La nave si era staccata dal molo di pietra. Gli uomini ai remi impressero subito un buon ritmo, mentre altri si adoperavano per issare le vele.

Quella nave portava a bordo un gruppo di uomini scelti dai maggiorenti della città. La violenta carestia che imperversava sulla loro terra aveva costretto il consiglio degli anziani a decidere di inviare una nave in terre lontane con l’intento di fondare una nuova città, un nuovo insediamento per salvare, se possibile, parte della loro cultura. La decisione aveva avuti momenti critici quando era arrivato il momento di scegliere chi doveva far parte della spedizione.

Ci furono contrasti, ma alla fine furono scelti circa ottanta uomini per quella missione piena di speranze. Su ordine degli anziani la nave doveva recarsi, prima del viaggio, presso l’oracolo che avrebbe anticipato parte del loro futuro.

Dopo il rituale del sacrificio alla Dea si erano messi in viaggio. Il mare era calmo e la navigazione procedette tranquilla fino alle coste dell’isola dove dimorava l’oracolo. Il capitano designato si recò, seguito dai suoi ufficiali, nell’antro per ascoltare il vaticinio. Deposero, come si usava fare, le offerte di cibo e preziosi e attesero seduti a terra che l’oracolo svelasse le sorti del viaggio intrapreso.

Il tempo passava ma niente accadeva, gli uomini erano in ansia, cominciarono a guardarsi intorno, a chiedersi se quel silenzio non fosse foriero di sventura. Gli animi erano tesi e il vocio aumentò fino a diventare un rumore di sottofondo fastidioso. Il capitano stava per zittire i suoi uomini, quando dal fondo della grotta si udì una voce potente, austera e severa.

  • Uomini della Calcide, non siate frettolosi, non c’è motivo di avere premura. Il vostro viaggio è ancora agli inizi, andrete incontro a situazioni anche molto spiacevoli, ma alla fine raggiungerete la vostra meta. La riconoscerete quando la vedrete, ci saranno i segni di amore fra la donna e l’uomo ed è lì che dovrete fondare la vostra città. Qualcuno di voi non vedrà quel posto perché si perderà durante il viaggio, ma è il prezzo da pagare affinché tutto vada bene. Ora lasciatemi riposare, io non posso dirvi di più, affidatevi alla Dea Artemide che sarà la vostra compagna di viaggio proteggendovi dai pericoli che incontrerete. Andate uomini e tenete in mente le mie parole, che gli Dei tutti vi siano propizi.

Ascoltate le ultime parole, il capitano decise che potevano tornare alla nave rimasta sulla riva. Una volta saliti a bordo e alzate le vele Agatos radunò gli uomini in coperta per mettere al corrente chi era rimasto a bordo sulle profezie dell’oracolo.

  • Compagni, quelli che erano con me hanno ascoltato il vaticinio. A voi che non c’eravate dico che ci ha esortati a proseguire il nostro viaggio con la certezza che arriveremo in un posto dove potremo fondare una nuova città e, con l’aiuto delle donne che troveremo, dare vita alla nuova Calcide. Certo questo viaggio non sarà privo di pericoli e qualcuno di noi si fermerà lungo il cammino. Quando siamo partiti sapevamo tutti di mettere in gioco le nostre vite, ma la speranza di riuscire nel compito che ci è stato assegnato renderà la nostra morte degna del sacrificio che siamo disposti a offrire. Ora bando alle chiacchiere, alzate tutte le vele e affidiamoci alla lucente Artemide, lei ci guiderà verso l’ignoto.

La nave procedeva sulle acque azzurre dell’Egeo che per fortuna era calmo. Man mano che proseguivano verso ovest incontravano isole dall’aspetto desolante, un panorama di pietre sbiancate dal sole e poche capanne al riparo di striminziti alberi. Altre terre invece si presentavano, a vederle da lontano, come una unica massa verde. Foreste che coprivano l’intera superficie. Arrivarono nei pressi della capitale Atene e la videro appollaiata sulla collina che brillava al sole nel bianco dei suoi marmi e delle sue dimore patrizie. Il tempo di districarsi fra le innumerevoli isole e isolotti che facevano da contorno alla fulgida bellezza della città più potente della Grecia e proseguirono a remi perché il vento era sceso improvvisamente.

Passato lo sbarramento degli isolotti videro pararsi dinnanzi a loro un orizzonte senza visione di terre. Una distesa d’acqua che era diversa da quella che avevano percorso finora. Era mare aperto e, nonostante fossero abili marinai e avessero navigato in lungo e in largo nelle acque elleniche, quell’orizzonte senza terre mise loro addosso un senso di ansia, d’insicurezza. Non si erano mai spinti fino a quel punto. Nei loro viaggi avevano sempre avuto nel loro orizzonte la visione di terra.

Diede ordine di alzare i remi e alzare una sola vela, aveva visto il mare dare segni di mobilità e non voleva rischiare di perdere qualche vela per qualche improvviso colpo di vento. Procedevano lentamente, spinti dal leggero vento di levante che spingeva l’imbarcazione verso la direzione in cui erano diretti.

Erano arrivati al centro di quelle acque diventate più scure, più mosse. Il vento stava rinforzando e la barca prese a ondeggiare. Si alzava sulle onde più alte per poi cadere di colpo quando passata l’onda arrivava il richiamo dell’onda successiva. Tutti gli uomini a bordo sapevano cosa fare. Cominciarono ad assicurare le parti mobili con delle funi in modo da non perderle nella tempesta. La grande vela fu ammainata e alzate due più piccole, prendevano più vento e trasmettevano più spinta alla nave che beccheggiava come un guscio di noce.

