Le storie di Mafia e di mafiosi si assomigliano quasi tutte, questo il Don lo sapeva bene, eppure era convinto che la sua fosse speciale, diversa dalle solite, forse perché era stato lui a viverla in prima persona.

La Sicilia in cui era cresciuto non era come sempre viene descritta nei film, nei cosiddetti gangster movie. No! Quella era una versione romanzata, per così dire addolcita, se vogliamo. La Sicilia di Don Calogero era un miasma di miseria, la terra era stata distrutta dagli alleati tedeschi prima e americani poi, per non parlare della nuova classe politica nata dopo la guerra, che si era mangiata tutto il resto.

Don Michele Lo Iacono, padre di Don Calogero era da tutti soprannominato Zu’, cioè Zio, perché aveva sempre un buon consiglio o un lavoro e si preoccupava per tutti quelli che con lui e insieme a lui lavoravano la sua terra, La Zagara. Quella terra che tanto aveva amato, l’aveva nutrita prima col sudore della sua fronte e poi col suo sangue.

Don Michele era un sottocapo della Piovra e controllava per conto della famiglia Cannizzaro le zone agricole poco distanti da Palermo. In quegli anni era iniziata una piccola diatriba a causa di alcuni confini non rispettati da una delle famiglie rivali, o forse per la violazione dei contratti di contrabbando. Dopo lo sbarco degli alleati le grosse famiglie mafiose dell’isola presero il controllo del mercato nero, talvolta col benestare degli alleati stessi, più interessati a esportare libertà che altro. La famiglia di Don Calabrese voleva impadronirsi di una buona fetta del mercato nero e aumentare così i suoi introiti, come una viscida serpe un uomo di Calabrese si era infiltrato nell’organizzazione dei Cannizzaro, cercando di sottrarre denaro e materie prime da sotto il naso di una delle famiglie più potenti della Sicilia.

Zu’ Michele, che fesso non era, si era accorto di questa mancanza e una sera si era nascosto nella vegetazione de La Zagara, che significa fiore d’arancio, che era anche il suo aranceto.

Attese fino a notte fonda fino a quando non arrivò una vettura dalla quale scese un certo Turi detto il Messinese, che credendo di non essere visto cominciò a caricare su un veicolo alcune casse d’arancia e un otre di olio.

Turi il Messinese quella sera divenne Turi u' Zoppu, lo zoppo, a causa di una fucilata alle gambe di Zu’ Michele che prese l’uomo in flagrante, lo caricò in macchina insieme a quello che aveva tentato di sottrarre e partì diretto a Palermo. Arrivato davanti alla casa di Don Giovanni Calabrese scaricò l’uomo che sembrava un cencio, le casse d’arancia e l’otre d’olio, poi si mise a vociare davanti alla finestra del Don.

«Ti ho riportato il cane che si era perso nella mia campagna! E tieni pure questi, te li regalo che tu ti ci possa strozzare con le arance; e l’olio, fallo benedire che ne hai bisogno... Minchione e ladro sei! Salutamm a’ Vossìa Don Giovanni Calabrese!» detto ciò, Zu’ Michele Lo Iacono risalì in macchina e andò via.

Svergognato in casa sua e davanti ai cittadini di Palermo, che rimasero ben nascosti in ascolto dietro le tende delle loro case, Don Calabrese, quella sera non dimenticò.

 

CONTINUA...

Santiago Montrés

Tutti i racconti

3
6
21

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, ma mi sorge un dubbio. Se nel primo paragrafo il protagonista trova [...]

  • BrunoTraven: Grazie del commento! si in effetti il tuo rilievo è giusto e mi ero [...]

2
2
14

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
2
23

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
7
30

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Surya6: L’amore descritto così, tra natura e poesia, sembra fragile come [...]

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

2
7
31

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
26

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Ecate, complimenti.
    Scritto davvero bene.
    Aspetto la lettura di domani [...]

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

1
2
32

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Chi può affermare che le tue argomentazioni siano infondate?
    La [...]

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

6
4
115

La puttana di Centocelle 2/2

30 August 2025

In questo pandemonio Alexandra, ormai da tre mesi, sempre davanti il Parco Madre Teresa di Calcutta, continuava a battere il marciapiede. Tutte le sere, terminato il flusso delle auto dei pendolari, mentre i residenti cenavano, il pappone la accompagnava in auto su strade secondarie sempre diverse [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: come dice Paolo, "noi gente perbene", sappiamo solo quello che vediamo! [...]

  • Elena D.: Complimenti per lo stile e il contenuto del tuo racconto, bravo!

4
4
32

Braccino corto

30 August 2025

Nel nostro villaggio c'era una piccola comunità di ebrei con la sua sinagoga e il suo santo rabbino. La vita scorreva serena. Il rabbino aveva una moglie e dei figli. Nella scuola insegnava i sacri testi ai bambini della comunità. Tutti i mesi c'era nello spiazzo più grande del paese il mercato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Un po' di leggerezza e ironia ci riporta a dimensioni più umane [...]

  • Lo Scrittore: sorridiamo sulla storiella, ci sta, ho dei dubbi, invece, sulla Pasqua festeggiata [...]

4
6
49

Mistero Della Fede

Storia di Toltonio e della sua incondizionata fede

29 August 2025

Toltonio era un uomo terribilmente devoto. Proveniva da una famiglia che pareva una catena di montaggio. Ogni prodotto veniva timbrato e se usciva difettoso era immediatamente allontanato, scartato e smantellato. Presenziava ad almeno una funzione religiosa alla settimana. Spesso a due. Nonostante [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: benvenuto a bordo. prima uscita niente male, un pizzico di humor dissacrante [...]

  • Colbotto: Ringrazio chi si è fermato a lasciare un commento. Prometto di far del [...]

2
3
109

La puttana di Centocelle 1/2

29 August 2025

Uscire dalla gabbia della propria identità sociale. Entrare nel flusso della storia. In questo movimento iniziava la comprensione di quel mondo. Gli eventi prossimi e remoti nel tempo e nello spazio avevano riversato umanità composita su quel quartiere. L’edilizia aveva risposto a quelle ondate [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuto Simone, aspetto la seconda puntata di domani, per alcuni aspetti [...]

  • Lo Scrittore: un flash, un'istantanea di un giorno qualsiasi in uno dei quartieri romani [...]

Torna su