Dopo un po’ mi resi conto che Milano poteva offrire un arcobaleno di possibilità.

 

Il Cinema, la sua passione.

Film della stagione e Cineclub, come il Centro San Fedele: Rassegna impegnativa con titoli ad hoc.

Una sera ero in ritardo per la proiezione. In Piazza Cordusio attraversai la strada di corsa per raggiungere il tram che stava arrivando. Fui preso in pieno da un’auto, alla gamba destra, ma la cinemania fu più forte: mi rialzai e, zoppicando un po’, presi il tram che mi avrebbe portato alla visione del rilassante e ameno… SOLARIS di Andrej Tarkovskij.

 

Il Teatro fu una scoperta.

Assistetti a una gran quantità di rappresentazioni alternative, da teatro off, trovandomi anche, in piccole Sale, a essere… unico spettatore!

Le Rassegne estive, all’aperto, erano costellate da titoli quali L’UNDICESIMA GIORNATA DI SODOMA – LA MORTE DI ASTOLFO E GRIMILDE e altri.

Sempre in compagnia della mia fedele macchina fotografica, una mitica ZENIT sovietica.

 

Altra esperienza interessante fu la Palazzina Liberty in Largo Marinai d'Italia.

Dario Fo, Franca Rame e il loro gruppo avevano occupato la Palazzina in quel periodo e, informato da Paolo, un collega simpatico con baffoni e capelli arruffati, andai a curiosare. Così mi ritrovai a partecipare all'allestimento della Palazzina, con trasporto di suppellettili e quantità enorme di libri. Alla fine delle giornate Dario s’intratteneva con noi e, in pratica, tracciava sera per sera il suo MISTERO BUFFO e i testi teatrali che stavano preparando e che puntualmente si andavano a vedere al momento della messa in scena.

Ho visto Dario in teatro anche in seguito, in tutt'Italia. L'ultima volta nel 2014 alla RAI di Napoli.

 

La Musica è stata la “rosa d’inverno”

del periodo trascorso nella città lombarda.

 

Prima di arrivare a Milano avevo suonato per sei anni con il mio gruppo, i Favolosi BLACK SOUND, e mi era dispiaciuto non poter continuare per… avvenuta maturità!

 

Si andava spesso ai concerti. Ricordavo, fra gli ultimi, il grande spettacolo con EMERSON, LAKE AND PALMER allo Stadio Flaminio a Roma il 2 maggio del 1973: seduto con gli amici sulla terra battuta del campo vissi delle emozioni pari solo allo storico DYLAN/SANTANA al PalaEur, sempre a Roma, il 20 giugno del 1984 e allo strabiliante DIRE STRAITS allo Stadio di Cava dei Tirreni il 19 settembre del 1992.

 

Mi era rimasta in mente una delle prime esibizioni "ufficiali" di Edoardo Bennato e della Nuova Compagnia di Canto Popolare, nella Galleria Umberto I a Napoli, accompagnati dal mitico Roberto De Simone alla tammorra: fu un successo che aprì loro la strada verso i palcoscenici nazionali.

 

I due anni a Milano sono stati pieni di concerti cui ho assistito, con alcune delle emozioni che mai avrei provato in seguito.

 

Ma andiamo per gradi.

Il primo ricordo come dire, tenero, fu un concerto al teatro Astoria, dove, per un paio di centinaio di ragazzi, si esibiva uno spilungone smilzo con capelli lunghi, chitarra e armonica a bocca.

Era al primo album e si chiamava Francesco De Gregori: timidissimo e riservato, ma interessante e con un sicuro avvenire davanti a sé.

 

Ancora molte serate (con o senza LOC): il supergruppo Dalla, De Gregori, Ron, Zenobi, al Castello Sforzesco; il Nuovo Canzoniere Italiano di Pietrangeli, Marini, Della Mea, Ciarchi e altri. Giorgio Gaber al Teatro Lirico, come anche la Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Tutti rivisti in seguito anche a Napoli.

 

E che dire della musica militante, visto che erano anni artisticamente impegnati?

Un concertone al Vigorelli, con Finardi, Stormy Six, Alberto Camerini e la PFM, con Franz Di Cioccio alla batteria.

E ancora Guccini, Vecchioni e tanti altri seguiti anche in seguito.

 

Un altro concerto militante con Finardi e Camerini lo scovai in un Centro Sociale occupato.

Mi accomodai nella saletta e iniziai ad ascoltare e vedere i gruppi.

