La giovane sacerdotessa uscì dal tempio di Vesta dove l'avevano nominata Prima Custode del fuoco sacro, nonostante la giovane età.

Aveva solo quindici primavere e non l'avrebbero mai elevata a tale rango se non fosse stata la nipote di Vespasiano.

La sua famiglia era una delle più ricche di Roma e persino l'imperatore si rivolgeva a suo padre per avere cospicui prestiti e finanziare così i suoi lavori interminabili e dispendiosi.

A lei, Flavia, Vespasiano piaceva, ma sapendo delle sue stranezze si teneva lontana e i suoi genitori le avevano impedito di vederlo mai da vicino.

Consapevole che il caro 'zietto' non guardava troppo per il sottile se una donna gli piaceva ed era sempre propenso a condannare a morte chi lo contrariava, erano molti i padri o i fratelli finiti nel circo perché avevano tentato di difendere le figlie o le sorelle.

Camminava a testa alta fiera di essere una vestale e tranquilla perché la legge proteggeva le sacerdotesse e chi le avesse oltraggiate sarebbe stato messo a morte.

Il velo azzurro dichiarava il suo stato di donna sacra alla dea e tanto bastava.

Accanto a lei una lussuosa lettiga portata da sei schiavi nubiani e preceduta da un eunuco il quale gridava alla folla di fare largo e lasciare libero il passaggio alla nobile Vestale. In quel momento lei preferiva camminare e sgranchirsi le gambe, cosa che non le capitava spesso nel tempio.

La Grande Madre al comando di tutte le vestali e attenta custode del fuoco sacro, aveva fiducia in lei e le aveva affidato un compito delicato: doveva contattare il capomastro dei lavori all'anfiteatro Flavio, personaggio importante, secondo solo all'imperatore.

Arrivata nei pressi del grande cantiere non potè proseguire a piedi a causa del pantano non ancora prosciugato che circondava i lavori. In quel posto esisteva già un laghetto che si era trasformato in acquitrino fangoso.

Il liberto vide la sua difficoltà e senza por tempo la prese in braccio e la portò all'asciutto.

Lo vide su in alto, cavalcioni ad una trave seminudo per il sole cocente e dall'alto dirigeva i mastri muratori e i taglia pietre, i marmisti intenti a scolpire le belle statue per adornare gli archi e i decoratori impegnati a dipingere a vivaci colori tutte le statue e gli archi.

Si capiva che sarebbe stato una magnificenza.

Flavia chiamò un muratore di passaggio: << Puoi salire e pregare Tito Svetonio di scendere, digli che la Gran Madre gli deve parlare e ha mandato me per avvertirlo>>

<<Vado subito, Domina>>, il muratore si inchinò davanti alla giovane sacerdotessa con tutto il rispetto che poteva.

Tito Svetonio la vide e vergognandosi della sua nudità indossò in fretta una tunica, ma si sentiva indecente e si presentò davanti alla fanciulla vestito: << Dimmi, sei tu che vuoi conferire con me ?>>

<<Ave Tito sono Flavia e vengo da parte della Grande Madre che ti deve comunicare cose che ignoro, ma devono essere importanti>>

<<Bene, di' pure alla Gran Sacerdotessa che sarò da lei appena avrò fatto un bagno alle terme>>

Si salutarono cordialmente e lei tornò al Tempio di Vesta che si trovava abbastanza lontano dall'anfiteatro che già si cominciava a chiamare Colosseo per via della enorme statua dell'imperatore Nerone oramai demolita per fare posto all'arena.

La Vestale era in trepidante attesa e parve sollevata dopo che Flavia le riferì l'esito della sua missione.

La giovane si recò nella sala dei triclini per consumare il suo pasto di mezzogiorno e trovò posto vicino a Claudia Minore. I tavoli erano allestiti con grandi vassoi di frutta proveniente dall'Etruria e dalla Felsinea, verdure fresche dall'agro romano, poca carne e molti grossi pani conditi con origano e olive cotte al forno, in un vaso etrusco di prezioso bucchero era conservato del garum, la salsa di alici fermentate al sole, di cui a Roma si faceva largo uso che e piaceva particolarmente alle giovani vestali, tutte ne versavano a piacere sulle fette di pane.

Anche Flavia si servì generosamente di salsa e grosse fette di pane. Mangiò con l'appetito della sua età, terminò in fretta e si recò al tempio per controllare che i grossi bracieri fossero accesi e la brace non si spegnesse, verso sera sarebbero arrivate le domestiche e le schiave delle case signorili con i loro vasi per ricevere il fuoco, sicure che quel fuoco sacro avrebbe dato miglior sapore ai loro cibi.

Nelle case dei ricchi si sarebbe allestito un focolare per arrostire la selvaggina e i fagiani o i pavoni ripieni di prugne, uva o castagne , le anatre circondate da arance di Sicilia e la sella di maiale con le mele e tutte le erbe aromatiche quali rosmarino, salvia, timo e ogni altra erba coltivata nell'orto di casa.

L'aglio era di largo consumo e si mangiava crudo, come la cipolla.

La vita delle vestali era molto ritirata tranne per alcune che al mattino si recavano al mercato per provvedere di frutta e verdure fresche la casa.

Quando capitava un'uscita eccezionale come quella del mattino meritava un festicciola e durante la cena le compagne avrebbero servito dolci coperti di miele e frutta caramellata e sarebbe intervenuta anche la Grande Madre.

Con queste prospettive, Flavia si mise a tavola sul suo triclinio e attese che le schiave portassero in tavola i cibi prelibati. Ci sarebbero state quaglie in crosta di pane e salsa di mirtilli pesci del lago Trasimeno e focacce di farro glassate di miele di acacia molto fine e saporito.

La frutta fresca non mancava mai e le giovani erano molto felici, a quell'età è facile essere felici.

<<Hai saputo della nuova religione che imperversa qui a Roma?>>, Chiese a Flavia Galla Antonina, sua amica

<<No di che si tratta ?>>

Flavia era incuriosita e l'altra fu felice di mostrare il suo sapere.

Tutti i racconti

2
4
14

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • TheObserver: Grazie per il benvenuto, amici di Lettere :-) Spero di essere all'altezza [...]

  • Rubrus: Si sa che per farsi apprezzare spesso si deve morire. Mi sono sempre chiesto [...]

1
2
10

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
6
21

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
2
18

Le Sorelle : Il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: anche la seconda puntata, carissimo non delude. Giulio non ha tradito l'amore [...]

  • Walter Fest: Scusate info di gruppo: Se avete tempo date un'occhiata al nostro blog.

6
8
23

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Grazie per la tua instancabile opera divulgatrice. Napoli ha un [...]

  • Gennarino: Paolo Ferazzoli PRFF: Grazie di cuore. Napoli ha un patrimonio cuturale immenso. [...]

2
3
27

Le Sorelle : il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz, tosta Caterina. Chissà se Giulio è in grado di difendersi.Like

  • Oggetti Smarriti: Cari Dario e Dax, vediamo domani cosa succederà. Grazie per avermi letto [...]

5
3
29

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Un attimo di serenità in un mondo caotico..like

  • Lo Scrittore: Gli album di foto sono la testimonianza reale di vite vissute in altri tempi, [...]

4
10
38

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: noi che abbiamo piedi stanchi e consunti quante volte abbiamo dovuto rincorrere [...]

  • Libera: Hai ragione. è stato un mix di ricordi personali di bambina e di ricordi [...]

7
8
31

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

20
18
102

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
9
38

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

6
10
40

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su