Al loro rientro i nani trovarono la casa in pessime condizioni, coi letti e le sedie distrutte e il water intasato; quindi decisero all’unanimità di non ospitare Biancaneve e di invitarla ad andarsene immediatamente.

La ragazza però si oppose a questa richiesta perché non pensava minimamente a tornare a casa, né a passare le notti al freddo; così propose ai nani di ricambiare la loro ospitalità occupandosi delle faccende domestiche.

I sette nani non accettarono e le rinnovarono l’invito a uscire dalla loro casa con cortese sollecitudine e vista la resistenza di Biancane, tentarono di portarla fuori di peso, senza riuscire nemmeno a muoverla, tanto non avrebbero saputo come farla passare dalla porta. Quindi, loro malgrado, dovettero sottostare alla sua invasione.

Biancaneve non solo si rivelò subito una pessima cuoca, ma prese il comando dell’abitazione e impose regole che i nani non approvavano, come togliere le scarpe per entrare in casa. Inoltre, faceva pesare notevolmente la sua presenza, lamentandosi continuamente e affermando che sgobbava solo lei per pulire la casa e cucinare.

I nani erano sull’orlo di una crisi di nervi, moltiplicata per sette, e dovevano trovare il modo di liberarsene.

L’ipotesi di cercare un principe azzurro che la sposasse e la portasse via con sé venne subito scartata.

In base a quanto raccontato da Biancaneve sul suo passato, capirono che la loro unica speranza era che la matrigna mandasse qualcuno per farla dormire cento anni o, ancora meglio, ucciderla del tutto (questo non lo dissero ma lo pensarono tutti), cosa che avrebbe fatto solo se Biancaneve fosse diventata un pericolo per lei.

Fra le varie possibilità quella dello specchio magico era l’unica realizzabile, così i sette nani cercarono il castello di Biancaneve, e Cucciolo, nascosto dentro un carro, riuscì a entrare. Grazie alle informazioni rubate a Biancaneve, raggiunse la sala dello specchio magico, si nascose e, quando arrivò la matrigna, simulando la voce dello specchio le diede la notizia: “Biancaneve è ancora viva, è più intelligente, simpatica ed elegante di te, e sta organizzandosi per tornare a riprendersi il castello e cacciarti via”.

Il gioco era fatto. I nani sapevano che in poco tempo Grimilde avrebbe mandato qualcuno per eliminare la figliastra, anche se non sapevano chi, né in che modo.

Poiché era uno spettacolo che non si volevano perdere, decisero che a turno si sarebbero nascosti nei paraggi della loro casetta per tenere sotto controllo la situazione.

Pochi giorno dopo, il nano di turno vide arrivare una vecchia con una mela che spacciava come magica.

Quando la vecchia vide Biancaneve, mostrandole il frutto, disse: «Questa è una mela magica. Se la mangerai diventerai bellissima e un principe azzurro ti verrà a cercare per sposarti. Io sono disposta a cedertela solo perché ho bisogno di soldi. Se la vuoi mi devi dare cinquanta diamanti, quelli che i nani hanno nella loro pentola sotto il letto. Naturalmente pagherai dopo e solo se sarai soddisfatta del risultato».

Intanto la vecchia, tra sé e sé, pensava: “Come sei stupida a credere che se avessi una mela con questi poteri la darei a te. Anziché bellissima principessa, farai i conti con la mela al veleno di Belladonna, che non ti lascerà scampo”.

Contemporaneamente Biancaneve si diceva: “Che occasione! Posso diventare così bella da far impazzire un principe azzurro e pagare solamente se sarò soddisfatta del risultato. Eh, eh, eh, com’è ingenua questa vecchia, i miei diamanti non li vedrà di sicuro. Se sposerò un principe mi serviranno come dote”.

Quindi, rivolta alla vecchia, disse: «Accetto, ma pagherò solo se sarò soddisfatta» e presa la mela, l’addentò e dopo qualche boccone cadde a terra morta.

Il nano di guardia aspettò che la vecchia fosse andata via e soffiò nel corno per mandare un segnale di richiamo agli altri nani.

Questi, appena arrivati, iniziarono subito i festeggiamenti per sette giorni e sette notti, perché ognuno di loro volle organizzare una giornata di festa.

Nel frattempo Cucciolo disegnò l’apparecchio per i denti sulla bocca di Biancaneve, perché secondo lui si abbinava perfettamente al resto del viso e le dava un aspetto simpatico.

