Entriamo nel pub poco affollato, i nottambuli per fortuna stanno ancora decidendo il da farsi

«Ecco, lui è Ivan, colui che ti ha incantata per la pulizia di casa nostra»

Lo guarda interessata, lui ancora non ci ha visti, sta preparando un qualcosa di alcolico, si volta «Marietto, sono contento di vederti, che fai di bello così lontano da casa? Lei è tua amica?»

Faccio le presentazioni

«Allora Marzia, ti fidi di me»

«Ma siete tutti uguali? Non dovevamo prendere solo un caffè?»

Le sussurro all’orecchio

«Sto giocando seriamente, sei mia ospite, lascia fare a lui»

«Va bene, cosa mi prepari?»

«Un cocktail molecolare»

«Cosa???»

«Ti ho detto fidati!»

Torna qualche minuto dopo con due contenitori

«Sono un Martini con delle sferette di succo di arancia sul fondo del bicchiere, ed un Bitter con caprese di finto caviale e gusto di pesto, fate voi la scelta»

Mi guarda, l’ho stupita… con un piccolo aiuto degli amici, come diceva Ringo Starr

«Sono indecisa, ti dispiace se li assaggio tutt’e due?»

Le faccio un inchino, inizia subito a bere, sia il primo che il secondo sono seguiti da dei mugolii accentuati

«Fantastici»

Mi da il primo, di cui ne rimane a malapena un terzo, seguito dal secondo dal quale sopravvivono solo tre sferette, Ivan mi guarda con aria soddisfatta

«Prendi questa, una coca con scorza di limone te la puoi ancora permettere»

Marzia mi abbraccia e… «Scusami, i prossimi toccano a me, Ivan! Due diversi!»

«Agli ordini, cara!»

S’è liberato un tavolino, mentre aspettiamo i drink ci mettiamo a sedere

«Allora Mario, dov’eravamo rimasti?»

«Nell’ultima mezzora sono rimasto allo stesso punto, trovare il momento giusto per poterti baciare, senza che tu cerchi un via di fuga»

«Ti ho dato questa impressione?»

«Sì, ma non ti preoccupare, stavo sbagliando, non era ancora scattato il colpo di fulmine»

«Pensi che potrebbe succedere?»

«Tu?»

Arriva un cameriere che ci presenta i bicchieri, «Spritz veneziano molecolare e Negroni in gelatina»

Ivan da lontano ci fa capire che sono speciali, li prendo e li porgo a lei

«Ho capito il tuo gioco, vuoi farmi ubriacare, mi carichi sulle tue spalle, mi porti su casa, facciamo lo slalom tra le mutande di quei due… e poi mi racconterai domattina cos’è successo. Ah, tralascia i particolari troppo hard!»

«Voglio solo fare in modo che non mi metta tra i brutti ricordi Marzia, voglio una chance. Vera!»

S’irrigidisce

«Come sai dei brutti ricordi? Hai parlato con Barbara?»

«No, intuizione, i piedini ritirati sotto di te, lo sguardo che cercava una via d’uscita, gli abbracci, come se volessi tenermi le mani per non farti toccare e la paura di perdere il controllo. Se berrai troppo ti accompagnerò a casa, ti darò un bacio sulla fronte e ti mormorerò “a domani tesoro!”accarezzandoti i capelli prima di andarmene»

Prende lo spritz e lo finisce in un sorso

« Scusami, odio il Negroni, da adesso solo Coca e patatine, ma stai tranquillo, voglio rimanere lucida per ricordarmi questa sera, prevedo che sarà molto importante per me… per noi»

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