Il Villino neoclassico Pallme-Konig, una famiglia di commercianti di cristalli originaria della Boemia, sta lì, in piazza Ingastone, nel continuo degrado, in attesa di un crollo o dei cumuli d'immondizie che nessuno toglie ma che crescono sempre più. I Pallme-Konig furono costretti a trasferirsi dalla loro terra natale per via delle persecuzioni razziali all'epoca del nazismo, approdando a Palermo e qui impiantando la loro attività commerciale.
Nel ventesimo secolo, il villino fu trasformato in Casa di Cure Tricomi e poi in Clinica Airale Chianello, in ambulatorio, in scuola media statale, e infine, negli anni fra il 1978 e il 1979, fu completamente abbandonato al suo triste destino. I tempi bui hanno visto un degrado crescente, vergognoso per chi considera gli edifici testimonianze storiche di una città in evoluzione.

Principi del cristallo, professionisti della fragilità, i commercianti boemi animarono la Palermo dell' ottocento-novecento. Ora una delle loro residenze è lì, ridotta ad un rudere, ed è la dimora di Rosina, una donna anziana con due guance sempre rosse ed un carico di vestiti e di sacchetti che porta sempre con sé quando va a chiedere l'elemosina. Il palazzo è fatiscente, ma a lei sta bene, ha almeno un tetto e vive in una delle camere dove dorme la notte e mangia il risultato delle elemosine giornaliere. Si sente ormai di famiglia con i Pallme- Koning, racconta di essere stata una delle donne di fiducia della Signora, ma tutto ciò che racconta è solo frutto della sua fantasia. Gli anni non coincidono, non possono coincidere, ma le sue storie servono per incuriosire i ragazzi della scuola vicina che durante la giornata le portano da mangiare, qualche vestito e un paio di scarpe.

I ragazzi hanno aderito a scuola a un progetto che serve ad adottare un monumento per farlo conoscere o possibilmente recuperarlo. Ma hanno adottato anche Rosina che è felice di essere coccolata e considera quei ragazzi come fossero loro nipoti. Ella non è più sola e crede che la borghesia palermitana si sia ricordata di lei e che abbia mandato i suoi figli perché lei potesse avere una vita più felice. Quella alta borghesia palermitana che apprezzava i cristalli di Boemia e che ora apprezza la sua fragilità. Sì perché la vita di Rosina è come quella di un cristallo delicatissimo. Basta lasciarlo cadere che s'infrange in mille frammenti. E, ahimè, così fu quando il progetto finì ed i ragazzi, arrivata l'estate, si trasferirono nelle villette di campagna per la villeggiatura.

Fu così che Rosina rimase sola.  La donna rimase in quel rudere e si chiuse in quelle mura. Nessuno la vide uscire più. Nessuno seppe che fine fece Rosina. Si narra che nelle feste più importanti appaia immersa in una gran luce come se ci fosse un ricevimento e che offrisse a chi fosse entrato un cocktail con i bicchieri di cristallo di Boemia. E intanto il rudere si sbriciola ogni giorno di più e si riempie di immondizie, quasi a volere cancellare una memoria cittadina di un tempo che fu.

Tutti i racconti

4
5
26

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: 😄Breve, ben strutturato e ricco di immagini. Piaciuto molto.

  • U2018: Breve ma intenso

4
4
16

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Riccardo: ma che bello, che intensità
    la cultura rende liberi, e le parole [...]

  • Maria Merlo: 🦋Bello e pieno di verità. Complimenti.

3
1
21

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
3
20

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • FuoriFuoco: Grazie mille. Sono contento che il nickname e il racconto ti abbiano dato la [...]

  • Riccardo: benvenuto su ldm
    ai prossimi racconti
    sorseggiando un caldo te', [...]

3
3
21

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
8
25

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • BrunoTraven: Interessante racconto che ha il sapore del passato, del lavoro dei nostri nonni [...]

  • Riccardo: ciao Bruno!
    di questo tenore penso ci sia nella mia produzione
    ma se [...]

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
27

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
36

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
27

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

6
11
39

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su