È sera, riempio il bicchiere con del whisky, lo diluisco con acqua e mi siedo sulla poltrona.
«Lo sai, vero?»
«Conosco una versione dei fatti, ma so che la verità non è mai una sola.»
«Quale conosci?»
«Fa qualche differenza?»
«Forse, hai comunque avuto un primo approccio con la questione e i pensieri a riguardo saranno stati inevitabili, non sempre puoi controllarli.»
«Quella di lei. Mi ha detto tutto questa mattina, ma ho cercato di non pensarci. Tu quale conosci?»
«Entrambe.»
Il bicchiere in mano è pieno solo a metà ormai e mando giù tutto d'un fiato l'alcol rimasto. Riempio di nuovo il bicchiere, stessa bevanda, e accendo una sigaretta. Torno seduto sulla poltrona.
«E...?»
«Qualcosa non torna, ho trovato discrepanze tra le due versioni, alcuni punti della versione di lei distruggono la versione di lui e viceversa.»
«Pensi stiano mentendo entrambi o solo uno di loro?»
«Lui, penso stia mentendo lui.»
«...»
«Era strano quando l'ho sentito parlare a riguardo, si guardava intorno come se stesse cercando le parole e la storia da narrare intorno a lui. Penso abbia mentito a se stesso per evitare di soffrirne ancora.»
«E lei, invece?»
«Piangeva.»
«Mmm, conosco la verità quindi. Meglio! Una storia in meno da sentire.»
«Sì, ma questa è solo una mia impressione, mica è sicuro sia così, eh. E poi, ti ricordo che a dire di no, davanti al prete nel suo abito bianco, è stata lei.»
«Io le credo, lui non l'ha mai amata. Me lo ha detto lui stesso.»
«Parole, soltanto parole. Dovrebbero abolirle, tanto nessuno gli presta attenzione, molti le travisano e poi prendono in considerazione solo i fatti.»
«...»
Mi alzo, il bicchiere è già vuoto. Ho bisogno di alcol, mi aiuta a pensare.
«Eri un suo amico?»
«No.»
«E come fai a sapere che lui non l'ha mai amata?»
«Amicizie in comune, la gente parla, e lui parlava molto in quelle serate.»
«E tu credi alle dicerie della gente?»
«Non del tutto, se è pur vero che un fondo di verità c'è in esse, il resto è completamente distorto.»
«Tu come stai?»
«...»
«E forse quello che hai in mano dovrebbe essere il tuo ultimo drink per questa sera, non trovi? Domani mattina devi andare a lavoro, la banca è aperta domani.»
«Non dipende da me, lo sai cosa provo per lei.»
«Allora telefonale anziché deprimerti per lei.»

«Hai per caso dimenticato cosa ho fatto poco prima che stesse per sposarsi?»

«Ma non l'ha più fatto, ci sarà pure un motivo.»

«C'è sempre un motivo, solo che io non lo conosco.»

«Ripeto: chiamala, ora!»
«Inutile insistere, non posso farlo: lo sai come sono rimasto con lei. Non tocca più a me la prossima mossa.»
«Ma una telefonata, o anche un messaggio, che ti costa? Vorresti forse perderla di nuovo?»

«No, è per questo che... che aspetterò sia lei a muoversi. L'ho già persa per questo motivo, per non aver avuto pazienza, per aver affrettato i tempi, per volere raggiungere troppo in fretta il traguardo.»
«...»
«E quindi aspetterò.»
«E se lui dovesse tornare da lei e chiedere perdono e ottenerlo?»
«Non accadrà, non avrebbe senso.»

Il citofono suona. È una donna conosciuta ieri. Me ne ero dimenticato. Apro la porta, mi vede col bicchiere in mano, e disinvolta entra e ne chiede uno anche per lei. Glielo porto.
«Avevi dimenticato dovessi venire?»
La guardo come per dire "cosa intendi?".
«Stai già bevendo, c'è forse qualcun'altra lì dentro?»
Scuoto velocemente la testa, come se fossi tornato sulla terra da chissà dove.
«Sì, me ne ero dimenticato.»
Lancia il bicchiere a terra, le schegge di vetro rimbalzano in aria, e io mi allontano per non essere colpito. Lei si infuria dandomi del Casanova, mi molla uno schiaffo e va via sbattendo forte la porta.

«Chi era?»
«Nessuno.»
«Ha lanciato il bicchiere per terra, ti ha dato uno schiaffo, quindi, chi era?»
«L'ho conosciuta ieri, lo avevo dimenticato. Dovrei smettere di...»
«...uscire solo, bere e dimenticare quello che fai.»
«Stavo per dire altro, ma va bene anche così.»
«La chiamerai, ora?»
«Non lo so.»
«Hai appena mandato via una bella donna, ho dato una sbirciata per vedere chi fosse, chiediti il motivo per cui lo hai fatto.»
«Mmm...»
«Chiamala per favore. Togliti questa spina dal fianco, non riesco a vederti ridotto così.»
Mi avvicino al tavolo, prendo il cellulare. Sento squillare, e squillare e squillare ancora.
«Pronto.»
Voce di uomo.
Riaggancio velocemente, finisco di bere quel bicchiere, mi volto e non c'è nessuno, non c'è mai stato qualcuno. Prendo la bottiglia di whisky, il bicchiere, un po' d'acqua, e vado a letto.
Domani, forse….

Tutti i racconti

2
3
15

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
4
19

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: ottima scrittura veloce e esaustiva in poche parole, direi da Gen-z, nonostante [...]

  • Smoki: Grazie Scrittore! 😁


    Ma magari essere una Gen Z! Se non ho calcolato [...]

6
8
49

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
1
29

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
4
25

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
26

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
22

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
27

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
37

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

Torna su