Anno Domini 1515, L'esercito di Francesco I di Spagna era giunto nelle vicinanze di Mantova. Non è compito nostro raccontare le vicende guerresche del periodo e delle battaglie che seguirono. A noi interessa solo un carro che avanzava a fatica al seguito dei soldati. Si trattava di uno dei carri più importanti del seguito, quello del fabbro Julio Gomez, la sua fucina mobile.

Julio, era partito da Toledo chiamato da Francesco I in persona che lo conosceva e apprezzava la sua arte di fabbricante di spade e coltelli. Aveva portato con se tutta la famiglia, la moglie Caterina, e i quattro figli Louis, Miguel, Rafael, e il piccolo Antonio di pochi mesi. Non era una vita facile dover seguire l'esercito e ad ogni fermata occuparsi delle armi da riparare e fabbricarne di nuove. La moglie lo aiutava e aveva anche un garzone di nome Esteban. I bambini, anche se piccoli, avevano mille incombenze atte ad aiutare il lavoro paterno. A volte si fermava anche un mese per finire una spada o i coltelli. Si sa che le lame di Toledo sono le migliori e Julio era il miglior fabbro dell'esercito. Nei pressi di Mantova, la sosta si prospettava lunga. Le trattative con i vari eserciti dei nobili italiani erano difficili e non promettevano nulla di buono. I soldati compivano razzie e la gente del luogo era stanca di soprusi e violenze. Anche Julio era stanco, il suo era un lavoro pesante e ultimamente rendeva poco. A malapena riusciva a dar da mangiare alla famiglia. Il re occupato in politica non aveva certo il tempo per dare retta a lui, perciò decise di staccarsi dall'esercito. Chiuse la sua fucina mobile e si diresse alla volta del dominio della Serenissima dove si diceva che il lavoro non mancasse. Nessuno lo seguì, nessuno lo fermò e in breve varcò il confine appena fuori Mantova. Di lì seguì la strada maestra in direzione di Vicenza. Si fermò in vari paesini dove il lavoro non mancava davvero, anche se fabbricare attrezzi agricoli non era come fare coltelli. In quel periodo la Serenissima era in relativa pace col mondo, le sue navi erano impegnate a Cipro e nel Medio Oriente, e non vi era un esercito sul posto, quindi per Julio non vi furono ostacoli. Girovagò qua e là nella marca vicentina fino ad un paesello di collina chiamato Altissimo (esiste ancora ed ha un'altezza massima di 280 mt slm). Il lavoro era meglio di come lo aveva immaginato, anche se fare aratri, zappe, forconi o roncole poteva sembrare degradante, lui era felice perché lo pagavano bene e i suoi figli crescevano forti e robusti. In breve si integrò con gli abitanti del luogo, divenne uno di loro. Il suo carattere gioviale e la sua abilità di fabbro erano il miglior biglietto da visita. Caterina diventò levatrice. Frequentava la chiesa e questo la tenne al riparo dalle accuse di stregoneria che in quel periodo dilagava in ogni parte d'Italia. Nessuno l'accusò mai e lei potè esercitare le sue pratiche magiche senza dare nell'occhio. Nel febbraio del 1520, Julio comprò un campo per costruirvi una casa per se e per i suoi figli. (così dice il documento trovato in un archivio di Venezia da mio cugino, figlio di una zia, durante le ricerche per la sua laurea). Il documento dice "Addì, 10, del mese di febbraio dell'anno del Signore 1520. Il fabbro, fabbricante di spade, detto Julio Gomez, acquista per se e per la sua famiglia, il campo della Nadala, di proprietà della stessa per la somma di...".

Più o meno questa è la traduzione dal veneziano/latino fatta da mio cugino. Il cognome Gomez venne presto dimenticato.

La gente chiamava la famiglia Gomez: gli Spadillero, che diventò spadilleri e infine Spadiliero. Le discendenti di Caterina sono sempre state un po vivaci tanto da meritarsi l'appellativo di streghe. Con Mio nonno Gerolamo e Nonna Caterina si conclude la dinastia, Ebbero sei figli, due maschi e quattro femmine. Zio Giulio a sua volta ebbe quattro femmine e Luigi, mio papà, che ebbe solo me. Sono l'ultima della famiglia, con me finisce una dinastia di fabbri che sono diventati casari nel corso dell'evolversi dei tempi. Metto la parola fine, mancando maschi a portare il nome, mi faccio carico dell'onere e dell'onore di essere l'ultima Spadiliero in questa parte del mondo.

Tutti i racconti

1
2
25

vino al tramonto

08 May 2024

Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • stapelia: Il ben trovato si può dare? Inutile, ho un debole per queste scritture, [...]

  • Patapump: incredibilmente bello 👌

1
2
22

L'uomo nel parco

08 May 2024

Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • stapelia: Come al solito ben scritto! Anche il finale..... Siccome non mi va di anticipare, [...]

  • Patapump: Stap, le panchine ritornano!
    Rubrus penso sia un buon scritto
    Penso [...]

4
10
29

Vacanze in America

Route 66 2di 2

08 May 2024

Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Mi è piaciuto moltissimo, un viaggio che per molti rimane un sogno.

  • L’esilioDiRumba: Tra la prima parte e la seconda mi sembrava di trovarmi con il protagonista. [...]

1
1
8

Sedoka 5

08 May 2024

ondeggia forte quel rosso papavero nel campo di tritico diversa vita nel croscio naturale infonde forza pura Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: laura, sei propro brava!E non hai necessità di conferme.....Tritico [...]

2
4
32

Vacanze in America

Route 66 1di 2

07 May 2024

Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.

  • Adribel: Che bello questo viaggio, ho seguito molti documentari e li ho visti mentre [...]

2
2
16

Agua teñida

07 May 2024

Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]

  • Patapump: e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua
    la trovo piu [...]

1
3
9

Senryu

07 May 2024

la monachella sul cavolo s'adagia - prossimo pranzo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

6
9
76

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
3
12

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
6
15

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
6
26

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
2
13

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su