Ma arrivò la Fatina di Biancaneve a rovinare la felicità dei nani, i quali non sapevano che ogni principessa erede al trono ne avesse una a disposizione.

La Fatina, dopo aver fatto capire che alla morte di Biancaneve non era intervenuta subito per non rovinare i festeggiamenti dei nani, tramutò la morte della sua protetta in un incantesimo che l’avrebbe fatta dormire finché un bellissimo principe non l’avesse baciata. Ma subito prima di lanciare l’incantesimo si corresse e pronunciò la frase omettendo l’aggettivo “bellissimo”.

I nani provarono un grande senso di rabbia e di odio verso la fatina, che con il suo incantesimo li aveva esposti al rischio di ritrovarsi nuovamente Biancaneve in casa, una volta risvegliata e scaricata dal principe. Ma dovettero farsene una ragione perché mettersi contro la fatina era sconveniente.

Prevedevano che sarebbero arrivati in tanti alla ricerca di una principessa addormentata, con l’intenzione di risvegliarla dall’incantesimo con un bacio e sposarla, ma capivano anche che, chiunque l’avesse vista, se la sarebbe data a gambe, lasciando a loro tutta la fatica di aprire e richiudere la bara. Perché la risposta inevitabilmente sarebbe stata sempre la solita: ‹‹Ripasso dopo, richiudete pure e aspettatemi››.

Per questo decisero che avrebbero costruito una bara di cristallo, così i principi avrebbero potuto vedere Biancaneve senza che loro dovessero faticare ogni volta.

Una volta realizzata la bara, i nani si accorsero che questa non aveva la forma tipica, ma somigliava più a un cubo per via delle dimensioni di Biancaneve: altezza, larghezza e profondità erano pressoché uguali.

Alcuni anni dopo passò un principe che, grazie alla sfera magica di una zingara di una agenzia matrimoniale, aveva saputo di una principessa addormentata nel bosco per un incantesimo e che solo il bacio di un principe l’avrebbe risvegliata.

La bara ormai era ricoperta dalla vegetazione e dalle foglie secche che nessuno aveva sentito il bisogno di togliere.

Il principe chiese di vedere la principessa perché aveva fatto un lunghissimo viaggio, garantendo di avere intenzioni serie e che, se si fosse risvegliata, l’avrebbe portata via con sé.

Aspettò impaziente che i nani liberassero la bara dalla vegetazione che la ricopriva per poter finalmente vedere Biancaneve, baciarla e liberarla dall’incantesimo.

Chissà cosa si aspettava di vedere!

Tutti i racconti

4
4
22

La lettera che girò il mondo

16 September 2025

La lettera che girò il mondo Questa storia narra di un piccolo gruppo di bambini, che un bel giorno decisero di far volare in cielo tutte le lettere dell’Alfabeto Avevano sognato di mandarle a tutti i bambini del mondo, con la speranza che sarebbero tornate indietro con una semplice risposta [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
21

📝 Poesia di fine estate

16 September 2025

Notte fonda. Come un respiro trattenuto troppo a lungo, un tuono squarcia il silenzio della città, liberando il cielo da un peso soffocante. Le prime gocce, timide e incerte, si fanno presto insistenti, trasformandosi in rovesci impetuosi che ridisegnano strade, tetti, alberi. Afa, sabbia, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    immagini poetiche, pensieri quieti che spazzano via l' ansia [...]

  • Dax: L'estate sta finendo, un anno se ne va, sto diventando vecchio, e la nostalgia [...]

3
6
18

Le farfalle

16 September 2025

Una mia compagna di classe credeva a diverse storie sulla magia, ma non quella magia dove le carte compaiono e scompaiono, o dove una persona viene tagliata a pezzettini e ricomposta; no, lei credeva alla fate per esempio, alla possibilità di sviluppare poteri magici di vario genere, e poi alle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Una storia carina...mi dispiace per le farfalle....😢Like

  • Ondine: Mai abbandonare i sogni. :)

5
12
36

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
6
26

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

  • Surya6: Mi è piaciuto molto, mi ha ricordato Estranei di Taichi Yamada, letto [...]

3
5
22

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

  • Lo Scrittore: Rubrus: conosco bene la storia di Budicca, quella è realtà storica, [...]

6
10
39

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

4
5
26

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
5
16

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

5
7
37

Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
28

IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
23

Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

  • Dax: Bella poesia.Quasi quasi posto una delle mie. like

Torna su