Silvia si svegliò di soprassalto.

Guardò l'orologio sul comodino: le 7:00.

Si alzò insonnolita e a piedi scalzi andò ad aprire la porta finestra che dava su di una grande terrazza con un tavolino in ferro battuto sul quale fare colazione ammirando la spettacolare vista sul lago.

Andò in cucina a prepararsi un caffè e si accomodò in terrazza portando con sé un vassoio dove aveva preparato fette di pane tostato e marmellata.

Era la prima vacanza che faceva da sola. Si era appena separata e voleva godersi quella settimana sul lago lontano dall'ex marito, da avvocati e giudici.

Era lì soltanto da un giorno e già le sembrava di rinascere.

Decise di andare a fare una camminata sul lago e poi prendere il sentiero nel bosco per l'antico convento dei frati.

Preparò lo zaino con frutta, acqua e un plaid per riposarsi una volta arrivata alla meta. Occorrevano quasi due ore per arrivare alla chiesetta, quindi decise di incamminarsi.

Il tragitto fu faticoso ma bellissimo. Silvia amava camminare e queste erano state da sempre le sue vacanze ideali: passeggiate a piedi e in bicicletta in mezzo alla natura. Purtroppo il marito era un tipo molto sedentario e alle camminate preferiva vacanze rilassanti all'insegna del riposo assoluto; per lei erano sempre una noia totale.

Arrivata in cima rimase affascinata dal panorama: il lago da quell'altezza sembrava uno specchio che rifletteva il cielo, le nuvole e gli abeti.

Dietro di lei, lungo il sentiero, c'era un bivio, ma non era segnalata l'indicazione per il convento. Decise comunque di prendere il sentiero di destra certa che entrambi avrebbero sicuramente portato nella stessa direzione.

La sua scelta si rivelò giusta perché in 5 minuti arrivò alla piccola chiesetta. Spiegò il plaid sull'erba di fronte al loggiato e vi si distese incrociando le braccia dietro la nuca. Non era più abituata a queste lunghe camminate e dalla stanchezza si addormentò all’istante.

Al suo risveglio l'aria si era fatta più calda, ma nonostante l’afa e l’assenza di vento, rimase sdraiata a godersi lo splendido panorama.

" A cosa sta pensando? "

A quella voce Silvia si alzò di scatto impaurita. Un uomo sulla cinquantina era seduto sui gradini della chiesa. Indossava jeans, camicia a quadri e un cappello di paglia sul capo. Stava fumando di gusto una sigaretta e la stava guardando.

Era imbarazzata da quegli occhi nerissimi che la fissavano e da quello sguardo sconvolgente e misterioso.

" Chi è lei? " chiese all'uomo.

" Carlo ".

Non intendevo il nome, ma chi è, cosa fa, perché è qui e per quale motivo mi guardava mentre dormivo".

" Accidenti quante domande! Allora cominciamo dalla prima: Sono il custode del convento, stavo sistemando l'orto qui dietro, avevo deciso di rilassarmi un attimo fumando una sigaretta, quando ho visto una bella donna distesa proprio davanti ai miei occhi e nulla mi ha impedito di ammirare tanta bellezza. Chiedo scusa se si è spaventata".

A quella risposta Silvia si rese conto che forse era stata un po' troppo precipitosa e acida nel porsi all'uomo e visibilmente rossa in viso per l'imbarazzo, gli rispose:

" No scusi lei, è che mi ha colto di sorpresa, ero ancora assonnata. Io sono Silvia".

" Ha camminato per il sentiero da sola?"

" Si "

" E poi si impaurisce di un uomo seduto sugli scalini di una chiesa..."

Sivia gli rivolse un sorriso “Ha proprio ragione. Vuole mangiare un po' di frutta con me?"

" Volentieri grazie! Vado a cogliere anche dei fichi sull'albero".

Carlo sparì dietro una porta di legno e ritornò dopo pochi minuti con il cappello pieno di fichi.

" Posso sedermi?"

" Certo! Posso darle del tu? "

" Assolutamente si, ma dimmi, quanto ci hai messo ad arrivare quassù dal lago?"

" Quasi 2 ore; Toglimi una curiosità carlo, l'altro sentiero al bivio, dove porta? Arriva ugualmente qui alla chiesa?"

" Quale sentiero?"

" Quello a circa 5 minuti da qui".

" Non ci sono altri sentieri Silvia, quello che hai percorso è l'unico".

Silvia rimase sorpresa della risposta. Era sicura dell'esistenza del bivio; si era soffermata davanti prima di decidere di svoltare per il sentiero di destra.

Non volle comunque insistere, anche se non capiva il motivo di quella risposta. Restarono distesi sul plaid per molto tempo, e parlarono, parlarono molto, di tutto. Ebbero come la sensazione di essersi già incontrati prima. Carlo era come ipnotizzato dalla voce di lei e dai suoi movimenti mentre parlava. Silvia mentre parlava si perdeva negli occhi di lui così neri e intensi e nel suo sguardo misterioso. Poi si rese conto che si stava facendo tardi e salutò Carlo a malincuore.

" Grazie Carlo della compagnia e dei fichi ma ora mi devo incamminare verso il lago".

" Perchè non torni anche domani? Potremmo fare un picnic insieme. Ti faccio trovare pecorino e vino rosso insieme ai fichi".

" La proposta è allettante..."

" Ok, a domani allora, ti aspetto!"

Silvia si rimise in cammino, impaziente di arrivare al bivio: voleva fare una foto ai due sentieri e farla vedere a Carlo l'indomani.

Camminò 10 minuti, 20 minuti, 1 ora, 2 ore, fino ad arrivare al lago ma del bivio nessuna traccia.

" Che strano, eppure ero così sicura di aver visto i due sentieri... "

Pensò che forse era talmente eccitata per l'incontro con il misterioso sconosciuto, che aveva superato il bivio senza accorgersene.

Tornata alla villetta pranzò in cortile e poi passò il pomeriggio a prendere il sole sul lago con il pensiero fisso al piacevole incontro della mattina. La sera, stanca della lunga camminata, andò a letto prestissimo perché aveva deciso l’indomani mattina di accettare l’invito di Carlo e tornare quindi al convento.

 

 

Tutti i racconti

4
6
30

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Malinconico e ben scritto passaggio di testimone tra le generazioni. Piaciuto.

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

4
8
48

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • MichelaDS: "le rughette" <3 Ottimo anche questo racconto, Smoki, grazie! [...]

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

2
8
37

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
9
23

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una cosa del genere, sì. Ma chissà quante altre strade ci sono. [...]

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

4
6
36

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
6
22

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

6
9
38

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

8
8
31

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
26
38

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo agli estimatori del racconto e come te sono appassionato di crime [...]

  • Maria Merlo: Grazie, L.D. AVA è davvero forte. Strana coincidenza: io avevo chiamato [...]

4
4
30

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... Piacevola fiaba dark dal sapore classico. Like. Ciao

3
11
67

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

Torna su