si sentì terrorizzato all’idea di entrare in Francia e, senza fornire spiegazioni, si diresse in Germania.

Rimase molto perplesso e non seppe, al momento, il motivo di tale agitazione, né lo avrebbe mai saputo.

 

La convivenza durante il viaggio non fu sempre idilliaca e il viaggio di ritorno, attraversando tutta la Germania e la Svizzera, fu fatto in un silenzio innaturale e incomprensibile.

Inutile dire che i nostri rapporti finirono lì.

 

E come dimenticare il Festival dell’Unità a Bologna nel 1974, con amici arrivati da Napoli.

Fu la prima e unica volta in cui ebbi l’occasione (e la fortuna) di incontrare, a un dibattito su Politica e Futuro, Pier Paolo Pasolini.

Chiaro, lucido, interessante nelle sue considerazioni. E se ne sente ancora la mancanza!

 

I suoi amici Pietro, Gigi e Massimo avevano conosciuto un gruppetto di ragazze piemontesi, zona Lago Maggiore, e spesso si andava con loro per il fine settimana. Bagno al Lago, pranzi (come sempre) a base di rane o trote, la prima visione ad Arona del film, a parer suo, più divertente che abbia mai visto: Frankenstein Junior di Mel Brooks.

 

L’occasione più positiva (e particolare) fu l’ultima escursione in terra straniera.

Avevo conosciuto a Napoli, due anni prima, Maria, una ragazza tedesca che con le sorelle Regina e Lise, era stata contattata durante una vacanza da Sergio, mio fratello, e Gianni, il solito amico cesariano.

L’unica volta che l’avevo incontrata, in quei giorni, era servita a farci entrare subito in sintonia e avevamo preso a scriverci (in inglese) in modo molto amichevole.

Così avevamo pensato di incontrarci a casa di lei, che viveva a Ravensburg con i genitori.

 

A luglio del 1976 Margherita lo raggiunse a Milano e insieme andarono a Como, dove viveva la famiglia di Lucia, sua sorella, e il famoso marito console, per qualche giro nei dintorni e un bagno al Lago.

 

Partita Margherita da Milano, m’infilai in un treno e arrivai nella cittadina tedesca.

Bussai a casa della ragazza ma… era partita il giorno prima e non era riuscita ad avvisarmi.

I genitori di Maria si accorsero del leggero panico che mi era sopraggiunto, ma cercarono di mettermi a mio agio chiedendo al giovanissimo figlio, che parlava qualche parola d’inglese, di fare da collante linguistico fra noi.

La sera a cena furono invitati due conoscenti che balbettavano qualcosa di italiano e così trascorremmo una serata tranquilla, discorrendo di varie ed eventuali.

 

La mattina dopo arrivò una telefonata: era un telegramma dall’Italia in cui Margherita mi annunciava l’arrivo della chiamata per il Servizio Civile.

Così il giorno dopo mi rimisi in viaggio, un po’ malinconico: ero stato accolto tanto familiarmente che mi dispiaceva dover ripartire subito.

 

Cinque anni dopo si ritrovò con Cesare a ripartire per Monaco nell’auto di Wolfgang e Brigitte.

Wolfgang era uno studente universitario che si era trovato a Napoli per una tesi sulla Mensa Bambini Proletari (dove aveva svolto il Servizio Civile), con una fame fuori dal comune e senza un filo di pancia. Che invidia!

Arrivati a Monaco dai genitori del ragazzo, lui e Cesare erano convinti, non avendo mangiato granché durante il viaggio, d'incontrare “piatti” tipici e abbondanti. Mal gliene incolse!

Così il giorno dopo Cesare preparò, con farina e pelati, una fettuccina fatta in casa che i loro ospiti gradirono oltremodo.

Stessa situazione anche a casa di Brigitte, sul lago di Costanza.

La sera spaghetti con… ortica colta nel giardino di Brigitte!

Tutto ciò per dire che proprio vicino a quel lago si trovava Ravensburg, e così si tornò a casa di Maria.

Wolfgang li accompagnò e… come si fossero visti due giorni prima.

Una festa da parte dei genitori, del fratello (ormai cresciuto) e delle sorelle, che rincontrava dopo circa nove anni.

Chiaramente, Maria non c’era!

La famiglia della ragazza insistette perché restassero a cena, li avrebbe riaccompagnati una delle ragazze. In loro onore, un’enorme tavola imbandita a volontà.

Alla fine della serata una birra in un pub e, dopo, Regina li accompagnò a casa di Brigitte, dove erano ospitati.

I contatti epistolari con Maria continuarono ancora per diverso tempo, ma non ha più rivisto nessuno di loro.  

 

Tornai in Italia e il 26 luglio del 1976 ero a Napoli: l’importante esperienza di Milano era conclusa. Terminato il Servizio Civile sono rientrato al lavoro, fino al 30 novembre 2016, nella mia città.

 

Mi sono ritrovato a Milano nel 1986, di passaggio, accompagnando Gennaro dopo il viaggio con lui e Nicola al Giglio, all’Isola d’Elba e in Val d’Aosta.

L’ultima volta è stata nel 1995, a casa di amici per un paio di giorni: la città mi sembrava cambiata e meno interessante… e piena di zanzare!

Tutti i racconti

7
7
36

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
20

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
31

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
25

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
72

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su