Teresa ha quindici anni, gli occhi come mare calmo d’estate, i capelli del colore delle nocciole mature che si muovono al vento. E’ una ragazza allegra Teresa, come solo le giovani donne sanno essere quando davanti a loro si spalanca la vita e il sogno di essa.

E’ San Valentino, una domenica fredda di un Febbraio ventoso, e Teresa si alza di colpo con il rumore assordante di sirene. Stordita, assonnata, i pensieri arruffati e i sogni ancora aggrappati ad occhi pesanti, Teresa vede in cucina la madre preoccupata. Quello che ha sentito mentre ancora non poteva sapere erano spari, troppo vicini. D'un tratto la porta risuona di nocche battute sul legno. "Hanno sparato a Leo" dicono entrando. Leo è suo padre, due colpi, bang... bang... uno alla spalla, uno alla nuca. E’ MORTO. Leonardo era suo padre.

Ucciso da chi? Un mistero in quel momento. Perché? Teresa non capisce nemmeno quello.

La confusione totale, Teresa scende di corsa le scale, non pensa, non comprende, non piange, non grida...Teresa ha solo freddo. Suo padre è fuori dal garage, riverso per terra, polizia tutto intorno. Teresa ha i brividi mentre tutti cercano di non farle oltrepassare quei nastri gialli da scena del crimine, visti fino ad allora solo nei film. Pensa e spera, Teresa. “Non è lui, non può essere lui”. Ma si sbaglia, Teresa, tutto è come sembra, è tutto vero. Quello non è un film e lei è lì a guardare quella scena, il protagonista è suo padre, lei solo una comparsa in tutto quell’orrore.

Arrivano gli interrogatori in questura, le perquisizioni in casa e nessuno capisce, nemmeno gli investigatori, nemmeno chi cerca di capire che persona era davvero quel padre che tutti elogiano. Interrogano anche Teresa, ragazza di quindici anni a cui hanno ucciso il padre, gli occhi come mare calmo d’estate, i capelli del colore delle nocciole mature e arriva una telefonata che dice che non c’è più bisogno di lei. La persona che ha ucciso suo padre è un suo vicino di casa a cui la follia ha annebbiato la mente e ha ucciso, per caso, per odio, per rabbia, per crudeltà, semplicemente, la persona sbagliata.

Da quel momento per Teresa cambia tutto, ma proprio tutto. E cambia lei. Teresa diventa una ragazza ribelle e sola, lascia la scuola, inizia a lavorare per non pesare a nessuno, per non esistere più per nessuno. Teresa non piange, non elabora la perdita dell’uomo che amava con tutta se stessa come solo una figlia sa fare. Teresa ha quindici anni, gli occhi come mare calmo d’estate, i capelli del colore delle nocciole mature e diventa grande. Frequenta chi vuole, quando e come vuole, comitive sbagliate, niente orari. Teresa vorrebbe solo l’abbraccio di sua mamma, troppo impegnata a curare il proprio dolore, un abbraccio che la rassicuri e che in silenzio le dica “Stai tranquilla, ce la faremo”, ma quell’abbraccio non arriva. Teresa è sola e comincia a non star bene.

Passano gli anni e Teresa diventa grande, una giovane donna, gli occhi tristi del mare d’autunno e capelli arruffati dal vento di ottobre. Teresa si sposa, sembra che le cose vadano bene, ma è solo apparenza, nonostante i suoi figli continua a non stare affatto bene.

Teresa si chiude in un mondo tutto suo, fatto di rifiuto, di solitudine, di assenza, di incomprensioni, di bugie e tradimenti, di cibo e sensi di colpa, di dita in gola che tirano fuori il dolore, di anoressia e bulimia.

Non vive la vita che aveva immaginato per sè ma non riesce a tirarsene fuori, è insoddisfatta, delusa e per sopportare tutto questo comincia a bere.

Beve da sola, Teresa, quando la casa tace e tutto finalmente si ferma. Beve per non sentire il dolore, per anestetizzare il cuore.

Poi Teresa ha bisogno di bere anche fuori, per affrontare le giornate, per riuscire a vivere, per stare bene anche quando non si sta...nè bene nè male. Teresa non sa più il suo valore, non si vede più. Teresa non ha più dignità né lavoro, e nemmeno un marito di cui non dimentica pugni e percosse che fan male all’anima più che alle guance.