Qualcuno si alzò e mi si piazzò sulla visuale. Glielo feci notare e per tutta risposta ricevetti la solita solfa pseudo-dogmatica sulla musica che va solo ascoltata senza creare miti.

A quel punto, pensai, meglio restare a casa a sentire i dischi. Altro che musica per tutti da vivere e condividere!

 

Ma i fiori all'occhiello sono due.

Il concertone al parco Lambro del 2 giugno 1975, quinta edizione della Festa dei Proletariato Giovanile .

Grande folla, pare fossero centomila persone, sulla scia di una Woodstock di periferia, ma il palco era altrettanto bollente.

Dopo i Jumbo, sul palco il Canzoniere del Lazio, Toni Esposito e Napoli Centrale. E poi Antonello Venditti, la PFM e Giorgio Gaber.

E si finì con la Nuova Compagnia di Canto Popolare che ci coinvolse in un interminabile girotondo accompagnato dalle loro tammurriate.

Erano le due di notte, i bus non c'erano e di passaggi nemmeno l'ombra. Bisognava tornare a piedi. Avevo (ed ho) gran senso dell'orientamento e la strada mi sembrò riconoscibile e praticabile.

Dopo un paio d'ore di cammino mi stesi un po’ su una panchina. All'improvviso vidi un'auto della polizia che si avvicinava. Mi alzai di scatto. Erano anni per certi versi difficili, meglio non mettersi in situazioni complicate. L'auto passò e andò via.

Ripresi il cammino e arrivai al Residence alle cinque.

Mi svegliai alle sette e andai in ufficio, infilandomi, ogni tanto, in uno stanzino per dormire qualche minuto. All’uscita, subito via per un lungo sonno.

 

Era stanchissimo ma ne era valsa la pena.

Lo avrebbe rifatto subito!

 

Ma il giorno più importante dei due anni a Milano è stato il 15 novembre 1975.

Era la prima volta e non l'avrei più rivisto in concerto in vita mia.

Lo seguivo da anni. Avevo tutti i suoi album (come li avrei avuti tutti anche in seguito) e ne apprezzavo senza esitazione la poetica, la voce calda e sensuale da eterna sigaretta in bocca, le tematiche artistiche e umane che lo accompagnavano e lo identificavano.

Il concerto si teneva al Pala Lido.

Da un po' era accompagnato dai New Trolls e, chiaramente, si trattava di Fabrizio De Andrè. Il mio amato Faber!

Fu il famoso concerto del testo politico di VIA DELLA POVERTA' con l'inserimento dei nomi di Almirante e soci snocciolati a difesa della "nostra generazione".

E fu anche il concerto della bomba in casa: gli organizzatori annunciarono la presenza di una bomba nel Palazzetto e fu fatto uscire tutto il pubblico.

Anch’io mi ritrovai all'esterno ma, dopo una mezz'ora di controlli, fummo fatti rientrare tutti per continuare ad assistere a quella celebrazione poetica e musicale.

 

Un’emozione che gli  è rimasta impressa per sempre! 

 

E la passione per Cinema, Teatro e Musica non si è mai spenta.            

Ma di tutto questo parleremo anche in altri momenti.

Tutti i racconti

2
3
10

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: benvenuto anche da parte mia su LDM. Un esordio di tutto rispetto con un rapporto [...]

  • TheObserver: Grazie per il benvenuto, amici di Lettere :-) Spero di essere all'altezza [...]

1
2
7

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
6
21

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
17

Le Sorelle : Il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: anche la seconda puntata, carissimo non delude. Giulio non ha tradito l'amore [...]

  • Walter Fest: Scusate info di gruppo: Se avete tempo date un'occhiata al nostro blog.

6
8
22

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Grazie per la tua instancabile opera divulgatrice. Napoli ha un [...]

  • Gennarino: Paolo Ferazzoli PRFF: Grazie di cuore. Napoli ha un patrimonio cuturale immenso. [...]

2
3
27

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz, tosta Caterina. Chissà se Giulio è in grado di difendersi.Like

  • Oggetti Smarriti: Cari Dario e Dax, vediamo domani cosa succederà. Grazie per avermi letto [...]

5
3
29

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Un attimo di serenità in un mondo caotico..like

  • Lo Scrittore: Gli album di foto sono la testimonianza reale di vite vissute in altri tempi, [...]

4
10
38

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: noi che abbiamo piedi stanchi e consunti quante volte abbiamo dovuto rincorrere [...]

  • Libera: Hai ragione. è stato un mix di ricordi personali di bambina e di ricordi [...]

7
8
31

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

20
18
102

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
9
38

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

6
10
40

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su