1. CONSUETUDO EST SERVANDA

 

Come si fa a non volergli bene nonostante tutto! Come si fa a non apprezzare uno che se ne sbatteva altamente se ciò che faceva, o ciò che pensava, o ciò che nutriva o scrutava o percepiva o valutava o pesava nel corso della sua adolescenza e del suo essere giovine uomo avesse più o meno a che fare col pensiero altrui standardizzato e mediocrizzato dalla stupidità generale; o col fatto che il gruppo dei suoi amici, maledetti fondamentalisti cattolici, ogni volta che compiva un gesto ai loro occhi scellerato lo rendeva vittima di sguardi, sbuffi e mani penzolanti sulle loro fisicità astratte, anime pie ben considerate dalla popolazione locale: un popolino proteso fin dalla loro gestazione all'approddo nei lidi della brava gente borghesotta sempliciotta scimmiotta di civilizzazione alcuna (scientifica, umanistica, matematico-fisica, analitico-metodologica...).

 

2. HORROR POTENTIUM

 

Nella serata in cui salì alla volta celeste, dopo un'oretta di nuvolo previsto dall'agenzia meterologica, quella mancata brigata di quasi preti a vederli in giro avrebbe destato il riso a qualsiasi essere onesto - ma che l'ipocrisia cattolica vuole per loro l'approvazione: figlioli da casa e chiesa, sempre in braccio al prete o al vescovo, attivi nelle cause della diocesi e presenti alle attività del vescovado: e come se vanno avante pe' Dio, così bravi citti che credono, bravi bravi, oggi tutti sono dispersi, pecorelle in culo a Dio, atei stupeti, bravi bravi!

Dio! Da come si paventavano nei bar o nei ristoranti tutti compatti tra loro, a quadrato, con vestiti simili (camicia bianca, pantaloni gessato, mocassini o scarpe a punta) e con lo stesso tono vocale, acuto e delicatino per la gentucola delle pecorelle da giudicare bonariamente dalla loro altitudine moraleggiante - e fisica, se si pensa che il più basso di quel quartetto arrivava a centottantatré centimetri - ed erano sempre a chiedere la cedrata T* perché avrebbero avuto qualche patatina extra da scroccare o un caffé corretto con sambuca M* così avrebbero avuto il dolcetto in omaggio dal barista figlio del dipendente semi-factotum di uno dei quattro rampolli (a loro soluzione: ognuno deteneva un piccolo impero nel proprio dominio urbano) o a fare apericena magari pigliandose tutt'icchevolevano magnando senza penzieri perché un hanno voja de fa baldoria, lor che son stracchi e stracci a fa avante diedro! Co'i libri! Tutti a studiare ingegneria industriale, o diritto civile, o economia bancaria, o chimico-farmaceutica con esami finiti, libretto chiuso, tesi in preparazione (disegni e basi teoriche prontissime!); e tutti a mettere le mani nelle conoscenze dell'altro, quasi radicandosi in un unico blocco botanico e solidificato dall'humus benevolo nei loro confronti, quasi ramificandosi per estensione e attrazione all'esterno, alla volta celeste degli Alti Quartieri di loro memoria infantile e di loro proprietà famigliare... peccato che il quinto malevoluto nel gruppo non avesse a che fare con alcuna loro materia, alcuna loro progettazione di protesi, alcuna scioglievolezza interna nel prendere le patatine extra, il dolcetto extra, il cibo extra, tutta roba così facile e disponibile per chi portava il Verbo, la capacità di riferire e deferire la presunzione ai loro orecchi; peccato per lui, poverello, figlio di un impiegato e di una sarta, nipote di carrai e allevatori, discendente di una costellazione scomparsa - e che scomparirà con lui, non per questioni di fertilità (a dir suo ne sarebbero anche piene...), ma per assenza di contesto, di campi in coltivazione, di aziende in attività, di posti disponibili per produzione; ora tutti alla direzione e al comando! ora tutti a governare! ora tutti a condurre nella via della Decadenza! - poverello, interessato all'astrofisica osservativa anche se con poco profitto, interessato alla magnitudo dei corpi celesti impensanti della stupidità assassina umana, e soprattutto nazionale, alla gravità dei pianeti disinteressati delle sciocchezze umanoidi, alla rotazione degli orbitali, sempre attorno all'oggetto che se potessero odierebbero, ma che non se la sentono di abbandonare: così anche lui non se la sentiva di abbandonare la sua terra insulsa, la sua famiglia in spegnimento e forse quel gruppo di pericoli ambulanti, così sintonizzati al sentire umano della propria popolazione, tra folklore reinassato dal nulla, tra cibi e vini onnipresenti e ora risaviti, tra desideri impossibili di ricchezza e illusioni infantili di potere.

