Rimasti soli, il vescovo ancora una volta, fece buon viso a cattivo gioco, si preparò ad ascoltare quello scapestrato di Pedro. La sua esperienza gli diceva che quel giovane, Dopo  averseguito tutti gli anni di seminario, era sì diventato prete, ma non aveva niente in comune con la categoria. Troppo prepotente, rissoso, poco incline alla diplomazia e, cosa grave, nessuna predisposizione. Nessuna vocazione interiore per affrontare la materia religiosa nella sua essenza.

    < Pedro, allora, cosa mi racconti, la vita al villaggio è sempre difficile? Immagino che stai incontrando difficoltà per ambientarti, so che non è facile. Quella gente non conosce Dio. al pari degli animali, dubito che riuscirai a convertire qualcuno di loro.>

   < Voglio sperare che almeno ti stia dando da fare per aiutarli, in che modo non lo so, confido in te, nel tuo spirito di iniziativa.

Scusa, sto parlando io, quando invece dovresti essere tu a parlare. Dimmi il vero motivo della tua visita.>

   < Ha ragione eccellenza, la vita laggiù è dura, ma in fondo, non tanto diversa da quella che conducevo qui. Qualche comodità in meno, ma la sostanza è la stessa. Noi siamo nati da questa parte del mondo e dobbiamo adoperarci per cercare di andare avanti. Qualcuno nasce dall’altra parte e cerca anche lui di andare avanti, e c'è anche qualcuno che va avanti in altri modi, lo fa sulle nostre spalle.>

    < Il motivo del mio ritorno, momentaneo, si riduce ad una crisi di coscienza se posso dire così. La mia convivenza con quelle persone, sta modificando nel profondo le mie convinzioni. Sono in dubbio se continuare a fare il prete o lasciare e dedicarmi alla loro salvezza. Ogni giorno che passa, la loro vita è sempre più in pericolo. Non per la vita che conducono, ma per la presenza di persone che vogliono fare di loro degli schiavi, esattamente come succede qui. Da noi almeno un minimo di progresso aiuta a sopravvivere, loro sono totalmente indifesi, li uccidono a vista. Come fossero delle mosche fastidiose. Come prete non posso fare molto, pregare non basta, anzi, direi che non serve a niente.>

   <Blasfemo, che cosa dici! – esclamò inorridito il vescovo -. Non devi nemmeno pensare queste cose. Il Signore ha un suo disegno che noi mortali non possiamo conoscere, ma ti assicuro che la sua mano è presente.>

-      < Lei dice eccellenza? Questo è quello che mi hanno insegnato a scuola, ed è quello che lei ripete in ogni occasione. Io credo in Dio, un po’ meno negli uomini se permette, così mi comporto di conseguenza. Gli indios non conoscono il nostro Dio, né ci credono. A rigore di logica, Dio, non si occupa di loro, sono miscredenti, lascia il compito al loro Dio, sempre che ne esista uno per gli indios.

       < Don Pedro adesso stai esagerando, ancora una volta pronunci parole blasfeme, suonano come bestemmie in bocca ad un prete. Dubiti forse, dell'esistenza di Dio?  Il Signore è dovunque e in ogni luogo; hai dimenticato che il mondo lo ha creato lui. Come vuoi che si dimentichi dei tuoi indios. Sono nel suo cuore, così come lo sei tu, come tutti noi. So che riesce difficile a volte comprendere il suo disegno, ma non sta a noi giudicare, noi dobbiamo solo credere.>

     < Brava sua eccellenza, si vede che ha imparato bene la litania. Davvero crede che sia così facile. Lei se ne sta qui in questa casa lussuosa a sorseggiare liquori, al riparo da ogni insidia. La sua unica preoccupazione e come fare le scarpe al cardinale, vuole arrivare sempre più in alto. Le sembra questo il disegno divino di cui lei parla. Allora mi spiega la presenza di tante religioni e altrettanti Dei. Ognuna di queste asserisce che è quella la vera, noi per primi! Gente come gli indios, come fa a scegliere in quale credere. Noi gli raccontiamo la Bibbia, altri, raccontano altre storie; ognuno la sua versione. Quei poveretti sono frastornati. Non capiscono questa moltitudine di Dei e religioni diverse. Loro hanno qualcosa in cui credere, qualcosa che vedono e capiscono. Da quanto ho potuto vedere, e sentire, adorano la natura. La cosa più semplice e immediata, tangibile. Possiamo parlare di questo per mesi, ma non è per questo che sono qui. Dicevo, che mi sento diviso fra, essere il diavolo o l'acqua santa. Voglio essere utile alle persone, fare cose concrete, che si vedono, che si possono toccare con mano. Nello stesso tempo posso anche pregare, ma quello deve essere un fatto privato, le preghiere sono solo mie.>

Il vescovo stava in silenzio ad ascoltare, le parole del giovane prete erano una conferma di quanto lui paventava, il ragazzo non era pronto al sacerdozio. Era immaturo e inadeguato. La sua natura focosa stava prendendo il sopravvento sulla parte cosciente. Lui non poteva fare niente per salvare quel ragazzo. Già averlo mandato in quel villaggio era stata una mossa poco opportuna. Il cardinale si era infuriato per la sua iniziativa e lo aveva punito in vari modi. Forse, se lo mandava dal cardinale, il giovane prete poteva ricavare qualcosa di più. Lui come vescovo si era già compromesso e non voleva andare oltre, su quella strada.

     < Ascolta figliolo, noi tutti, i preti intendo, abbiamo vissuto queste esperienze, questi dubbi, questi cedimenti. Sono pensieri normali in elementi giovani. Vedrai che con la maturità le cose miglioreranno. Da giovane, anche io ho avuto ripensamenti e atteggiamenti ribelli. Era la gioventù che reclamava la sua parte di vita da vivere. Se vai a trovare il cardinale, lui forse potrà chiarire qualche tuo dubbio e indirizzarti su una diversa strada. Mi basta una telefonata e ti fisso un appuntamento.>

    < La ringrazio eccellenza, ma non vedo l’utilità di quest'appuntamento. Non può dirmi nulla che lei, non mi abbia già detto.

      Ero venuto per parlare con qualcuno di queste mie angosce.  A quanto vedo,   non ci sono risposte a queste mie domande, ai miei interrogativi. Tornerò al mio villaggio e vedremo se con il tempo avverrà quello che lei mi auspica. Mi scusi per l’irruzione nella sua casa, lo so, sono uno scostumato e un violento, ma sono fatto così. Non sarei più Pedro, se mi comportassi in modo diverso, ma un’altra persona.>

    < Bene don Pedro, ti ho rivisto con piacere anche se, la visita, non è stata piacevole, per le cose che hai detto. Devi imparare ad evitare questi pensieri blasfemi. Devi imparare l’arte della diplomazia. Mi sembrava di averti visto sulla strada giusta, quando hai affrontato il colonnello, ma evidentemente mi sbagliavo. La tua formazione è ancora lontana, torna in quel villaggio, vivi come vivono loro. Fatti carico dei loro problemi. Agisci come se fossero tuoi problemi e vedrai le cose da un altro punto di vista. >

Tutti i racconti

2
0
8

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

1
0
8

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
0
6

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
4
19

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
80

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
16

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
26

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su