Un pomeriggio, in un’elegante pasticceria di Pest, una donna racconta a un’amica della sua storia d’amore con il marito, l’unico uomo della sua vita, da cui è separata e che ha sposato un’altra donna, la giovane serva dei suoi suoceri.

 

L’attesa.

E’ utile e formativa per il nostro spirito?

Espressione di un sentimento

e libertà di espressione dello stesso.

Perdere la persona amata (troppo e male)

per conquistare il mondo?

È la vita a decidere e spesso

noi siamo sconfitti dalla vita stessa.

La persona giusta non esiste.

 

Una sera, anni dopo, in un bar della stessa città, il marito racconta a un amico, davanti a tanti bicchieri di vino, la storia dei suoi amori, prima la moglie e poi la giovane di cui era stato innamorato e dalla quale è separato.

 

La sua storia e la Storia

della sua classe e dei suoi obblighi.

Autocontrollo obbligato per Lui.

La solitudine pur vivendo nella moltitudine.

 Lo sviscerare del proprio animo

senza trovare una strada, una via d’arrivo.

Il potere delle macchine sugli individui

(e mi ritorna alla mente il

Progresso senza sviluppo di Pasoliniana memoria).

 

In un albergo di Roma, dieci anni dopo, la stessa giovane racconta al suo amante, un batterista ungherese, della sua storia personale e dell’incontro con lo scrittore amico del marito che l’ha molto influenzata.

 

La vita nella più nera miseria

prima di arrivare a lavorare a casa dei nobili.

La cultura come senso della vita

e non solo come conoscenza.

 

In un bar di New York dove lavora come barista, molti anni dopo, il batterista racconta a un avventore della sua fuga da Pest negli anni del bolscevismo e dell’arrivo a Roma, dove conosce la giovane, il suo amore, morta dieci anni prima (e di cui conserva una foto, esposta dietro il bancone in bella vista).

E della decisione di partire per gli USA e interrompere la carriera da musicista. E mentre serve al bancone…

 

Sándor Márai (1900/1989): un autore alla continua ricerca di sé stesso e della propria Heimat (Patria) intesa come “posto dell’anima”.

Così anche i suoi personaggi sono spesso in viaggio, verso un altrove che li renda più appagati o soddisfatti.

E in questo romanzo si evidenziano ancor di più le difficoltà dell’autore a riconoscersi ancora nella sua Ungheria, dopo l’occupazione nazista e poi quella russa. Anche lui, come i protagonisti, sceglie l’esilio volontario (nel 1948).

 

Dunque, partiamo dal titolo.

In originale è AZ IGAZI, letteralmente QUELLO GIUSTO, di genere neutro, intendibile come MOMENTO GIUSTO - ELEMENTO GIUSTO - SCELTA GIUSTA. Quindi non solo come DONNA GIUSTA.

 

Il romanzo è strutturato in tre capitoli e un epilogo, durante i quali c’è un’unica voce narrante che ci descrive gli avvenimenti, mentre l’interlocutore ascolta e tace. In pratica tre monologhi. I primi due pubblicati nel 1941, il terzo aggiunto nel 1949 e l’edizione conclusiva, quella di cui vi parlo, con l’epilogo, nel 1980.

Sono quattro testi che potrebbero benissimo essere pubblicati ognuno per proprio conto, come romanzi autonomi uno dall’altro, tanto è intenso l'afflato emotivo e letterario che vi si respira all’interno.

 

Dopo L’ISOLA (1934) e DIVORZIO A BUDA (1936), con LE BRACI (1942), il suo capolavoro, lo scrittore si è fatto conoscere al pubblico internazionale ma questo romanzo certamente non è da meno.

Come sempre la sua scrittura è magnetica, è come un magma lavico che fuoriesce dal terreno e ti avvolge, e tu ti fai avvolgere e non interrompi la lettura.

Di cosa parla il romanzo? Dire che parla di una storia d’amore e di un momento storico (gli anni a cavallo dei due conflitti mondiali e il dopoguerra) è altamente riduttivo. Si parla della vita e del vissuto di generazioni e popoli, di storia pubblica e privata che si evolve, di Amore e amori rincorsi fraintesi malvissuti, di silenzi e sentimenti non espressi.

 

Il romanzo mi ha fatto pensare anche a IL GIUOCO DELLE PARTI di Luigi Pirandello, dove ogni personaggio deve seguire anche forzatamente il ruolo assegnatogli dal destino o dalla Storia, e RASHOMON di Akira Kurosawa, dove si assiste alla descrizione del punto di vista soggettivo sugli avvenimenti e sulla Vita.

Con questo testo l’autore svela il suo malessere interiore e ti fa rendere conto che è il TUO, ancora da risolvere.

 

Le storie e la Storia si ripetono?!?

