La leggenda del venditore di noodles si tramandava da generazione in generazione. Non c’era bambino o adulto che non conoscesse la storia di Hiro Hasci.

Era questi un povero contadino che al tempo dei samurai viveva nelle campagne intorno alla capitale Kyoto. Un uomo semplice, dedito al lavoro dei campi e poco gli importava chi fosse a comandare su quelle terre, tanto per lui non cambiava nulla, povero era e povero sarebbe rimasto anche se cambiavano i padroni.

Tutto andava come sempre, la consueta vita dei contadini. In piedi al sorgere del sole e a letto al levar del buio, fino a quando capitò che un giorno si trovarono a transitare dalle sue parti due samurai. Due guerrieri armati di tutto punto che si stavano recando al palazzo del signore del feudo.

Quel giorno pioveva forte e la campagna non offriva nessun riparo, i due miliziani videro la capanna di Hiro e decisero di trovare rifugio in quel posto. Entrarono senza bussare, nessuno osava reclamare alle loro azioni, i samurai erano rispettati più del reggente stesso.  Hiro li accolse con un inchino profondo poi sempre chinato chiese:

<<Cosa posso fare per voi signori>> disse il contadino inchinandosi

<< Metti altra legna al fuoco villano e portaci da mangiare,  fai presto, dobbiamo asciugarci prima di riprendere il viaggio, non possiamo perdere molto tempo, siamo attesi a corte. Cerca di cucinare bene altrimenti la tua testa finirà in pasto ai maiali.>>

Hiro, per niente preoccupato dalle minacce dei due, si mise a preparare quello che sapeva fare meglio, gli spaghetti.

Quando li servì ai samurai, quelli rimasero più che sorpresi: com’era possibile che un semplice contadino sapesse cucinare così bene? Sulle prime volevano continuare a fare i duri, cercare di sminuire i meriti di quel villano dalla faccia seria, non lo avevano ancora visto sorridere, alla fine si dovettero arrendere. Non avevano mai mangiato un pasto simile nemmeno alla corte del reggente.

Fecero i complimenti a lui e, presi da un’idea improvvisa, gli imposero di andare con loro a palazzo. Un uomo che cucina così bene, pensarono, deve essere al servizio del signore, il talento non va sprecato, farlo restare da solo in quella campagna con l’arte che aveva nelle mani era un vero delitto. Quando giunsero a palazzo, lo presentarono al reggente.

<<Allora villico, stando a quanto dicono i miei due guerrieri tu saresti in grado di cucinare degli spaghetti migliori della mia consorte, che è famosa nel regno per la sua bravura?>>

<<Non saprei signore, io li preparo, poi se sono buoni o meno non sta a me dirlo, io conosco solo quelli che faccio io, non posso giudicare altro.>>

<<Hai la risposta pronta a quanto sento e hai detto il giusto, allora tu prepara  un pasto per me e mia moglie, decideremo noi se vale pena averti portato fin qua. Se non saremo soddisfatti vorrà dire che morirai, inutile riportarti indietro, sarebbe tempo perso.>>

Hiro, condotto in cucina, si mise al lavoro. In breve tempo aveva pronto due ciotole di noodles fumanti che furono servite ai regnanti.

Il reggente finì di mangiare presto perché li divorò, la sua faccia esprimeva meraviglia e compiacimento. Anche i due samurai che erano presenti annuirono con il capo, avevano intuito le potenzialità di quel contadino, e ora si aspettavano un ringraziamento concreto dal loro capo.

<<Fatti avanti villico, dopo aver assaggiato i tuoi spaghetti devo confermare quello che mi avevano riferito i miei guerrieri, sei un vero maestro. Sarai nominato cuoco di corte e dovrai soddisfare i mei desideri.>>

Hiro fu condotto di nuovo in cucina, da quel giorno quello sarebbe stato il suo regno. Durante il rito del pranzo la moglie aveva mangiato anche lei gli spaghetti e, a malincuore, dentro di se dovette ammettere che erano squisiti, molto meglio dei suoi. Spinta dall’invidia per la sua bravura, per aver subito un affronto e per averle fatto fare una brutta figura con il marito, ordinò in segreto a un suo scagnozzo fidato di ucciderlo, facendo passare il delitto come un incidente.

Il suo corpo fu ritrovato in cucina disteso per terra coperto di bolle e di ustioni con il pentolone dell’acqua calda vicino. Si pensò a un incidente.

La morte di Hiro sconvolse la corte e specialmente il reggente, aveva perso prima ancora di cominciare una valida alternativa al cibo terrificante della moglie. Ma qualcuno non era d’accordo sulle cause della sua morte, si pensò a un delitto e anche molti sospetti erano indirizzati verso la regina, ma nessuno ebbe il coraggio di esternarli.

Il segretario particolare del reggente, che s’intendeva di medicina e di magia, profetizzò che nei secoli a venire ci sarebbe stato sempre un uomo come Hiro che avrebbe cucinato i migliori noodles esistenti al mondo. Un’arte così eccelsa non doveva morire mai, sarebbe restata per sempre a disposizione di tutti. Ancora oggi in tutto il mondo, anche nelle campagne più isolate, c’è sempre un punto vendita che ripropone l’antica ricetta. La leggenda continua.

Tutti i racconti

3
4
23

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
26

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
32

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

11
17
67

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
34

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

5
9
31

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

4
4
27

Debunker (3/4)

09 December 2025

L’altro si voltò (il poliziotto ebbe la fugace visione di un volto adolescenziale) e accelerò l’andatura. La folla, tuttavia, fece loro ala e Cogliati poté distinguere un giubbotto viola e due scarpe da ginnastica giallo acceso, come quelle di Topolino. Passamontagna si voltò di nuovo. Forse era [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: azz.....Like

  • Rubrus: Temo sempre che le mie scene di azione non siano sufficientemente dinamiche. [...]

5
10
26

Il condominio 3/3

09 December 2025

L’amministratore picchiettò le dita sul tavolo. «Signor Coletti, dovrebbe cercare di comprendere che il quieto vivere dipende da tutti. Qui dentro ogni rumore ha un peso. Ogni gesto ha una conseguenza.» Vittorio sospirò, esasperato. «Vi ascolto parlare e mi sembra che stiate obbedendo a una… volontà [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • CarloAnti: Grazie Rubrus annoto il tuo suggerimento:) Purtroppo Dax al momento non ho [...]

  • Lawrence Dryvalley: il finale, secondo me, è illusoriamente positivo. le premesse portano [...]

4
3
23

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
7
23

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
23

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
32

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su