Nonostante le condizioni disagevoli in cui si trovavano, il capitano ordinò di fare un sacrificio alla Dea Artemide affinché li preservasse dal pericolo. In fretta e furia fu allestito un’ara di bronzo e fissata al tavolato del ponte, su quello il sacerdote, che nei viaggi non mancava mai, operò il sacrifico di  un agnellino preso dalla stiva. Raccolto il sangue in una coppa d’argento che serviva proprio a quello scopo, lo offrì alla Dea alzando la coppa al cielo, poi, affacciato sulla murata destra della nave, fece cadere il sangue in mare. Mentre officiava al sacrificio non mancò di cantare le lodi della Dea. Una litania cantata sottovoce per non disturbare con la sua voce sgraziata le orecchie della divinità.

La tempesta nonostante il sacrificio non accennò a calmarsi, continuò ancora fino all’ora sesta, quando il sole, anche se nascosto dalle nuvole, si apprestava a tornare da dove era uscito la mattina. Quando fu buio il vento cessò e il mare, pur restando mosso, placò il suo moto permettendo alla nave di rallentare la sua corsa.

Gli uomini esausti guardarono le stelle per orientarsi e fare il punto di dove erano giunti loro malgrado. Scomparse le nubi nere, il cielo offrì lo spettacolo di una luna non proprio piena, ma luminosa abbastanza da permettere agli uomini di rendersi conto che davanti di dritta c’era una enorme massa oscura, sembrava una montagna enorme il cui profilo si stagliava nel blu della notte.

Tutti i racconti

0
0
4

L'Alba dopo il turno di notte

Storie colorate ad arte tra pittura e scrittura perché sappiatelo finché c'è arte c'è speranza

22 November 2025

Amici lettori ancora una storia a colori, ancora una storia in tandem, ancora una storia per stupirvi, la vita è troppo sbiadita non trovate? Vi sentite scombinati e confusi? Vi sentite frustrati e senza prospettive? Io e il mio amico Adriano l'artista proviamo a darvi una scossa, seguiteci e vi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

La bella sigaraia (4/4)

22 November 2025

Il corpo ritrovato… sì, affermano sia quello di Mary. Ma su quali basi? Sulla sola coincidenza del tempo, nient’altro. La mente razionale non può accettare una tale coincidenza, il fortuito è bandito per definizione dal ragionamento logico-deduttivo. Analizziamo. La ragazza scompare, e in un intervallo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
19

Gemellaggio 3/3

21 November 2025

«Mi fanno venire i brividi» disse Max «animali a sangue freddo». «Però...» intervenne Ambra preparandosi per andare a dormire. «Hanno ragione, lo so. Me la ricordo la teoria dell’estro nascosto. Ventesimo secolo, se ben ricordo. Solo che vederla applicare così... «Animali a sangue freddo. Mi fanno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: E adesso... qualcosa di completamente diverso: se non altro perchè è [...]

  • Rubrus: ps: va da sè che le parti in cui dice che va bene non sono interessanti [...]

1
2
14

La bella sigaraia (3/4)

21 November 2025

Purtroppo, qualche giorno dopo mi accorsi di essermi sbagliato un’altra volta, leggendo sullo stesso odiato quotidiano: ORRORE SUL FIUME HUDSON! Il terribile assassinio della bella Mary Rogers sconvolge New York! New York, 25 luglio 1841 Una tranquilla e luminosa domenica d’estate si è tinta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
20

Gemellaggio 2/3

20 November 2025

«Abbiamo un detto, sulla Terra: “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”. E, dato che l’idea è vostra...». Srexis esitò, poi disse «Ecco… è come mangiate, tanto per cominciare». «Come?» Ambra era decisamente sorpresa. Avevano gustato il cibo locale senza troppa difficoltà. Certo, non avevano adoperato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
15

La bella sigaraia (2/4)

20 November 2025

Da qualche tempo quell’uomo tornava spesso. Parlava poco, ma i suoi occhi dicevano più di qualunque parola. Non sapevo se temerlo o compatirlo. Avevo sentito dire che scriveva storie strane e che viveva quasi senza soldi. Pensavo a lui, a volte, la sera, quando spegnevo la candela e restavo ad [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
18

Gemellaggio 1/3

19 November 2025

Se un uomo avesse guardato il seno di Ambra in quel modo, Max gli avrebbe mollato un cazzotto. Probabilmente lo avrebbe fatto anche se si fosse trattato di una donna. Ma Shassta non era né donna né uomo. Non era neppure un essere umano. Ciò non di meno dovette percepire l’irritazione di Max perché [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: E' il racconto cui accennavo quando ZR parlava dell'ovivorous montanae. [...]

  • Maria Merlo: Mi piace il taglio psicologico e la focalizzazione sulle problematiche interiori. [...]

2
6
24

La bella sigaraia (1/4)

19 November 2025

L’odore del tabacco mi resta addosso così tenacemente che, per quanto usi il sapone, non riesco a liberarmene. Ma devo convivere anche con altro, oltre a quell’odore che impregna ogni cosa del luogo in cui trascorro dieci ore al giorno della mia vita. Ogni mattina, entrando nell’emporio di Anderson [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
9
24

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: veramente ti sei commosso Dax? ... guarda che mi hai fatto il più grande [...]

  • Dax: @thecarnival Mi sono immaginato Lyra, wuesta creatura fragile e l'ho associata [...]

4
7
37

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Sì, infatti, per me non è drammatica - e non era nell'intento, [...]

  • Dax: carino....like

4
6
24

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
45

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

Torna su