Giorno dopo giorno il suo corpo ha bisogno di alcool, e anche se Teresa non lo vuole più, il suo corpo lo chiede, lo reclama, va in astinenza. Teresa è una giovane donna, gli occhi tristi del mare d’autunno e capelli arruffati dal vento di ottobre, e vomita, trema, la vista è annebbiata, dolori lancinanti le percuotono il corpo. Teresa non lo sopporta tutto questo dolore e piange. Dio quanto piange Teresa! Quanto vorrebbe non stare così male! Teresa si vergogna, si sente una persona indegna… “Cosa sto facendo? Cosa mi sta succedendo? Perché proprio a me?”

Passano i mesi e Teresa cerca di nascondere sé stessa e la sua dipendenza, vorrebbe solo una madre presente, ma non arriva mai niente.

Teresa, gli occhi tristi del mare d’autunno e i capelli arruffati come vento di ottobre, si ritrova a parlare con suo marito, ascolta la sua rabbia, non lo biasima, sente le sue scuse, capisce che era tutto solo per amore, ascolta le sue parole di delusione. Infine tornano insieme, cercano di essere di nuovo una famiglia, ma il suo problema è sempre lì e nonostante sia sempre presente per i suoi figli, lei fondamentalmente non c'è, non esiste. Sempre più anestetizzata, sempre più vuota. Decidono quindi insieme che è arrivato per Teresa il momento di farsi aiutare. Le danno dei medicinali che sostituiscono l'assunzione dell'alcool, ma per Teresa non funzionano. Teresa continua a bere, gli occhi tristi del mare d’autunno e capelli arruffati come vento di ottobre, continua a bere e l'effetto è devastante. Capita un incidente con la macchina, capita che si addormenti ovunque, capita che non ricordi niente, capita che la ricoverino per pancreatite cronica. Manca poco, e Teresa muore. Teresa non può farcela da sola, ora lo sa, ne è consapevole anche lei. Nonostante la paura, Teresa, gli occhi tristi del mare d’autunno e i capelli arruffati come vento di ottobre ricomincia a bere, e da lì di nuovo tremore, dolori, astinenza.

Suo marito le trova una comunità di recupero da alcool e tossicodipendenze e Teresa incontra ‘Angeli’ dal cuore grande, disposti a credere in lei e decisi a fare in modo che torni a vivere e a volare. Racconta al colloquio la sua storia ma si vergogna di quello che è diventata. L’ ‘Angelo’ che è davanti a lei le da una settimana di tempo per procurarsi una lista di indumenti, accessori e prodotti personali e tornare. Le nuove regole partono da quella lista, ma Teresa, occhi grandi di cucciolo impaurito, ancora non ha capito, non si guarda intorno, non pensa a come sarà la sua vita lì dentro.

Tutti i racconti

1
0
4

Gogyoshi - LA NOTTE

22 October 2024

Nella notte spengo luci sul tuo libro d'altri tempi leggo parole nel buio del cielo tra stelle accese di sogni avvolge la nostalgica magia Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
4
9

Giuseppe

22 October 2024

Giuseppe Durante la mia carriera lavorativa ho avuto la fortuna di conoscere circa duemila persone. Con alcuni sono diventato amico. Uno di questi era Oreste il titolare del più grande negozio di elettrodomestici di Cremona e provincia. Il sabato pomeriggio mi piaceva aiutare e lì conobbi Giuseppe, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Bravo Dario, scrivi con una linearita' che ti fai leggere, complimenti.
    Riguardo [...]

  • Walter Fest: Io sono molto esigente e ti giro la citazione di Mario er benzinaro...." [...]

0
1
7

RACCONTINO.....ma è una storia vera!

22 October 2024

Era lì in quel corridoio un po’ scuro, certo non un bel posto per un appuntamento ma lei sembrava tranquilla, mi guardava con quei due occhi furbetti pronti ad illuminarsi, silenziosa e attenta. Non sapeva quanto l’avevo seguita in segreto, quanti timidi tentativi avevo fatto per tornare con lei. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

8
12
22

Insieme fino alla fine

Racconto in sei parole

21 October 2024

Due innamorati. Un paracadute. Nessun sopravvissuto.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Giuseppe Scilipoti: x piccola stella: le tue parole mi onorano😊🤩 e mi imbarazzano allo stesso [...]