 

Tutti i racconti

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

0
0
0

La civetta e il delfino

31 March 2023

Sollevò la tavoletta, prese il pene con la mano sinistra e indirizzò il getto al centro. Il liquido ambrato gorgogliò per un tempo interminabile rilasciando un afrore alcolico. "Quanto cazzo ho bevuto ieri sera?" si domandò. Si asciugò, azionò lo sciacquone e, mentre si lavava le mani osservò [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
0

Un'emozione incredibile

31 March 2023

Un'emozione incredibile guardare che la tua cucciolina tra un po' diventerà mamma per la prima volta È così buffa con quel pancione che barcolla. In un attimo è diventata adulta quando allora era una semplice puffosa creaturina inerme... Il tempo passa, galoppa come un treno e la sua velocità [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
9
13

L'orlo

30 March 2023

L’uomo in frac sedeva sul corincione, le gambe penzoloni nel vuoto. Sotto, dieci piani di vetro e cemento precipitavano verso un cortile immerso nell’ombra. Sopra, in cielo, sfrecciavano alcuni rondoni. L’altro uomo sul terrazzo, quello con gli occhialini rotondi, sospirò. Aveva l’aria di uno che [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Sui tag non so ancora bene come regolarmi. Sono sempre tentato di metterne [...]

  • Andrea Occhi: Io non li inserisco, quadi mai. È la direzione editoriale che li inserisce. [...]

1
6
10

Aforisma

30 March 2023

Non saremo mai così distanti finquando i nostri cuori continueranno a battere palpiti d'amore l'uno per l'altro! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
14

Ninna nanna

29 March 2023

Ninna nanna amore mio Vicino a te ci sono io Non ti devi preoccupare Ma devi solo riposare Lascia fuori i tuoi neri pensieri Riempili solo con dei bei cartelli veri Ognuno di questi indica esattamente la via Per percorrerla leggili e rispettali Via della Felicità Corso del Sorriso Salita al Paradiso [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: ciao a tutti e grazie
    fare una cosa normale? accipicchia, penso che mi [...]

  • Walter Fest: Pata sei cascato nel tranello....rifletti...e se a volte fare una cosa normale [...]

2
20
19

Lanvin

Di una cravatta e del suo nodo di coincidenze

29 March 2023

Adorava le cravatte non comuni. La preferita era una lingua di seta rosso acceso con grandi disegni, tipo maglie di catena, incastrati due a due: uno di colore bianco, uno di colore blu. Nel cappuccio era impresso il simbolo di una prestigiosa ed antica casa di moda parigina: una donna ed una bambina [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
7
11

IL CIELO MI GUARDA

...in silenzio...

28 March 2023

Abito in una via privata con poco traffico e quando salgo in terrazza sono stupita dal silenzio in cui è immersa la natura. Gli uccelli che volteggiano nel cielo non fanno rumore. Le grandi palme che danzano al silenzioso sospirare del vento sono mute. Il sole, la luna e le stelle sorgono, tramontano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: come sempre brava
    sempre sopra le nuvole a farsi guidare nel bello
    strizzando [...]

  • Adribel: Un bel senso di rilassamento mi ha pervasa man mano che leggevo!

1
5
17

Aforisma

28 March 2023

Imparerò a voltare pagina con quella stessa facilità di cui tu hai perso me mentre tenendomi la mano, già guardavi oltre coltivando interesse verso un altro paio di occhi da conquistare! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

1
17
20

Alle volte

27 March 2023

Alle volte si fa fatica ad accettare la realtà, ma soprattutto la verità e quando ti rendi conto di essere rimasta sola in un buio pazzesco vorresti solo andare via lontano da tutti. Già proprio così prendere un treno e vagare e vagare finché non riesci a trovare la pace interiore… Mi viene fatica [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: ..... e con il colore violetto e rosa come la mettiamo? Comunque Mario ha detto [...]

  • Petali blu: amo il viola e non mi chiamo Francesca

2
7
14

Tusitala

27 March 2023

Quando il capitano Smollet entrò nella taverna del Doblone Bucato riconobbe subito il gaglioffo che, al di là del banco, faceva da oste: benché avesse una gamba sola, si muoveva e saltava come aveva fatto sul ponte dell’Hispaniola e come se, da allora, non fossero passati vent’anni. Il capitano [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Patapump: oppss rilettura.....😂🤕

  • Rubrus: Stevenson veicola una notevole quantità di contenuti semplicemente "raccontando [...]

0
6
6

Papààààà!

26 March 2023

Due timide lacrime erano in sospeso fra le palpebre, YouTube continuava a proporre canzoni che sempre più scavavano tra i ricordi di Luciano suscitando emozioni che gli gonfiavano il cuore. Era sempre così nei giorni importanti, quelli segnati in rosso nel calendario, soprattutto al mattino quando, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
4

Aforisma

26 March 2023

Sei solo tu a decidere chi sei per gli altri mai viceversa, anche se dovessero attribuirti costumi che indossati starebbero meglio a loro! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su