La domenica mattina era il giorno del bagno. Virginia guardava l'acqua calda scendere nella vasca e la schiuma profumata montare come panna.

Ci si sarebbe voluta immergere, ma prima era il turno del padre, poi il suo e infine quello della madre. A distanza di anni, la patina scura che galleggiava ai bordi della vasca in cui doveva entrare, le ritornava ancora alla memoria per ricordarle la miseria in cui era cresciuta.

Il padre era gruista alla Flack, la madre faceva l'allevatrice e le spese di casa si affrontavano con attenzione per non sprecare neppure una lira. Virginia era una bambina nata ambiziosa e forte di carattere; voleva diventare ricca e si ribellava all’idea di una vita umile come quella della madre. Lei era bella come suo padre, sognava gli abiti eleganti e i gioielli che indossavano le principesse dei cartoni animati. Aveva lunghi capelli rossi che le incorniciavano il viso punteggiato di lentiggini e occhi nocciola. Crescendo, si era dimostrata una studentessa volenterosa e si era diplomata in ragioneria a pieni voti. Aveva iniziato a lavorare come impiegata e il suo primo stipendio era ben superiore a quello dei genitori. In ufficio aveva conosciuto Enrico, responsabile dell'ufficio tecnico e rampollo di una famiglia benestante. Aveva perso la testa per quella bella rossa che incedeva con fare deciso e lo guardava dritto negli occhi. “Sposami!”, le aveva chiesto lui dopo un anno di fidanzamento e dall'unione erano nati due figli. Virginia aveva migliorato la sua condizione, ma ancora non le bastava. Dopo dieci anni di matrimonio, e nel pieno del boom economico, aveva convinto il marito ad aprire una piccola fabbrica con due colleghi: un operaio e un disegnatore. “Sei bravo! Puoi farcela!”, gli aveva detto sfoderando le armi della persuasione.

I tre si erano licenziati e messi in proprio sfruttando i rispettivi talenti. Avevano scarsi mezzi e la decisione pareva audace, ma il lavoro non mancava, l'economia negli anni settanta tirava e le aziende fiorivano. Virginia amministrava con scrupolo le entrate e le soddisfazioni professionali non tardarono ad arrivare: dopo trent’anni, l’azienda contava cinquanta dipendenti e venti milioni di euro di fatturato. Aveva affidato i figli a quella madre che era l’immagine della desolazione, di cui si vergognava pure, e non si era mai concessa una vacanza, ma avevano ottenuto ricchezza e potere.

La crescita esponenziale era stata possibile grazie ai finanziamenti delle banche. Un sistema capitalistico all’apparenza impeccabile, ma fragile. Lo si scoprì nel 2008 con il fallimento di un colosso bancario americano: un tracollo finanziario che mostrò le fondamenta di sabbia su cui si ergeva il sistema creditizio. All'inizio non si era capita la portata di quanto stesse accadendo, si pensava a una crisi passeggera e non che l'economia mondiale avrebbe subito una battuta d'arresto.

Le banche furono accusate di aver inquinato i mercati finanziari di titoli ritenuti pezzi di carta senza valore. Si trovarono dunque costrette a registrare pesanti perdite e i fondi a disposizione delle imprese vennero meno. Fu il crollo. Attività che si reggevano sul credito chiusero, lasciando a casa migliaia di persone. La gente non solo perse il lavoro, ma la dignità che uno stipendio può dare. 

Virginia lottò per salvare la sua azienda: mise ipoteche sugli immobili di famiglia, anticipò denaro per coprire le perdite, ma la voragine fagocitò tutto. Continuava a ripetere ai suoi dipendenti: “Tutto si sistemerà!”. Loro le credevano e lavorando senza ricevere lo stipendio.

