Settembre 2084, domenica mattina, ore 09.30: nella base spaziale di Agua Caliente in Nuovo Messico uno Space Runner alimentato a energia solare è pronto in rampa di lancio per raggiungere la base spaziale Marte 2.

Sono anni, ormai, che il pianeta rosso è stato colonizzato e ora vi è una comunità di almeno mille unità lavorative che vivono in una città sotterranea. Le risorse del pianeta sono regolarmente sfruttate e la colonia prospera cambiando il personale dopo ogni sei mesi di permanenza sul pianeta. Questo fino a una settimana prima di quella domenica mattina. Improvvisamente tutti i collegamenti con la base di Marte 2 si erano interrotti. Nonostante gli sforzi degli addetti ai lavori, non è stato possibile parlare con nessuno di chi era sul pianeta rosso, da qui la decisione di mandare una squadra per investigare e scoprire i motivi di questo prolungato silenzio.

A bordo dello Space Runner si trovano otto elementi di varia nazionalità: due donne russe, due americani, due europei e due asiatici. A loro era affidato il compito di indagare.

Ore 10.00:  il velivolo si alza in volo senza fiammate e sbuffi di vapore, silenzioso si allontana nello spazio e scompare alla vista. Tempo massimo due settimane atterrerà sul suolo marziano.

 

Ottobre, lunedì, ore 19.23: lo Space Runner atterra e immediatamente dopo viene messo al sicuro. Il capo spedizione Eddie, un americano dal sorriso sempre pronto, prepara la squadra ai compiti affidati.

<<Ragazzi adesso dobbiamo lavorare in fretta e bene, le notizie che abbiamo dicono che nessuno di questa base ha risposto alle chiamate dalla terra. Sono mille persone, possibile che siano tutte morte? Non credo, quindi dobbiamo cercare qualcuno che sappia dirci cosa è successo.>>

Una volta scesi dalla nave gli otto componenti si divisero in due gruppi, quattro avrebbero esplorato la sezione comando per controllare il funzionamento delle apparecchiature, gli altri quattro invece sarebbero andati  in cerca di notizie  per capire il motivo di quel silenzio.

Non ci fu bisogno di camminare molto, le strade della città sotterranea erano deserte, si resero subito conto che qualcosa non andava. Tutti i negozi che si trovavano là sotto erano aperti, le luci accese, ma di persone nemmeno l’ombra. Non videro un essere umano in tutta la strada. Via radio si misero in contatto con  la base operativa, ma non  ebbero risposta. Tutto era in regola, perfettamente funzionante, quello che mancava era la gente.

Una colonia con mille persone che avevano vissuto per anni in quel posto e ora erano tutte scomparse. Possibile che fossero tutti morti? E anche se fosse, dov’erano i corpi?

La visione di quelle strade deserte fece rabbrividire gli uomini della pattuglia.

<<Allora ragazzi, che ne pensate? Qui deve essere successo qualcosa di terribile, non stiamo parlando di qualche morto, ma di un’intera città, più di mille elementi fra uomini e donne, dove sono?>>

<<Certo che è strano, se ci fosse stata una rottura dei condotti d’aria avremmo dovuto trovare centinaia di cadaveri, invece non c’è niente, nemmeno uno salvato per miracolo, niente.>>

<<Jim hai fatto i rilievi per la tossicità dell’aria, se ci sono presenze non desiderate. Che dicono gli strumenti?>>

<<Niente di anormale, funziona tutto.>>

<<Allora dobbiamo darci da fare, la faccenda è più grave del previsto. Prendiamo più campioni di materiale possibile e andiamo nel laboratorio della navetta, vediamo se esce fuori qualcosa.>>

Dopo due ore di lavoro silenzioso e intenso la squadra smise di lavorare, si riunirono nella sala comando della base spaziale per fare il punto della situazione.

<<Signori!>> esordì Eddie <<sembra che nonostante i nostri sforzi non siamo venuti a capo di nulla. Ho visto solo la collega Irina che ha perso più tempo per individuare la componente chimica di quella polvere rossa che abbiamo visto posata su tutta la base, in pratica non c’è un centimetro libero, è tutto ricoperto da quella polvere. Allora Irina cosa puoi dirci in merito?>>

La donna era pallida in viso, come se fosse reduce dalla visione di un gruppo di fantasmi, guardava le lastrine che aveva in mano e guardava gli altri, il suo viso era una maschera di orrore indescrivibile. Poi con un filo di voce parlò.