 

3. ELEVATIO ANIMAE

 

E il potere quella sera la brigata l'esercitava, al loro tavolo centrale, riuniti insieme a voci clericali, a sostenere il sistema sociale attorno fatto di shoppers, cashiers, emplyoeers, producers abbigliati alla modajola di quella rivoluzione improvvisata: disquisivano delle attività del loro castello famigliare (azienda-villa-terreni-case di lavoratori; tutto concordato nei libri contabili e revisionato dai creativi della matematica), e poi parlavano della mancanza di Dio in questo paese: un se po' che sti atei siano de più in città! Un se po' che tutti se ne vadino via a fa i cazzi loro! Un se po' che il vescovo un'abbia citti a messa! E lui però li ascoltava e se ne fotteva, mirava attorno quelle comete disperse, le genti afflosciate dal lavoro, ridotte nelle loro energie sempre più entropizzate, incredule alla semplice e ammorbante e angosciante ripetersi del tempo; forse sono in attesa di un congiungimento della sorte con altri fattori, forse vogliono allontanarsi anche loro dagli orbitali, anzi dagli orbi (quanto sono indietro...); e forse non vogliono, non possono, non se la sentono. La tristezza forse era la forza più potente in quella serata e lui la denotava bene; la preferiva per questo a Dio, ai preti, ai vescovi, alle stronzate teologiche di quattro tromboni idioti cattolicheggianti e invece guarda come avevano splafonato per bene la viscetta della pizza a taglio e la ciotola dei voulovonts... e il cielo si aprì, e gli fece vedere le stelle luminose... e non si ricorda la teoria della materia oscura! ...la radiazione cosmica di fondo! ...i raggi cosmici! ...perché lui desiderava tanto il cielo così pieno e gli altri parlavano della terra così vuota!

 

4. ACCEPTATIO

 

Perché non li abbandonava? Perché non li poteva salutare a fine cena e fuggirsene da quella città, e magari rivederli una volta finito il suo astio, magari tra qualche anno saturniano? Perché rimaneva lì se aveva visto altro? Perché Iddio se deve fa comprende, se deve fa capì a sti imbecilli, sinnò a chiesa un va più nessuno! Un ci pensa più al Padre, lascia stare, è una vergogna! Dio, lo sfacelo di sta terra di cojoni... e lui parlò, e chiese se in fondo, su Marte, data la dimostrazione autoptica di tracce H20 sul suolo, se in fondo c'è vita altrove... e loro continuarono, e lo giudicarono con sbuffo e sguardo - la mano era nelle tasche, troppo vicine al sesso. Come si fa a non volergli bene, nonostante tutto!

Tutti i racconti

6
4
13

Karma 2/4

18 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo II Monica Rossi Monica Rossi aveva ventotto anni, una penna affilata e pungente ed un istinto che le aveva già fruttato due denunce e una promozione. Era una bella donna, scura di capelli e di carnagione. Si era fatta strada [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
14

Madre

18 September 2025

Nel sogno dolce ancor ti veggio viva, col volto chiaro e con lo sguardo rovente, che luce dona e l’alma mia ravviva. Smarrito io sono in questa notte spente, ma tu sei fiamma che non teme oscura, guida nascosta, ma presente sempre. Se morte parve chiuderti la cura, più forte io sento il tuo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
11
34

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
8
31

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
22

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
40

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
42

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
31

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
24

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

Torna su