Nel 2013 fu costretta ad arrendersi: le case furono battute all'asta, i mobili pignorati, i conti bloccati e i creditori intentarono cause legali. Insieme a lei persero il lavoro il marito, i figli e altre quarantacinque persone. Mai avrebbe immaginato che il mondo sarebbe cambiato in così poco tempo. Il commercialista l'aveva messa in guardia: “Signora, l’azienda è troppo indebitata, cosa accadrebbe se mancassero gli ordini? Deve ridurre le spese, il personale…”, ma l’esperienza le aveva insegnato che si trattava di una gestione che si autoalimentava, con le banche a colmare ogni ulteriore esigenza e non aveva colto il pericolo. Sapeva di essere su un treno in corsa, ma non calcolava i rischi che stava correndo. Era come un giocatore d’azzardo che alza sempre di più la posta pur di non abbandonare il tavolo da gioco. Come lei, migliaia di imprenditori fallirono e molti si tolsero la vita incapaci di affrontare la vergogna. 

Lei non lo fece, il suo carattere forte la sostenne ancora una volta. Suo marito invece iniziò a bere per anestetizzare i pensieri e dimenticare di aver dissipato il patrimonio che la sua famiglia aveva accumulato: si lasciò morire di crepacuore, ripetendo: “Ho sbagliato tutto, tutto. Sono stato un pirla!”, e guardava con odio quella moglie che non si era mai accontentata dell’agio che le aveva offerto. E poi c’erano i figli: il maschio si mise al servizio della moglie avvocato per sbrigare piccole commissioni, mentre la femmina trovò un lavoro malpagato dove il capo le diceva: “Farai carriera!”, alzandole la gonna e carezzandole il sedere.

Virginia era piombata di nuovo nella povertà che sentiva familiare come la solitudine perché le radici lasciano traccia e un vero riscatto sociale non esiste. Era a questo che pensava mentre, tornata a vivere a casa dei genitori, guardava scendere l'acqua nella vasca da bagno. Ora c'era solo lei a immergersi, ma i suoi occhi vedevano ancora la patina scura lasciata dal padre.   

Tutti i racconti

0
0
2

Enea cresce bene

I racconti del parco

20 August 2025

Ogni momento ha un colore e un profumo, ogni colore è un profumo, e può evocare un ricordo. Da quando sono rimasta sola, tutte le domeniche passeggio al parco. Oggi una giovane coppia passeggia di fronte a me. Lei è minuta nervosa, pallida, bionda e con la ricrescita, lui è atletico scuro, con [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
3

La morte si paga solo con la morte 2/2

20 August 2025

Apro gli occhi. So perfettamente dove mi trovo: sono nella mia camera, e al mio fianco c’è Bianca che dorme. Sono le 5:30. Devo alzarmi: il turno inizia alle sei e non voglio fare tardi. È il mio ultimo giorno di lavoro. Da domani cambierà tutto. Ho trovato un nuovo impiego come magazziniere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
13
26

La morte si paga solo con la morte 1/2

19 August 2025

Apro gli occhi. Mi guardo intorno. Ho un attimo di confusione, poi riconosco i luoghi: sono nella camera da letto, a casa mia. Di fianco a me dorme mia moglie, Bianca. Il suo sonno è tranquillo, cadenzato da un respiro regolare. I suoi lunghi capelli sono adagiati sul cuscino, e io non posso fare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Oggetti Smarriti: Carissima Piccola Stella, sono felice che il mio racconto abbia suscitato in [...]

  • Piccola stella: ti saprò dire. ti dico la verità: ho trovato questa prima parte [...]

4
5
18

Scarti e idoli profani

19 August 2025

Tu che cammini davanti a me, e poco fa hai sparso brandelli di mondo, un riflesso di carte accartocciate, e una busta di patatine, svuotata dell’ultimo morso. Dimmi, a quale livello si curva l’anima per compiere un atto così privo di peso e di senso? In queste stradine che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
30

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

3
5
17

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Ho interrogato Gemin:
    "Cogito, ergo sum è una famosa frase [...]

  • zeroassoluto: Io non mi esprimo... non sono i grado di dare una mia opinione su un argomento [...]

2
2
16

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
20

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

4
7
23

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
25

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: L'amore ha sempre il suo lato tragico, credo che sia così anche [...]

  • Gennarino: Ondine: Grazie a te per aver letto e commentato. Mi trovi d'accordo con [...]

4
7
28

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

Torna su