  • Ecate: Meglio due innamorati che:
    Due pazienti. Una sala operatoria.
    Nessun [...]

3
10
27

Il Villaggio dei Dannati 4/4

21 October 2024

Parte 6: Il sacrificio finale La notte successiva, mentre M. raccoglieva freneticamente le sue cose, convinto di poter fuggire dal villaggio, un rumore improvviso alla porta lo fece sobbalzare. Le figure incappucciate che aveva intravisto attorno alla chiesa irrompevano nella sua stanza, muovendosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
12

La visita 2/2

Secondo episodio

21 October 2024

Perché, o credi o non credi, ma nel dubbio tu devi tenere aperta questa ipotesi, no? E allora ho aggiunto, come per parlare con questa povera giovane sventurata, guarda: se tu vuoi restare qui a casa mia… qui dove sei… io ne sono felice, è come se tu fossi mia figlia. Se vuoi invece avere una sepoltura [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Piccola stella: Complimenti. Vivi e morti facciamo parte dello stesso tessuto nel grembo della [...]

  • Rubrus: Letto. Mi sono ricordato di un racconto che scrissi diversi anni fa, ma non [...]

3
5
20

Il Villaggio dei Dannati 3/4

20 October 2024

Parte 4: La maledizione M. ascoltava, un brivido di disagio serpeggiante lungo la schiena. Quella che un tempo poteva sembrare una semplice leggenda di follia si era trasformata in un incubo palpabile. F. parlava di figure spettrali e ombre inquietanti che si radunavano nella chiesa di notte, tessendo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ecco, più che il già citato Wyndham, mi ricorda Lovecraft. Megio [...]

  • Oggetti Smarriti: Grazie Piccola Stella e Zio Rubone per il vostro apprezzamento, per quanto [...]

4
6
17

PIANTO CHE SQUARCIA

20 October 2024

Vibrazioni profonde bassissime avanzano si rigenerano in crescendo sempre più alte. I polmoni si espandono in alto indietro in tutte le membra. Si odono sibili fischi urli lancinanti di animali feriti a morte. Sentimenti, legami, affetti si scuotono come fronde sotto vento impetuoso l'uragano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
7

Sono molto legato a Chiaiano

Paese vicino Napoli dove ho trascorso la mia infanzia.

20 October 2024

Pochi giorni or sono, ho preso la metro collinare per recarmi ai Colli Aminei, presso la celebre villa Domi, per incontrare un amico intento a preparare una serata evento in detta villa. Ma quando la metro si è fermata alla stazione di Chiaiano ho sentito una tale nostalgia del luogo che mi ha [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Oggetti Smarriti: Caro Gennarino, il tuo racconto è un omaggio sincero e appassionato [...]

  • Gennarino: Oggetti Smarriti: Gentilissimo, innanzitutto grazie per il tuo commento e per [...]

1
2
10

La visita 1/2

Primo episodio

20 October 2024

Era una splendida giornata di sole, e decisi di accettare l'invito di un mio amico che viveva isolato in campagna, abile scultore. Una volta parcheggiata l'auto nel cortile della casa di Glauco, una ex fattoria parzialmente ristrutturata, sentii la sua voce roca, era un accanito fumatore di sigari. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
7
23

Il Villaggio dei Dannati 2/4

19 October 2024

Affittò una stanza nell'unico B&B del villaggio, una struttura vecchia e malandata, con finestre piccole e muri di legno anneriti dal tempo. La proprietaria, una donna anziana dagli occhi penetranti, lo accolse con un sorriso enigmatico. “È qui per i lavori di scavo, vero?” chiese senza aspettare [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
4
25

Laura Marra: l’artista che ride e dipinge d’immenso

La descrizione al buio dell'arte per accendere la luce sulla bellezza

19 October 2024

Laura Marra: l’artista che ride e dipinge d’immenso Amici lettori eccomi di nuovo a parlarvi di arte al buio, senza trucco e senza inganno, le opere ci sono ma non si vedono e allora fidatevi di me e statemi a sentir, abbiamo con noi Laura Marra artista Genovese. Era da poco iniziato un nuovo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Sei bravo Walter a raccontare gli artisti e le loro opere d'arte

  • Walter Fest: Savina ti ringrazio del complimento, sta diventando quasi una missione, trasmettere [...]

Torna su