<<Scusate se mi vedete in queste condizioni, non dovrei, ma quello che ho scoperto è di un orrore tale che stento ancora a crederlo. Purtroppo non ci sono dubbi, ho rifatto le analisi più volte. Quella polvere, come la chiamate voi, è sangue umano essiccato. Ho potuto dividere anche tutti i gruppi sanguigni, ci sono tutti. Come sia stato possibile questo non lo so, ma è così.>>

A quella rivelazione lo sgomento passò negli occhi di tutti. Una vera ecatombe, mille persone dissolte in polvere e nessuno sapeva spiegarsi come. Restarono fermi a pensare: cosa fare adesso? Tornare sulla terra o restare per scoprire i motivi di quella tragedia. Si rendevano conto che la loro vita era legata a un’incognita, ma da professionisti quali erano sapevano che il loro dovere era fare in modo che quella tragedia non avesse a ripetersi.

Con un cenno d’intesa si avviarono verso la città. Adesso che sapevano l’effetto che aveva provocato quel qualcosa di sconosciuto dovevano scoprire cos’era. Raccolsero campioni di polvere da diversi posti, all’esterno e all’interno delle abitazioni, fecero rilievi sui macchinari adibiti al ricambio d’aria, non tolsero mai la tuta per timore di essere contagiati, fino a quando una delle donne, Tessy, la specialista di chimica, non si offrì come cavia per verificare una teoria che era stata proposta. Si sarebbe tolta la tuta in un ambiente regolato da ossigeno e se fosse successo qualcosa gli altri avrebbero potuto capire, se non succedeva niente erano liberi di potersi mettere più comodi.

Nonostante le ripetute proteste degli altri, lei fu lesta a farlo. Rimase in biancheria intima e al momento non successe niente, poi, come se fosse stata investita da un vento leggero, cominciò a dissolversi come un pugno di sabbia portato dal ghibli.

Un minuto e di lei non rimase niente, polverizzata!

Agli altri non rimase altro da fare che mettersi nella navetta e partire, non c’era modo di evitare quella situazione. La base Marte 2 era persa per sempre.

Il pianeta rosso, dopo tanto tempo, aveva finalmente riacquistato la sua libertà, liberandosi degli ospiti non graditi. Col tempo anche le strutture della base sarebbero state tutte fagogitate e assorbite.

Tutti i racconti

6
4
13

Karma 2/4

18 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo II Monica Rossi Monica Rossi aveva ventotto anni, una penna affilata e pungente ed un istinto che le aveva già fruttato due denunce e una promozione. Era una bella donna, scura di capelli e di carnagione. Si era fatta strada [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
14

Madre

18 September 2025

Nel sogno dolce ancor ti veggio viva, col volto chiaro e con lo sguardo rovente, che luce dona e l’alma mia ravviva. Smarrito io sono in questa notte spente, ma tu sei fiamma che non teme oscura, guida nascosta, ma presente sempre. Se morte parve chiuderti la cura, più forte io sento il tuo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
11
35

Karma 1/4

17 September 2025

Ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale Capitolo I Giovanni Arturo Agostino Edoardo duca di Quintavalle Una delle ville di famiglia sorgeva lontano dalla città in un luogo inaccessibile, tra querce secolari e siepi arruffate e disordinate che nemmeno il giardiniere osava sistemare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
8
31

Il pedone romano

17 September 2025

Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici. Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro. Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
22

Vi racconto il mio incontro con la macchina da scrivere musicale

Un altro ricordo della mia infanzia

17 September 2025

Nel vasto mondo delle invenzioni, solo poche di esse riescono a catturare l’immaginazione collettiva come a me capitò con la macchina da scrivere musicale. Seppur non ampiamente conosciuta, questa straordinaria invenzione ha segnato un’epoca in cui la musica e la scrittura potevano fondersi in [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Sembra una favola, per la tua bravura a raccontare storie con un cuore. Sempre [...]

  • Rubrus: Non conoscevo affatto questa macchina e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. [...]

6
9
40

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
42

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
31

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
18
40

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
27

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
24

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
41

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

Torna su