Vivo in questa casa

 

Vivo in questa casa da quasi due anni, il tempo sufficiente per creare quel rapporto con le cose e con gli spazi che molti chiamano abitudine. Sì, devo dire che ormai ho fatto l’abitudine a muovermi qua dentro con un certo agio. Forse perché l’appartamento è piccolo, gli ambienti sono ridotti, quasi minimi, e il numero dei vani è quello che storicamente viene definito il numero perfetto: tre. Quindi, se per abituarsi a vivere in una casa grande bisogna crearsi degli automatismi un po’ articolati e faticosi, per una dimora piccola bisogna fare esattamente il percorso inverso.

Prima di venire qui abitavo in una specie di reggia: grande cucina, stanze enormi e un giardino talmente grande che credo fosse accatastato come "riserva naturale".

Certo, era tutta un’altra cosa. Ma aveva le sue brave controindicazioni.  E poi non è detto che fare un passo indietro… scendere di una tacca… insomma, ridimensionarsi, sia sempre così negativo. Qui ci sto bene, sono sereno. Ho amici che vivono in posti incredibili e ne vanno fieri, ma se li guardi negli occhi capisci che non sono felici, perché il velo di seta è trasparente, il velo di zucchero è leggero, ma il velo di tristezza è come una lastra di piombo.

Il quartiere mi piace. Mi piace perché è pulito, è ordinato e non è caotico come una kasba, né silenzioso come un obitorio. Diciamo che il grado di vivibilità è buono: c’è molto verde, il traffico delle macchine è modesto e ciò vuol dire non sentire continuamente la puzza dei gas di scarico. Anzi, girando per le strade si possono ancora avvertire i profumi che provengono dalle cucine:  il fantastico odore del minestrone, o quello di un buon soffritto, ma anche la fragranza di un buon arrosto o quella di un pesce al cartoccio; insomma dagli effluvi che escono dalle case  e scendono in strada  si capisce che il quartiere è vivo.

E poi c’è un aspetto da non sottovalutare: tutti mi vogliono bene e mi rispettano. Quasi tutti.

L’anno scorso successe, infatti, che una domenica mattina stessi camminando tranquillamente sul marciapiede diretto verso casa; ero quasi al cassonetto quando vidi sbucare da dietro l’angolo un tizio col suo cane al guinzaglio.

Erano enormi tutti e due.  La bestia era un alano, il padrone… non lo so. Sembravano fatti l’uno per l’altro. E davano un’immagine di regalità e di potenza. L’uomo sembrava governarlo con sicurezza e autorità e l’animale aveva l’espressione di chi ne ha prese tante, quindi , pensai, non si sarebbe azzardato a fare una mossa brusca e inaspettata. Pensai male.

Io avevo deviato il mio cammino dalla linea centrale del marciapiede a quella laterale rasente al muro, ma appena incrociai la coppia lo stupido cagnone si avventò contro di me mordendomi.

Gli augurai il peggio. E anche il padrone non rimase immune alle mie maledizioni.  Si perché dopo l’agguato del suo quadrupede non gli è uscita dalla bocca una parola di rimprovero:  si è limitato a tirarlo a sé, riprendendo poi, come nulla fosse, il suo tragitto. Da allora, ogni volta che li incontro rimango sbigottito nel vederli ancora in salute, l’omone e il suo stupido cane;  comunque, nell’attesa,  meglio cambiare marciapiede.

Oggi piove.  Me ne sto alla finestra e guardo le gocce che picchiano sulle tegole. Sta arrivando l’autunno.  Più sotto vedo la strada.  Ogni tanto passa qualcuno,  ma con questo tempo vanno tutti di fretta;  prima è volato fin qui un uccellino, di fretta anche lui.

E’ curioso come ci siano molti che in presenza della pioggia si trasformino totalmente, entrino in allarme come se fosse arrivata la fine del mondo tanto temuta;  come se l’acqua facesse paura.

Piove da milioni di anni,  ma sembrano ignorarlo,  per loro è sempre la prima volta;  e allora corrono, come se dal cielo stessero venendo giù palle di ferro chiodate o lapilli infuocati. Che poi sono gli stessi, scommetto, che appena esce il sole vanno premurosamente a cercare un po’ d’ombra.  Insomma, hanno sempre paura di qualcosa. Io ho imparato, invece, che se la pioggia mi bagna,  il sole mi asciugherà.

Prima è passata la tipa che conobbi quando mi trasferii qui, era parecchio che non la vedevo. Era stato un incontro simpatico, la trovavo graziosa, spontanea,  e aveva due occhi da far perdere la testa.

Naturalmente cominciai a corteggiarla. Facevamo lunghe passeggiate e lei sembrava gradire molto la mia compagnia;  finchè dopo un paio di giorni raggiungemmo un grado di confidenza e intimità molto alto… e andò avanti così per qualche tempo. Poi, come spesso mi accade, mi stancai un po’ e feci in modo di non incontrarla più.

Io non sono fatto per i legami duraturi, non trovo nessun beneficio ad avere la sicurezza che ti danno gli affetti stabili, ho un rapporto coi sentimenti, e comunque con l’amore, perennemente conflittuale.  Amo occuparmi solo di me stesso e vi posso garantire che è già molto impegnativo.  Non posso trovare lo spazio anche per una relazione sentimentale.

Lei, comunque, sembrò capirlo e infatti non mi cercò più.  Quando è passata prima, qua sotto casa, ha comunque buttato uno sguardo alla mia finestra;  io ho accennato un sorriso ma lei non ha voluto raccoglierlo e ha tirato dritto;  probabilmente mandandomi qualche maledizione. La capisco.

A proposito di maledizioni!  L’omone, quello del cane, è morto; si, in un incidente. E pare che la bestia passi le sue giornate vicino alla sua tomba. Che tenerezza!  E poi dicono che gli animali non hanno un cuore.  Non mangia e non beve più dal dolore per la scomparsa del  suo padrone.  Avevo ragione a dire che era stupido.

Certe cose noi gatti non le capiremo mai.

FINE

Tutti i racconti

2
2
13

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

4
8
15

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
8
40

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
21

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
32

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
26

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
41

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
135

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
35

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
73

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su